L’Italia deve introdurre norme CHIARE e APPLICABILI per regolare la spinosa questione del conflitto d’interessi dei parlamentari. Perchè questa situazione insoddisfacente si traduce in un processo difficile di verificare delle possibili cause di ineleggibilità e incompatibilità, che rischia di compromettere l’efficacia dell’intero sistema. E’ quando afferma l’organo anticorruzione del Consiglio d’Europa in una delle 12 raccomandazioni del rapporto sull’Italia, in cui analizza le misure anticorruzione di parlamentari e magistrati. In particolare, si chiede di introdurre limiti più stringenti per la partecipazione dei magistrati alla politica.

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