Club History
Il West Bromwich Albion Football Club, o semplicemente Albion, West Brom o WBA, è una societàcalcistica inglese che milita in Premier League, con sede a West Bromwich nel West Midlands, una cittadina delMetropolitan Borough di Sandwell di circa 135,000 abitanti, situata a 5 miglia (8 km) a nord-ovest di Birmingham, sull’autostrada A41 London–Birkenhead.
Il maggiore azionista di WBA Group Ltd è la WBA Holdings Ltd una compagnia controllata da Jeremy Peace che detiene l’87.8% del capitale.[1] Lo sponsor tecnico è Adidas che ha prolungato il contratto fino al 2016.[2] Il West Bromwich Albion fu fondato nel 1878 ed è stato in massima serie per la maggior parte della sua storia. NelPalmarès della squadra si annoverano un campionato vinto nella stagione 1919-1920 e cinque FA Cup. I giocatori e i tifosi sono soprannominati Baggies e i colori sociali sono il blu scuro (navy) e il bianco. L’origine del soprannome è incerta, anche se quasi sicuramente venne utilizzato la prima volta durante le prime gare casalinghe a The Hawthorns. Una delle teorie suggerisce che il termine derivi dai larghi pantaloni (baggy trousers) che i lavoratori delle fonderie locali indossavano per proteggersi dal ferro fuso. Lo stemma rappresenta un tordo (throstle, vocabolo del Black Country per indicare il thrush appunto) su un ramo dibiancospino (hawthorn) con uno sfondo a strisce verticali blu e bianche; da questo deriva Throstles l’altro soprannome di giocatori e tifosi, che esultano con il caratteristico “boing boing” saltellando up and down sul posto.
La squadra gioca nello stadio The Hawthorns, avente una capienza ufficiale di 26.586 spettatori.[3], inaugurato il 3 settembre 1900 con il pareggio contro il Derby County per 1-1; il record di spettatori si ebbe il 6 marzo 1937, quando 64.815 spettatori videro l’Albion battere l’Arsenal 3-1 nei quarti di finale di FA Cup.
Storia
Il club fu fondato nel 1878 dai lavoratori della George Salter’s Spring Works e nel 1879 prese il nome di West Bromwich Strollers. Il nome scelto è legato ad una curiosità, al fatto che i giocatori della squadra di allora dovettero recarsi nella vicinaWednesbury per procurarsi un pallone, da qui il nomignolo di Strollers (girovaghi, vagabondi). Nel 1880 il nome fu cambiato in West Bromwich Albion, con riferimento al distretto di West Bromwich di nome Albion, dove alcuni giocatori vivevano o lavoravano, ciò che oggi corrisponde a Greets Green.[4] Il West Bromwich Albion debuttò in FA Cup nel 1883 e fu finalista per la prima volta nel 1886 pareggiando prima 0-0 e poi perdendo 2-0 nel replay contro il Blackburn Rovers e per la seconda volta sconfitto nel 1887 sempre 2-0 dall’Aston Villa, prima di giungere al successo il 24 marzo del 1888, quando ebbe la meglio per 2-1 nella finale contro il Preston North End. Nel marzo dello stesso anno fu uno dei clubs membri fondatori dellaFootball League, federazione voluta dal chairman dell’Aston Villa, William McGregor. La prima stagione della Football Leaguecominciò pochi mesi dopo, l’8 settembre 1888, con dodici clubs membri delle Midlands e dell’Inghilterra del Nord: Accrington,Aston Villa, Blackburn, Bolton, Burnley, Derby County, Everton, Notts County, Preston North End, Stoke F.C. (rinominatoStoke City nel 1928), West Bromwich Albion e Wolverhampton Wanderers. Il primo campionato si concluse con la vittoria del Preston North End, mentre l’Albion chiuse a metà classifica.
Nel 1892 l’Albion si aggiudicò di nuovo la FA Cup, battendo 3-0 l’Aston Villa al Kennington Oval, uno stadio di cricket e di calcio di Kennington, a Londra. Tre anni dopo i Villans si presero la rivincita nella finale di FA Cup persa 1-0. L’Albion retrocesse in Division Two nella stagione 1900-1901, nella prima stagione allo stadioThe Hawthorns. Il club riuscì a guadagnare la promozione al primo tentativo, ma retrocesse dopo una sola stagione in massima serie. Nel 1902, Fred Everisssuccede a Frank Heaven alla guida del WBA e vi rimarrà fino al 1948. Nel 1911 l’Albion vinse il campionato di Division Two e l’anno dopo fu ancora finalista di FA Cup, persa negli extra-time del replay contro il Barnsley, squadra di seconda divisione.[5] Restò negli anni successivi in Football League First Division fino alla sospensione del campionato dal 1915 al 1919 per cause belliche.
Il WBA campione nel 1920 e la stagione d’oro del 1954
Nel 1920 il West Bromwich Albion vinse il primo titolo inglese della propria storia. La data di inizio del torneo (primo campionato inglese con 22 clubs partecipanti), il primo dopo le ostilità della prima guerra mondiale, fu fissata per il 30 agosto 1919. Dalla mischia iniziale uscì alla nona giornata il West Brom, già in vetta della classifica da tre turni assieme al Burnley. L’Albion da quel momento tentò la fuga, ostacolato dallo stesso Burnley e dal Newcastle United, primo tra la dodicesima e la quindicesima giornata. La fine del girone di andata vide l’Albion in testa con un punto di vantaggio sul Burnley. All’inizio del girone di ritorno l’Albion allungò il passo rispetto alle rivali ed incrementò ulteriormente il suo vantaggio nei confronti del Burnley nelle battute conclusive del campionato, scongiurando con quattro giornate di anticipo un possibile sorpasso dell’inseguitrice ed assicurandosi alla giornata successiva il suo primo titolo nazionale. In quella stagione Fred Morris vinse la classifica cannonieri con 37 reti e la squadra ne segnò complessivamente 104. Nel 1925 l’Albion si piazzò secondo a due punti di distacco dall’Huddersfield diHerbert Chapman, ottenendo però il maggior numero di vittorie (23), ma nel 1927 subì un’altra retrocessione in Division Two. Nel 1931 vi fu la promozione in Football League First Division ed il 25 aprile a Wembley entrò per la terza volta nell’Albo d’oro della FA Cup, sconfiggendo il Birmingham City per 2-1 in finale con una doppietta di William “Ginger” Richardson.[6]
Billy Bassett chairman del West Bromwich Albion F.C. dal 1908 al 1937
Nel 1935 il West Bromwich Albion fu finalista di FA Cup, perdendo contro lo Sheffield Wednesday per 4-2. Nel 1936capocannoniere del torneo fu William “Ginger” Richardson con 39 reti. L’8 aprile 1937, morì lo storico direttore e chairmandel West Brom, Billy Bassett, in carica dal 1908, che aveva impedito il fallimento del club pagando alcuni stipendi di tasca propria. Durante la sua presidenza, a causa della forte rivalità tra inglesi e scozzesi, nessun giocatore scozzese è stato reclutato nel WBA. La sua morte fu ricordata due giorni dopo con un minuto di silenzio a lui dedicato prima della semifinale diFA Cup tra Preston North End e West Bromwich Albion, terminata 4-1 per il North End. I giocatori del West Brom furono chiaramente storditi dalla scomparsa di Billy Bassett e Teddy Sanford disse:“We were all too full up to play..” (Eravamo troppo tristi per giocare). Tutta la squadra commemorò la morte di Billy Bassett e più di 100.000 persone presero parte al corteo funebre per le strade di West Bromwich. L’Albion retrocesse nel 1938, alla vigilia della sospensione dal 1939 al 1946 per la seconda guerra mondiale, finché ottenne la promozione con il gallese Jack Smith nel 1949 e rimase per i 24 anni successivi in massima divisione.
Nella stagione d’oro 1953-1954 il West Bromwich Albion, guidato da Vic Buckingham, mise in bacheca una FA Cup, sconfiggendo i Lilywhites del Preston North Endper 3-2,[8] e il secondo Charity Shield, condividendo il titolo nel Black Country Derby pareggiato 4-4 al Molineux Stadium contro i rivali del Wolverhampton Wanderers. In campionato si classificò secondo (53 punti), proprio dietro ai Wolves (57 punti), sfiorando il double, ma attestandosi come una delle migliori compagini inglesi, tanto che Peter Wilson, giornalista del Daily Mirror, definì il WBA come “la squadra del secolo” e suggerì di convocare solo giocatori del WBA per la fase finale dei mondiali del 1954. Quella squadra, infatti, rappresentava l’archetipo del calcio moderno: gioco d’attacco, corsa e forza fisica devastanti.
L’ultima FA Cup e il declino dell’Albion di Atkinson
Alla fine degli anni 50 si ebbe un predominio in First Division da parte dei rivali del Wolverhampton Wanderers, ma alla metà degli anni 60 fu il West Brom ad avere più continuità in First Division. Dopo il successo del 1966 in League Cup contro il West Ham sotto la guida di Jimmy Hagan, è con il suo successore Alan Ashman che il 18 maggio del 1968 il WBA vinse il suo ultimo grande trofeo: la quinta FA Cup, battendo l’Everton a Wembley grazie ad un goal negli extra-time del leggendario Jeff Astle, soprannominato “The King”.[9] Partecipò, inoltre, a due finali di League Cup, una nel 1967 contro il QPR persa 3-2, e l’altra nel 1970 contro il Manchester Citypersa 2-1. Jeff Astle e Tony Brown furono capocannonieri della Football League First Division, Jeff Astle nel 1970 con 25 reti e Tony Brown nel 1971 con 28 reti.Alan Ashman venne sostituito da Don Howe, giocatore che tornava ora nelle vesti di manager. La carriera da manager di Don Howe al WBA cominciò e finì malissimo, con la retrocessione del 1973 e la mancata promozione nella stagione successiva, tanto che nel 1975 al posto di Howe venne chiamato alla guida del club l’irlandese Johnny Giles, che non tardò a riconquistare la massima serie, ma Johnny Giles, che era già allenatore della Nazionale di calcio dell’Irlanda e che voleva concentrarsi più nel ruolo di coach dell’Irlanda, rimase quasi controvoglia, convinto dalla dirigenza nel ruolo di manager del West Brom anche per la stagione successiva, finché non venne lasciato libero alla fine della stessa. Ronnie Allen, compagno di Howe in campo, fu chiamato nuovamente dall’Albion, ma quando i petroldollari arabi bussarono alla sua porta (storia che cominciava già da allora), accettò il ruolo di vice-allenatore della Nazionale di calcio dell’Arabia Saudita, lasciando libera la panchina del WBA. Per occuparla, venne chiamato Ron Atkinson dal Cambridge United, e “Big Ron” non tardò a lasciare il segno.
L’Albion di Atkinson è ricordato soprattutto per Laurie Cunningham, Cyrille Regis e Brandon Batson, “The Three Degrees” come li chiamava il manager e come passeranno alla storia (il riferimento è a un trio vocale in voga all’epoca). La prima volta che una squadra inglese schierava contemporaneamente tre giocatori di colore, cosa insolita a quei tempi visto che il calcio era stato, fino ad allora, uno sport sostanzialmente per bianchi in terra d’Albione. Con loro, Bryan Robson, Derek Statham, Ally Robertson, una squadra che non vinse nulla, che raggiunse soltanto un terzo posto in First Division, dietro al leggendario Nottingham Forest di Brian Clough, che una volta nello spogliatoio del Derby County aveva detto:“Forget West Bromwich fucking Albion.. Anybody can play against West Bromwich Albion..”(Dimenticate il West Bromwich..Tutti possono giocare contro il West Bromwich Albion..)[10] ed al formidabile Liverpool di Kenny Dalglish e Graeme Souness, dietro a due squadre che vinsero praticamente tutto in campo nazionale ed internazionale; una squadra, invece, quella di Atkinson, che non verrà dimenticata, che regalò tante emozioni ai tifosi per il suo calcio divertente e attraente, oltre che per le eccellenti prestazioni in campionato, coppe nazionali (l’Albion all’epoca deteneva il record di maggior numero di semifinali disputate) e in Europa. Partecipò alle coppe europee nella stagione 1968-1969, venendo elimininato ai quarti di finale dellaCoppa delle Coppe dagli scozzesi del Dunfermline Athletic[11] e nella stagione 1978-1979 eliminato ai quarti di finale di UEFA Cup[12] dalla Stella Rossa diBelgrado;[13] e venendo infine eliminato al primo turno nei due anni successivi.[14][15] Fu anche la prima squadra inglese a giocare in Cina (Albion in the Orient, ildocumentario della BBC al riguardo).[16] Finché i giocatori non iniziarono ad essere ceduti (a partire da Laurie Cunningham, ceduto al Real Madrid e che proprio aMadrid, anche se in quel periodo giocando per il Rayo Vallecano, tragicamente scomparirà all’età di 33 anni), e sebbene all’inizio i rimpiazzi si dimostrarono all’altezza, pian piano iniziò il declino. Tornò anche Ronnie Allen, al posto di Ron Atkinson nel frattempo passato al Manchester United. Poi fu la volta di Ron Wylie, che si dimise e venne sostituito da Johnny Giles (che tornava così al West Brom), e poi da Nobby Stiles, ma la squadra continuava a perdere le pedine migliori e così, alla fine della stagione 1985-1986, conobbe nuovamente la retrocessione; a nulla servì l’arrivo in panchina di Ron Saunders.
Alla conquista della Premier League
La FA Premier League venne fondata il 27 maggio 1992 dopo che i 22 clubs della vecchia First Division, la massima serie inglese dal 1888, si dimisero in blocco dalla Football League. Alla base dello scisma ci fu la volontà da parte dei maggiori club inglesi di poter contrattare singolarmente i propri diritti televisivi e le relative sponsorizzazioni, senza doverlo fare in blocco attraverso la Football Association e la Football League. Con l’istituzione della Premier League, il club si trovò a disputare il campionato di terza divisione, che aveva cambiato nome in Division Two, ma nel 1993, l’Albion di Ossie Ardiles, battendo il Port Vale per 3-0 nella finale dei play-off,[17] tornò in prima divisione, l’allora First Division.
L’Albion trascorse le sue successive stagioni in First Division prima con Alan Buckley (1994-1997) e poi con Denis Smith(1997-1999), ma nel 2002, sotto la guida di Gary Megson e del nuovo chairman Jeremy Peace, il West Bromwich Albion venne finalmente promosso in Premier League, rimontando 11 punti a 8 giornate dalla fine ai rivali del Wolverhampton Wanderers in seguito a quella che fu definita la battaglia di Bramall Lane, il match disputato contro lo Sheffield United il 16 Marzo 2002 e che fu sospeso all’82° minuto dopo che la formazione di casa fu ridotta in 6 uomini a causa di tre espulsioni e due infortuni, quando ormai tutte le sostituzioni erano state effettuate ed il punteggio vedeva l’Albion in vantaggio per 3-0.[18]L’incontro non fu ripetuto ed il West Bromwich Albion concluse trionfalmente la stagione al secondo posto dietro al Manchester City.
Cominciavano gli “yo-yo years”, anni in cui il club si alternava tra Premiership e First Division/Championship, con l’immediata retrocessione nel 2003 e l’immediato ritorno in massima serie nel 2004. Gary Megson, nella stagione 2004-2005,[19] viene sostituito da Bryan Robson[20] che riesce a salvare il West Brom all’ultima giornata nonostante fosse ultimo in classifica a Natale (mai un club di Premiership riuscirà ad eguagliare questa impresa), ma anche Bryan Robson viene esonerato al termine dell’anno successivo e sostituito da Tony Mowbray.[21]
Retrocesso dalla Premier League nella stagione 2005-2006, nel maggio 2007 il West Brom raggiunse la finale dei play-off di Football League Championship, eliminando in semifinale gli storici rivali del Wolverhampton Wanderers, per poi essere sconfitto a Wembley per 1-0 dal Derby County.[22] Terminò la stagione 2007-2008 al comando della Championship, tornando così in Premier League sotto la guida di Tony Mowbray. Nel 2008-2009 è retrocesso nuovamente in Football League Championship, ma il 10 aprile 2010, con Roberto Di Matteo, ha riconquistato la promozione in Premier League con tre turni di anticipo e al secondo posto nella classifica finale di Football League Championship. Nelle stagioni seguenti il West Brom con Roy Hodgson[23] continuerà la permanenza in Premier League, piazzandosi in classifica prima in undicesima posizione nel 2010-2011 e poi in decima posizione nel 2011-2012.
Storia recente
Nella stagione 2012-2013 con Steve Clarke in sostituzione di Roy Hodgson, chiamato ad allenare la nazionale dei tre leoni,[24] l’Albion inizia benissimo il campionato, trovandosi dopo dieci giornate in terza posizione, ma concluderà la stagione in ottava posizione. Nel 2013-2014 Steve Clarke viene riconfermato, ma dopo un brillante avvio di stagione, con la storica vittoria all’Old Trafford contro lo United,[25] il pareggio interno a The Hawthorns contro l’Arsenal[26] ed il pareggio a Stamford Bridge contro il Chelsea,[27] una serie di sconfitte consecutive porterà all’esonero di Steve Clarke.[28] In un primo momento, Pepe Mel, ex-allenatore del Betis Siviglia, è designato ad assumere la guida tecnica del WBA, ma poi il team, che imperversa nei quartieri bassi della Premiership, a fine dicembre 2013 viene affidato temporaneamente all’allenatore in seconda. Agli inizi di gennaio 2014, dopo l’ennesima eliminazione in FA Cup, quando l’accordo sembrava sfumato, Pepe Mel ci ripensa ed accetta il ruolo di tecnico del WBA.[29]
Nel match tra il West Brom ed il West Ham disputatosi il 28 dicembre 2013 al Boleyn Ground e finito 3-3,[30] Nicolas Anelka, al 40° ed al 45° del primo tempo, segna due goal per il West Brom esultando con il gesto della quenelle, il saluto nazista alla rovescia reso celebre dall’umorista francese Dieudonné che già aveva suscitato polemiche in Francia.[31] Le scuse pubbliche dell’attaccante francese non hanno impedito alla federazione di aprire un’indagine. A fine febbraio a Nicolas Anelkaviene inflitta una squalifica di cinque turni ed una ammenda di £80,000 sterline per il gesto considerato antisionista dalla Football Association,[32] che ha richiesto un’estensione della sanzione a tutti gli altri campionati.[33] A marzo si definisce la rescissione anticipata del contratto tra l’attaccante francese ed il West Bromwich Albion dopo che egli per primo ne aveva dato notizia sui social network.[34]
A conclusione di una stagione sofferta il West Brom riesce comunque a salvarsi, giungendo al quart’ultimo posto in classifica e a tre punti dalla zona retrocessione, ma assicurandosi per un’altra stagione la permanenza in Premier League. In giugno il West Brom annuncia che a sostituire Pepe Mel nella stagione di Premier League 2014-2015 sarà lo scozzese Alan Irvine, proveniente dall’Accademia dell’Everton.[35] L’esperienza di Alan Irvine alla guida dei Baggies dura però solo sei mesi, e alla fine del girone di andata, il 28 dicembre 2014, dopo la sconfitta con lo Stoke City per 2-0, viene esonerato.[36]
Dal 1 gennaio 2015 è il gallese Tony Pulis destinato a coprire la carica di coach del West Brom, l’ex tecnico dello Stoke City e del Crystal Palace firma un contratto che lo lega ai Baggies per due anni e mezzo, nell’imminenza del primo match del nuovo anno e del girone di ritorno, al Boleyn Ground contro gli Hammers.[37] Grazie al tecnico gallese, che nella sua carriera non è mai retrocesso con le squadre che ha allenato, il West Brom raggiunge la salvezza con due giornate di anticipo e prenderà parte alla sua sesta stagione consecutiva in Premier League.
Strutture
Stadio
Il primo home ground del club fu Coopers Hill, dal 1878 al 1879,[39] poi Dartmouth Park, dal 1879 al 1881,[40] e Bunns Field, dal 1881 al 1882, anche conosciuto come The Birches;[41] fino al trasferimento a Four Acres (in cui l’Albion rimase fino al 1885),[42] lo stesso anno nel quale il club si iscrisse anche alla Staffordshire FA (a quel tempo West Bromwich era nella contea dello Staffordshire), vincendo la coppa al primo tentativo in finale contro lo Stoke. A Four Acres, secondo il contratto d’affitto, il club poteva giocare solo di sabato e di lunedì, estate esclusa, perché in quella stagione ad occuparlo ci avrebbe pensato il Dartmouth Cricket Club. Abbandonato Four Acres, nel 1885 il club decise di stabilirsi a Stoney Lane,[43] finchéStoney Lane non cominciò a diventare troppo stretto al club, sia per l’affitto sia per le possibilità di sviluppo: discussioni interne tra favorevoli a rimanere a Stoney Lane e contrari, videro prevalere questi ultimi, e venne così preso in affitto parte del terreno appartenente al Sandwell Park, che diventerà The Hawthorns e verrà inaugurato nel 1900.
Il nome deriva dal semplice fatto che quell’area era ricoperta da biancospini (hawthorn, che compare ancora oggi nel simbolo del club), mentre le modalità di acquisto erano le solite incontrate anche per altri stadi: affitto con opzione d’acquisto a favore del club nell’arco di quattordici anni dal momento della firma. The Hawthorns è situato ad un’altitudine di 551 piedi (168 metri) sul livello del mare; dai Baggies è detto The Shrine (il Santuario). Con tutti i miglioramenti fatti negli ultimi anni, The Hawthorns si configura come un impianto capace di unire modernità e tradizione. I settori si suddividono in quattro Stand tutte collegate tra loro, in particolare la East Stand è collegata alle due End mediante due corners, mentre la West Stand è stata costruita in maniera tale da non averne bisogno. La capienza ufficiale è di 26,586 spettatori.[3] Lo stadio è quasi sempre pieno, l’attendance media è decisamente vicina alla capienza e questo garantisce sempre un colpo d’occhio spettacolare nelle partite interne.
I settori del ground sono: West Stand, su Halfords Lane, Birmingham Roa
Palmarès