Un francobollo dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa nel centenario della nascita

27 Settembre 2020

Carlo Alberto Dalla Chiesa, Sicilia, Cronaca

Il ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini. Ne sono stati stampati quattrocentomila esemplari, su foglio da ventotto esemplari. Lo riferisce Poste Italiane.

La vignetta raffigura un ritratto del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in primo piano su uno scorcio di Saluzzo, città natale, che focalizza l’Antico Palazzo Comunale e l’attigua Torre Civica; suggella la vignetta, in alto a sinistra una fascia tricolore. Completano il francobollo la leggenda “Gen Carlo Alberto Dalla Chiesa”, le date “1920-1982” la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

Saluzzo dedica un monumento al generale dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa. L’inaugurazione è avvenuta stamattina (domenica 27 settembre) in piazza Garibaldi, nel centenario della nascita del generale. L’opera, un totem in pietra, vetro e acciaio alta quattro metri, è stata realizzata da sei artisti saluzzesi:  Ugo Giletta, Alessia Clema, Guido Palmero, Lorenzo Griotti, Franco Giletta e Anna Panacci Valla. Dalla Chiesa nacque a Saluzzo il 27 settembre 1920. La famiglia era originaria di Parma, ma il padre, Romano dalla Chiesa, carabiniere, era di stanza presso la stazione dell’Arma a Saluzzo.

All’inaugurazione del monumento hanno presenziato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri, il figlio di Carlo Alberto dalla Chiesa, Nando, il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il vicepresidente della Provincia di Cuneo Flavio Manavella.

Il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni: «Questo non è un monumento alla memoria, ma alla vita. Ci ricorda di non dimenticare». «Sono venuto a Saluzzo questa mattina con mio figlio – ha aggiunto il presidente Cirio -. Ad ogni evento del genere ogni adulto dovrebbe avere per mano un bambino, per trasmettere valori e senso civico». Il comandante Nistri ha ricordato come: «In ogni caserma dei carabinieri deve esserci la fotografia del presidente della Repubblica e del comandante dell’Arma, ma spesso troviamo accanto a queste un’immagine del generale Dalla Chiesa, perché il suo insegnamento e la sua integrità morale sono un esempio per tutti noi carabinieri».

«Siamo qui per fare memoria della nascita di un uomo dello Stato, di un uomo che ha sacrificato la sua vita per le Istituzioni, di un carabiniere che ha onorato la sua divisa – ha sottolineato il ministro Guerini – Siamo qui per tenere vivo il suo esempio e tramandarlo nel tempo. Nel corso della sua vita militare il generale Dalla Chiesa dimostrò tantissime virtù, ma ciò che lo rese unico fu probabilmente la sua innata capacità di aggiungere al rigore della divisa, l’intelligenza dell’intuito, e l’innovazione investigativa. Non abbassò mai lo sguardo, dando eccezionale prova di coraggio e di fedeltà ai valori della democrazia, anteponendo il bene comune ad ogni altro interesse. Da quel tragico 3 settembre 1982, l’impronta e il ricordo del generale sono rimasti impressi nel cuore di tutti, dei cittadini che al suo esempio guardano con spirito di emulazione e ammirazione, di coloro che agiscono quotidianamente a difesa della libertà, della civile convivenza e della giustizia. Nel cuore dei Carabinieri, che dal suo straordinario lavoro hanno ereditato un metodo investigativo divenuto di riferimento».

Emozionanti e cariche di ricordi infine le parole del figlio Nando: «Nei mesi scorsi ho avuto modo di consultare alcuni documenti scambiati tra mio padre, allora comandante della legione carabinieri di Palermo e la Commissione parlamentare antimafia. E ho potuto comprendere come venisse posta particolare attenzione alla parole di mio padre e ai suoi documenti firmati con quella stilografica verde che ancora ricordo sulla sua scrivania. La sua firma, così minuta, ma curata mi porta a mettere in evidenza il valore della firma di ognuno di noi, delle decine di migliaia di firme che ogni giorno apponiamo sui documenti. Il peso del nostro nome, con la firma, certifica la realtà, e la certificazione del vero, e non del falso, rappresenta è il nostro impegno lotta quotidiana contro ogni falsità, ogni sopruso, ogni mafia».©

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