Germania, trionfa Hamilton. Delusione Ferrari: Vettel sbatte sul più bello

L’inglese ha rimontato dal 14° posto e grazie a un errore del tedesco (che era in testa) sulla pista umida per la pioggia caduta a tre quarti gara, ha vinto e ritrovato la vetta del Mondiale. Bottas 2° completa il trionfo Mercedes, Raikkonen terzo

Sembrava fatta, sembrava la vittoria perfetta da dedicare a Sergio Marchionne. Invece Sebastian Vettel ha sbattuto al 52° giro al Motodrom, con la pista bagnata per una pioggia beffarda, iniziata a cadere mentre la Ferrari stava comandando agevolmente la gara che avrebbe potuto definitivamente lanciare Seb nel Mondiale, con Lewis Hamilton in difficoltà. E invece non è stato così. Proprio Hamilton è passato dall’Inferno al Paradiso, dopo le terribili qualifiche di ieri che lo avevano relegato al 14° posto. Mentre Seb andava a sbattere contro le barriere, l’inglese, autore di una rimonta stupenda, ha scavalcato Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, andando a vincere una gara che ora lo rilancia prepotentemente in testa al campionato. Il trionfo Mercedes è stato completato dal 2° posto di Bottas, mentre la Ferrari mastica amarissimo e porta a casa il podio con Raikkonen.
CRITICHE — Pare proprio una stagione in cui essere in testa non porta molta fortuna. Ma è anche vero che a questi livelli gli errori si pagano molto cari e per Vettel il rimpianto è enorme. E non è nemmeno difficile prevedere il coro di critiche che ora si abbatteranno sul tedesco, perché questa è stata un’altra sbavatura, costata uno zero devastante, più per il morale che per la classifica. La pista umida è un alibi che purtroppo non può reggere.
IL VIA — Al via Seb aveva sfruttato bene la pole di ieri, era scattato bene e aveva sfilato Bottas alla prima curva, mettendosi nella miglior posizione possibile. Il finlandese ha mantenuto la seconda posizione e dietro di lui si è messo Raikkonen, che è riuscito a contenere gli attacchi di Max Verstappen. Poi Magnussen davanti a Hulkenberg. Vettel ha fatto subito il ritmo, allungando su Bottas che si è ritrovato a in 15 giri già a 4”. Hamilton, scattato 14°, ha velocemente recuperato fino al 5° posto, quando la Ferrari gli ha però messo davanti Raikkonen, richiamato per il cambio gomme ai box e poi uscito proprio davanti all’inglese.
IL PIT STOP — Si è così arrivati al momento del pit stop dei primi tre, con Vettel entrato al 25° giro e uscito dietro a Raikkonen, ma davanti a Hamilton, ancora senza soste. Al 28° giro è stato Bottas a rientrare, seguito da Verstappen al 29°. Nei giri successivi Vettel si è portato nella scia di Raikkonen, iniziando ad accusare un surriscaldamento delle gomme . Al 40° passaggio è arrivata dal muretto l’indicazione al finlandese di far durare i pneumatici e così Vettel è passato nuovamente al comando.
ECCO LA PIOGGIA — Poi, 45° giro, inattesa e beffarda (per la Ferrari) è arrivata la pioggia, iniziata a cadere in un unico punto del tracciato. Che fare? Cambiare le gomme o no? Hamilton prima della pioggia era rientrato montando le ultrasoft e ha iniziato a volare. Hanno provato l’azzardo delle intermedie Leclerc, Alonso e Verstappen, ma l’acqua è diminuita e sono tutti dovuti tornare a rimettere le slick. Hamilton come una furia ha rimontato e il cielo lo ha aiutato. L’acqua è di nuovo aumentata e al 52° giro il clamoroso colpo di scena: Vettel è uscito di strada al Motodrom, davanti al suo pubblico. Hamilton è invece andato a prendersi 25 punti che ieri probabilmente aveva già dato per persi. Ma sbagliare, contro uno come Lewis, è sinonimo di suicidio.

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