Il decreto Milleproroghe 2018 è legge
Il provvedimento ha ottenuto il via libera definitivo del Senato con 151 sì. Dai vaccini ai fondi per le periferie, fino ai rimborsi “accelerati” per le vittime delle crisi bancarie: ecco i contenuti principali.
Il decreto Milleproroghe 2018 è legge. Il Senato ha approvato la conversione del provvedimento con 151 sì, 93 no e due astenuti. Il via libera della Camera era già arrivato il 13 settembre con 329 voti favorevoli, 220 contrari e quattro astenuti. Le misure coprono ambiti molto diversi fra di loro, dai vaccini alle intercettazioni telefoniche, fino ai fondi per le periferie. Ecco quali sono le principali novità.
Vaccini, la documentazione va presentata entro il 10 marzo 2019
Le norme sui vaccini contenute nel decreto Milleproroghe sono quelle che hanno fatto discutere di più, in particolare le disposizioni sull’obbligatorietà per l’iscrizione a scuole materne e asili nido. Dopo aver cambiato più volte orientamento, nella maggioranza ha prevalso la linea dell’ok all’autocertificazione. Per l’anno scolastico 2018-2019 resteranno in vigore le regole attuali, che prevedono 10 vaccini obbligatori. Per i genitori, tuttavia, sarà sufficiente presentare un’autocertificazione. La documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie dovrà essere presentata entro il 10 marzo 2019. Il Milleproroghe, in sostanza, dà forza di legge alla circolare Grillo-Bussetti che era stata bocciata ad agosto dai presidi, perché non sufficiente a superare gli obblighi del decreto Lorenzin.
Intercettazioni, bloccato la riforma Orlando
Il Milleproroghe blocca l’entrata in vigore della legge sulle intercettazioni telefoniche voluta dal centrosinistra, la cosiddetta riforma Orlando. L’entrata in vigore è stata rinviata a marzo 2019.
Fondi alle periferie, erogazioni sospese nel 2019
Il decreto differisce al 2020 l’efficacia delle convenzioni sottoscritte dal governo Gentiloni con 96 sindaci di capoluoghi e Città metropolitane per la riqualificazione delle periferie. Gli investimenti, per un totale di 1,6 miliardi di euro, vengono sospesi nel 2019. Dopo la protesta dei sindaci, il premier Giuseppe Conte ha raggiunto un accordo con l’Anci per salvaguardare i progetti già in fase esecutiva e ha promesso in futuro un ulteriore intervento correttivo.
Banche, rimborsi più veloci
In arrivo una prima tranche di rimborsi per le vittime delle crisi bancarie. Potranno accedere alla procedura di ristoro accelerata i risparmiatori già destinatari di pronuncia favorevole adottata dall’Arbitro per le controversie finanziarie, nonché quelli i cui ricorsi già presentati saranno decisi con pronuncia favorevole entro il 30 novembre 2018 dallo stesso Arbitro. Si potrà avanzare richiesta alla Consob per ottenere tempestivamente l’erogazione di un rimborso pari al 30% e con il limite massimo di 100 mila euro dell’importo liquidato. Le modalità per presentare le richieste saranno stabilite dalla Consob entro 15 giorni. L’accelerazione è legata alla necessità di risarcire tempestivamente almeno una parte del dovuto ai risparmiatori, visto che viene ulteriormente prorogato al 31 gennaio 2019 il termine per adottare il decreto del presidente del Consiglio che stabilisce i requisiti, le modalità e le condizioni di accesso al Fondo di ristoro finanziario, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020 e 2021.
Scuola, bonus cultura esteso a tutto il 2018
Slittano al 31 dicembre 2019 i rendiconti dei lavori fatti per la messa in sicurezza delle scuole dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Il bonus cultura per i 18enni viene esteso per tutto il 2018. Viene invece rinviato al primo settembre 2019 l’obbligo suI test Invalsi in quinta superiore, che da quest’anno doveva diventare requisito indispensabile per essere ammessi all’esame di Maturità. Il provvedimento non sopprime i test nell’ultimo anno delle scuole superiori, ma fa sì che la prova non sia requisito – fino all’anno scolastico 2019-2020 – per l’accesso all’esame di Stato. Dunque le prove si faranno, ma non saranno vincolanti.