George Weah (Monrovia, 1° ottobre 1966) è un politico ed ex calciatore liberiano, di ruolo attaccante.

Nel 1999 fu scelto dall’IFFHS come calciatore africano del secolo. Nel 1995 vinse il Pallone d’Oro (primo calciatore non europeo a vincere il premio grazie anche alla modifica dei regolamenti), il FIFA World Player, e il premio di Calciatore africano dell’anno, riconoscimento che aveva ricevuto già nel 1989. Ad oggi è l’unico giocatore africano ad aver conquistato Pallone d’oro e Fifa World Player pur non avendo vinto nessun trofeo europeo. Occupa la 43ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.

Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100 fra i 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione. Ha vestito le maglie di
Monaco, Paris Saint-Germain, Milan, Chelsea, Manchester City e Olympique Marsiglia; si ritirò dall’attività agonistica a 36 anni, nel 2002. Successivamente intraprese la carriera politica partecipando alle elezioni presidenziali liberiane del 2005, nelle quali non fu eletto.

 

Biografia

George Weah è nato e cresciuto nella baraccopoli di Clara Town, a Monrovia. Appartiene al gruppo etnico Kru, proveniente dalla Grande Contea Kru della Liberia sud-orientale, una delle zone più povere del paese. Nato da William T. Weah e Anna Quayeweah, fu cresciuto perlopiù dalla nonna paterna, Emma Klonjlaleh Brown. Frequentò la scuola media presso il Congresso musulmano e la scuola superiore presso la Wells Hairston High School. Prima che la carriera calcistica gli consentisse di spostarsi all’estero, lavorò per la Liberia Telecommunications Corporation come centralinista.

Si laureò in arte e amministrazione sportiva alla Parkwood University di Londra. Questa scuola fu poi chiusa dalla Commissione per gli Affari Federali degli Stati Uniti in collaborazione con il governo britannico e la laurea perse così di valore. Nel 1999 Weah ricevette un Dottorato Onorario in Umanità dal A.M.E. Zion University College della Liberia.

A metà degli anni novanta si convertì all’Islam ed aggiunse Ousmane al suo nome e prese l’abitudine di raccogliersi in preghiera in mezzo al campo di gioco prima di ogni partita. È sposato con Clar Weah, statunitense di discendenza giamaicana con cui ha avuto tre figli: George Jr.(anch’egli calciatore), Martha e Timothy George (anch’egli calciatore). Anche suo cugino Christopher Wreh è stato un calciatore.

 

Carriera

Club

Monaco

Weah iniziò a giocare a calcio in patria, nell’Invincibile Eleven, prima di passare al Tonnere Yaoundé,  in Camerun. Nel 1988 si trasferì al Monaco, con cui esordì il 17 agosto 1988 nella sfida di campionato contro l’Auxerre. Nella sua prima stagione al Monaco Weah collezionò 24 presenze e 14 reti in campionato. Il Monaco chiude al terzo posto e la Ligue 1 è vinta dal Marsiglia.

Nella stagione successiva Weah a causa di vari infortuni non incise molto e realizzò solamente 5 reti nelle 16 partite disputate. Nella stagione 1990-1991 Weah realizza 13 reti contribuendo alla vittoria in Coppa di Francia, ottenendo così il primo trofeo in Francia.

Nella stagione 1991-1992 Weah realizza 18 gol in campionato (record in tutta la carriera) concludendo la stagione al terzo posto tra i marcatori del campionato francese. Nonostante il buon bottino personale , il Monaco si classifica secondo in campionato alle spalle del Marsiglia e viene sconfitto nella finale di Coppa delle Coppe per 2-0 dal Werder Brema. Con la sconfitta in Coppa delle Coppe si chiude il ciclo di Weah al Monaco.

Paris Saint-Germain

 Weah al PSG nel 1995, alle prese con il milanista Franco Baresi nella semifinale di Champions League.

Nell’estate del 1992 Weah si trasferisce al Paris Saint-Germain. Nella prima stagione Weah realizza 21 reti di cui 14 nel campionato francese che si conclude con l’ennesimo titolo del Marsiglia. Quest’ultima viene però squalificata e inizia i propri guai giudiziari per la vicenda VA-OM. Lo scandalo fa sì che il Paris Saint Germain venga decretato vincitore a tavolino del campionato .

In Coppa Uefa il Paris Saint German arriva in semifinale (grazie anche ai 7 gol messi a segno da Weah) ma viene eliminato dalla Juventus di Roberto Baggio a causa della doppia sconfitta a Torino e a Parigi.

Nella stagione 1993-1994 arriva il primo titolo sul campo dopo aver dominato per l’intero campionato. Weah con le sue 11 reti in campionato è il secondo cannoniere della squadra dietro a Davide Ginola. In Coppa delle Coppe  invece il Paris Saint German perde in semifinale contro l’Arsenal.

La terza e ultima stagione dell’attaccante liberiano al Paris Saint German, quella 1994-1995, si conclude con sole 7 reti in 34 presenze e il terzo posto della squadra alle spalle del Nantes guidato dal capocannoniere Patrice Loko. In Coppa dei Campioni il Paris Saint Germain, nonostante le 8 reti di Weah (capocannoniere della manifestazione), perde in semifinale contro il Milan. Dopo sette stagioni in Ligue 1 si conclude così l’avventura di Weah.

Milan

Weah viene acquistato dal Milan nel maggio 1995, per 11 miliardi di lire. Esordì in Serie A contro il Padova nella partita vinta per 2-1 segnando il suo primo gol dopo soli 6 minuti di gioco e fornendo l’assist per il gol di Baresi. A dicembre gli venne conferito il Pallone d’Oro nel primo anno in cui il premio veniva assegnato con l’allargamento delle barriere europee: è stato quindi il primo calciatore non europeo a vincere il trofeo. Pur non segnando tantissimo (nel suo primo anno in Italia segnò 11 gol in 26 partite), contribuì alla conquista del 15º scudetto del Milan.

Nelle due stagioni successive segnò 23 gol in campionato, alcuni dei quali di pregevole fattura. Quello che è ritenuto da molti il suo gol migliore risale alla prima giornata del campionato di Serie A 1996-1997 contro il Verona a San Siro l’8 settembre 1996: recuperato il pallone nella propria area, si involò con la palla al piede verso l’area avversaria, e, dopo aver superato tre avversari percorrendo 90 metri di campo, segnò battendo il portiere in uscita. Il gesto tecnico fu definito “coast to coast”, per il fatto di aver percorso da solo tutta la lunghezza del campo, o “gol totale”, per aver coniugato tutte le abilità che fanno un campione nel calcio.

Nel campionato 1998-1999 il Milan viene allenato da Alberto Zaccheroni, che riesce a conquistare lo scudetto grazie a uno strepitoso girone di ritorno con Weah tra i protagonisti della stagione. Spicca la doppietta segnata a Torino contro la Juventus  in Juventus-Milan 0-2 del 9 maggio 1999. Proprio in quella stagione festeggiò le 100 partite con la maglia rossonera, mettendo a segno un gol nella vittoria per 1-5 nella trasferta contro l’Udinese ed esponendo subito dopo una maglia celebrativa.

Nel gennaio del 2000, a metà della stagione 1999-2000, Weah chiude l’esperienza in rossonero con un bilancio complessivo di 147 partite e 58 gol così distribuiti: 114 partite e 46 gol in Serie A, 19 partite e 5 gol in Coppa Italia, 12 partite e 7 gol nelle Coppe europee e due partite senza gol in Supercoppa di Lega. 

Ultimi anni

L’11 gennaio 2000 lascia Milano all’età di 34 anni per trasferirsi al Chelsea in prestito gratuito. Qui gioca per soli sei mesi realizzando 5 reti in 15 presenze e vincendo la FA Cup. La stagione seguente l’attaccante passa al Manchester City dove realizza altre 4 reti in 9 presenze.

Dopo la parentesi in Premier League, Weah fa ritorno in Francia, questa volta nel Marsiglia. Nonostante l’età avanzata Weah realizza 5 reti nei sei mesi trascorsi a Marsiglia.

In estate, allettato dall’offerta dell’AJ Jazira, gioca per una stagione negli Emirati Arabi dove colleziona ben 13 reti in sole 8 presenze. Alla fine della stagione 2001-2002 George Weah si ritira definitivamente dal calcio professionistico.

Nazionale

Malgrado avesse la possibilità di giocare con la Nazionale francese, scelse la Nazionale liberiana, con cui collezionò 65 presenze e 22 gol, e che arrivò anche ad allenare e a finanziare. In Nazionale preferiva giocare nel ruolo di libero, essendo il giocatore più tecnicamente dotato e con più esperienza internazionale. Grazie ai suoi gol la Liberia ha potuto qualificarsi a due edizioni della Coppa d’Africa (1996 e 2002). Tuttavia, la squadra non riuscì mai a qualificarsi per la Coppa del mondo, mancando l’ingresso alla fase finale dell’edizione del 2002 per un solo punto.

 

Dopo il ritiro dall’attività agonistica

La carriera politica

Dopo l’abbandono dell’attività agonistica, Weah è diventato una figura umanitaria e politica nel suo paese, impegnandosi a fondo nella lotta contro i problemi che attanagliano la Liberia. Nel novembre 2004 annunciò una sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali liberiane dell’11 ottobre 2005. Il 13 agosto 2005 fu confermata la sua candidatura con il Cdc, Congresso per la Democrazia e il Cambiamento (Congress for Democracy and Change).

Al primo turno risultò il candidato più votato con il 28,3% dei voti, ma al ballottaggio fu sconfitto dall’economista Ellen Johnson-Sirleaf con il 59,4% dei consensi. Al suo ritorno da un viaggio in Europa, il celebre cantante liberiano Michael B.Clock gli dedicò la canzone “Run African Star” a supporto della sua campagna elettorale.

Curiosità

  • Al termine dell’incontro Porto-Milan valevole per il girone preliminare dell’edizione della Coppa dei Campioni 1996-1997, colpì il difensore lusitano Jorge Costa con una testata al volto, procurandogli la frattura del setto nasale. Per questo gesto, verificatosi nel tunnel degli spogliatoi e dal quale scaturì una rissa, fu squalificato dalla UEFA per sei giornate. In seguito il giocatore ha motivato il suo gesto riferendo di essere stato oggetto da parte del capitano portoghese di sputi e continui insulti razzisti.
  • Nel 1998 ha realizzato un disco dal titolo Lively Up Africa (Frisbie And The African Football Stars) i cui proventi sono stati devoluti in favore dell’UNICEF. Tale disco fu realizzato insieme al cantante nigeriano Frisbie, e dai calciatori africani Ibrahim Ba, François Omam-Biyik, Dimas Teixeira, Oumar Dieng, Joachim Fernandez, Mohamed Kallon, Phil Masinga, e Taribo West.[23]

II suo nome d’arte Dominick è dedicato ad un ragazzo giovane che giocò con lui in una partita amichevole quando lui giocava con il Milan

Palmarès

Club

Paris SG: 1993-1994
Milan: 1995-1996, 1998-1999
Monaco: 1990-1991
Paris SG: 1992-1993, 1994-1995
Paris SG: 1994-1995
Chelsea: 1999-2000

Individuale

1989, 1994, 1995
1995
1995
1995
1994-1995

Lascia un commento