
19 Giu 17 Giugno 1951 – La Roma retrocede in Serie B per la prima e unica volta
17 giugno 1951, la prima e unica retrocessione della Roma: una vittoria inutile contro il Milan campione
Roma, 17 giugno 1951 – È una data che nessun tifoso romanista ama ricordare, ma che fa parte della storia giallorossa. In una domenica di fine primavera, all’allora Stadio Nazionale del PNF, l’A.S. Roma scendeva in campo contro il Milan campione d’Italia in carica. I capitolini vinsero 2-1, ma quella vittoria, tanto bella quanto amara, non bastò a evitare la retrocessione in Serie B. Fu la prima – e ad oggi unica – volta che il club della capitale lasciò la massima serie.
Il clima era teso: l’intera stagione 1950-51 era stata complicata, tra cambi di guida tecnica, problemi societari e una rosa non all’altezza delle aspettative. L’ultima giornata offriva però un barlume di speranza: con una combinazione favorevole di risultati, la Roma poteva ancora salvarsi. Serviva però un’impresa contro un Milan stellare, fresco vincitore dello scudetto con campioni come Nordahl, Liedholm e Gren.
La Roma fece la sua parte: con una prestazione d’orgoglio, superò i rossoneri 2-1 davanti a un pubblico gremito e carico di speranza. Ma la sorte era già segnata. Le dirette concorrenti per la salvezza – Lucchese e Padova su tutte – riuscirono a fare risultato, rendendo vano lo sforzo dei giallorossi. La classifica finale condannò la Roma al penultimo posto, con 28 punti, uno in meno della Padova e due sotto il Torino.
La retrocessione fu un trauma per una piazza orgogliosa, ma anche l’inizio di una riscossa. La Roma si rimboccò le maniche e, nella stagione successiva (1951-52), vinse il campionato di Serie B con autorevolezza, tornando subito nella massima serie. Una caduta, sì, ma anche un segnale di forza e identità per un club destinato a essere protagonista del calcio italiano.
Oggi, a distanza di oltre 70 anni, quel 17 giugno resta l’unica ombra simile nella lunga storia della Roma in Serie A. Un monito e un ricordo inciso nella memoria collettiva romanista: anche nei momenti più duri, l’amore per la maglia e la resilienza del popolo giallorosso non sono mai venuti meno.