Ronaldo il Fenomeno compie 46 anni e festeggia un’altra promozione

Di Ronaldo ce n’è uno, almeno per i nostalgici, con buona pace di Cristiano e i suoi fan. Ronaldo, per tanti, è solo il Fenomeno e se oggi torniamo a parlare di lui è perché compie 46 anni, almeno ufficialmente, perché in realtà li avrebbe già compiuti quattro giorni fa: è nato il 18 settembre, ma fu registrato all’anagrafe il 22 e così il dì di festa è quello odierno. Meglio così, pensando a quanto accaduto nella notte italiana: il Cruzeiro, club di sua proprietà, ha battuto 3-0 il Vasco da Gama nella gara valida per la 31ª giornata della Serie B brasiliana e con sette turni di anticipo ha conquistato il ritorno nel massimo campionato. Meglio di così non poteva andare.

RONALDO IL FENOMENO OGGI: IL PRESIDENTE

“Essere presidente è molto più duro che essere giocatore”, dice Ronaldo il Fenomeno nel trailer di “El Presidente”, docuserie Dazn che racconta la sua nuova vita. Da presidente, appunto, del Real Valladolid, in Spagna, e del Cruzeiro, in Brasile. Perché “two is meglio che one”, per dirla con le parole di un vecchio spot. Così, per non farsi mancare nulla, Ronaldo è diventato l’eroe dei due mondi, perché nel giro di pochi mesi ha riportato prima il Valladolid nella Liga e poi il Cruzeiro nel Brasileirao. “Questa è una notte speciale, è un giorno di gloria”, ha rivelato l’ex interista per raccontare le emozioni del trionfo più recente. Alla sua festa hanno partecipato 60 mila invitati, cioè gli spettatori presenti al Mineirao di Belo Horizonte per la sfida con il Vasco da Gama. Gloria, sì, anche per il Fenomeno.

 

RONALDO IL FENOMENO IERI: L’EXTRATERRESTRE

Ronaldo il Fenomeno ci ha regalato così tante emozioni da calciatore che i rimpianti per non averlo visto così a lungo al top della condizione sono comunque minimi. Una volta c’erano le videocassette per rivedere i gol dei vecchi fuoriclasse, oggi c’è Youtube e ci accontentiamo: tralasciando quelli con Barcellona e Real Madrid e soffermandoci solo sull’Inter, su tutti prendiamo lo slalom a Bologna in Serie A, il pallonetto nel derby e la rete alla Lazio in finale di Coppa Uefa. Ma al di là dei gol, è stato il primo extraterrestre del calcio moderno, capace di abbinare una tecnica sublime a una velocità pazzesca.

 

RONALDO IL FENOMENO PER SEMPRE: MERAVIGLIE, DOLORI E POLEMICHE

Ronaldo il Fenomeno non è stato solo gol e dribbling. È stato, ahilui, il protagonista di un romanzo a puntate pieno di colpi di scena e di momenti dolorosi. Fisicamente ed emotivamente. Gli infortuni a ripetizione alle ginocchia ne hanno di fatto limitato la carriera, perché nel Real Madrid galactico, ad esempio, non ha mai vinto una Champions League, avvicinandosi al viale del tramonto. È stato l’assoluta protagonista di un Mondiale controverso, quello del 2002, dove è arrivato in condizioni non eccelse, anche moralmente dopo il 5 maggio interista, eppure ha realizzato 8 reti, compresa la doppietta in finale alla Germania. Quattro anni prima sembrava immarcabile, ma qualcosa che resta ancora misterioso lo ridusse a una comparsa proprio nella finale contro la Francia. Era il 1998 e chissà se il dolore per quella sconfitta sia mai stato paragonabile, come intensità, alla rabbia per il rigore negato contro la Juventus per quel famoso contatto con Iuliano che Ceccarini giudicò regolare. Di sicuro non ha mai dimenticato né l’una, né l’altra cosa. Ma non ha dimenticato neppure i trionfi, i gol, le gioie e una vita vissuta a mille all’ora, tra donne, feste e lusso. E che ancora oggi, come si è visto a Belo Horizonte, continua a regalargli notti di gloria. 

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