
19 Giu 17 Giugno 2001 – Roma Campione d’Italia per la terza volta
La vittoria del terzo scudetto della AS Roma il 17 giugno 2001 è una delle pagine più memorabili della storia del club giallorosso. Dopo 18 anni di attesa – l’ultimo titolo risaliva al 1982-83 – la Roma tornò a essere Campione d’Italia, coronando una stagione esaltante con una vittoria decisiva per 3-1 contro il Parma allo Stadio Olimpico, nell’ultima giornata di campionato.
Il contesto
La squadra allenata da Fabio Capello, costruita attorno a campioni del calibro di Francesco Totti, Gabriel Batistuta e Vincenzo Montella, aveva dominato gran parte della stagione 2000-01, ma arrivava all’ultima giornata con il fiato sul collo della Juventus, distante solo due punti. Serviva quindi una vittoria per essere certi dello scudetto, senza dover guardare il risultato dei bianconeri.
La partita: Roma-Parma 3-1
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9′ minuto – La Roma parte fortissimo: Francesco Totti sblocca il risultato con un destro preciso, facendo esplodere l’Olimpico gremito in ogni ordine di posto.
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19′ minuto – Raddoppia Vincenzo Montella, con un tap-in vincente su assist di Batistuta.
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78′ minuto – Chiude i giochi Gabriel Batistuta, bomber argentino arrivato proprio per vincere lo scudetto, siglando il 3-0.
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87′ minuto – Il Parma accorcia le distanze con Marco Di Vaio, ma non cambia nulla: lo scudetto è della Roma.
Il trionfo
Al triplice fischio, lo Stadio Olimpico si trasforma in un’enorme festa. I tifosi invadono pacificamente il campo per celebrare i loro eroi. La Roma conquista così il terzo scudetto della sua storia, dopo quelli del 1941-42 e 1982-83.
I protagonisti
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Francesco Totti, il capitano, cuore e anima della Roma, realizza 13 gol in campionato ed è il simbolo di quella squadra.
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Gabriel Batistuta, autore di 20 reti in campionato, portato a Roma per vincere, mantiene la promessa.
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Fabio Capello, l’architetto del successo, riesce a tenere unito un gruppo ricco di talento e personalità.
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Vincenzo Montella, fondamentale con i suoi gol e la sua rapidità.
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E ancora: Walter Samuel, Emerson, Cafù, Tommasi, Delvecchio, Candela – una squadra compatta, tecnica, e mentalmente solida.
L’eredità
Quel trionfo è rimasto scolpito nel cuore dei tifosi romanisti. Non solo per il titolo, ma per il modo in cui fu conquistato: con gioco, grinta, e identità. Lo scudetto del 2001 è l’apice della carriera di molti protagonisti e il sogno realizzato di un’intera generazione di romanisti.
Un momento storico che ancora oggi viene ricordato con emozione, passione e orgoglio nella Capitale.