
16 Giu 15 Giugno 1974 – L’Imbattibilità MONDIALE di Dino Zoff si ferma a 1142 minuti
Il 15 giugno 1974, allo Stadio Olimpico di Monaco di Baviera, accadde uno degli episodi più sorprendenti e simbolici della storia del calcio mondiale: la fine dell’imbattibilità di Dino Zoff, il leggendario portiere della Nazionale italiana, dopo 1142 minuti senza subire gol.
L’episodio si verificò durante la partita d’esordio dell’Italia ai Mondiali di Germania Ovest 1974, contro l’esordiente nazionale di Haiti. Nessuno si aspettava che la modesta selezione caraibica potesse impensierire seriamente gli Azzurri, vicecampioni del mondo in carica dopo la finale persa nel 1970 contro il Brasile.
Il protagonista: Emmanuel “Manno” Sanon
A compiere l’impresa fu Emmanuel Sanon, detto “Manno”, nato il 25 giugno 1951 a Port-au-Prince, capitale di Haiti. Attaccante veloce, tecnico e coraggioso, fu lui a entrare nella storia in quel pomeriggio tedesco.
L’azione storica
Al 46° minuto del secondo tempo, Sanon scattò in contropiede, sfuggendo alla difesa italiana. Si trovò a tu per tu con Zoff, lo dribblò con freddezza e depositò il pallone in rete. Era il 1-0 per Haiti, un risultato impensabile fino a pochi secondi prima.
Con quel gol, Sanon interruppe l’imbattibilità record di Zoff, che durava da quasi due anni (l’ultimo gol subito in Nazionale risaliva al settembre 1972) e che era arrivata a 1142 minuti consecutivi senza subire reti, un primato mondiale all’epoca.
Il risultato finale
L’Italia, scossa e umiliata, riuscì poi a rimontare, vincendo 3-1 (gol di Rivera e doppietta di Anastasi), ma quel gol di Sanon rimase nella storia, non tanto per il risultato, quanto per il valore simbolico: un David caraibico che colpiva il Golia europeo.
L’eredità
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Zoff continuò ad avere una carriera straordinaria, culminata con la vittoria del Mondiale nel 1982 da capitano.
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Sanon, purtroppo, non ebbe una carriera internazionale di grande successo, ma quel gol lo rese immortale, soprattutto per il popolo haitiano, che vide in lui un simbolo di riscatto e orgoglio nazionale.
Un episodio che dimostra quanto il calcio sappia sorprendere, e come un solo attimo possa bastare per cambiare la storia — e scriverne un capitolo indelebile.