13 Giugno 1999 – Savoia promosso in B dopo 51 anni

13 Giugno 1999 – Savoia promosso in B dopo 51 anni

13 giugno 1999, Avellino – Il giorno che il Savoia non dimenticherà mai

Avellino – 13 giugno 1999. Una data scolpita nella memoria di ogni tifoso biancoscudato, il giorno in cui il Savoia Calcio tornò in Serie B dopo un’assenza durata ben 51 anni. Un traguardo storico, epico, conquistato in una cornice che profumava di sogno e batticuore: lo stadio “Partenio” di Avellino, teatro neutro della finale play off tra Savoia e Juve Stabia.

In campo, non era solo una sfida tra due squadre campane: era il simbolo di una rivalità accesa, di due comunità che si fronteggiavano non solo per la promozione, ma per l’onore. Il Savoia arrivava da una stagione tenace, costruita su sudore e determinazione. La Juve Stabia, altrettanto agguerrita, rappresentava l’ultimo ostacolo sulla strada del sogno.

Il match si accese subito con intensità, ma fu il Savoia a imprimere il suo sigillo sulla partita. A rompere l’equilibrio ci pensò Masitto al 17°, l’attaccante che con freddezza e precisione mise a segno il gol del vantaggio. Il boato dei tifosi oplontini ruppe il silenzio del Partenio e diede il via a una festa che, idealmente, stava già cominciando.

Il raddoppio, firmato da Masitto al 88°, chiuse i conti e spalancò le porte dell’impresa. Al fischio finale, lo stadio si colorò di bianco e si tinse di storia: Turris, Avellino, Nocerina, Salernitana… per un giorno tutte le rivalità erano secondarie. Era il giorno del Savoia, e nessuno poteva toglierglielo.

L’ultima volta che il club di Torre Annunziata aveva calcato i campi della Serie B era nel lontano 1948. Cinquantuno anni dopo, il ritorno fu celebrato con lacrime, abbracci e cori che risuonarono da Avellino fino alle pendici del Vesuvio. Un popolo in festa per una squadra che non ha mai smesso di lottare, di crederci, di sognare.

Quella del 13 giugno 1999 non fu solo una vittoria sportiva. Fu una rinascita identitaria, un riscatto sociale e culturale per una città troppo spesso dimenticata. Fu, soprattutto, l’inizio di una nuova epoca per il Savoia, un giorno in cui la storia e la passione si fusero per diventare leggenda.

Il Savoia era tornato. E quella, per Torre Annunziata, fu davvero un’indimenticabile domenica di gloria.

 



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