

Orgoglio e Passione è un blog di Davide Scuderi
Gabriel Omar Batistuta, nato ad Avellaneda il 1° febbraio 1969, è uno dei più grandi calciatori della storia del calcio argentino e internazionale, una leggenda che ha lasciato un’impronta indelebile sia in Argentina che in Italia. La sua carriera, caratterizzata da una potenza e una tecnica straordinarie, lo ha consacrato come uno dei bomber più temuti degli anni ’90 e dei primi 2000.
Il suo percorso calcistico ha inizio in Argentina, dove si forma nelle giovanili del Newell’s Old Boys e poi si trasferisce al River Plate, ma è con il Boca Juniors che esplode definitivamente, mettendo in mostra il suo istinto da goleador e attirando l’attenzione delle grandi squadre europee.
Nel 1991, Batistuta approda in Italia, alla Fiorentina, dove diventa ben presto una delle stelle indiscusse del campionato di Serie A. Con la maglia viola, Batistuta conquista il cuore dei tifosi grazie alla sua forza fisica, alla capacità di segnare gol da ogni posizione e alla sua personalità in campo. Il picco della sua carriera in Fiorentina è rappresentato dalla vittoria della Coppa Italia nel 1996, ma il suo impatto sulla storia della squadra è anche legato ai numerosi gol che lo hanno reso il miglior marcatore di sempre della Fiorentina. In un periodo segnato da grandi difficoltà economiche per il club, Batistuta è stato l’elemento che ha tenuto viva la speranza e l’ambizione di una squadra storica.
Nel 2000, dopo anni di successi in Toscana, il “Re Leone” (così soprannominato per la sua grinta e il suo fiuto per il gol) fa il grande salto alla Roma, dove scrive un nuovo capitolo fondamentale della sua carriera. Nel 2001, con un’interpretazione straordinaria del suo ruolo, Batistuta guida i giallorossi alla conquista del campionato di Serie A, uno scudetto che mancava da 18 anni nella capitale. La sua presenza in attacco si dimostra decisiva anche in quella stagione, e Batistuta viene ricordato come uno dei protagonisti principali di quella storica vittoria.
Oltre ai suoi successi a livello di club, Batistuta è stato un pilastro fondamentale anche per la nazionale argentina. Con l’Albiceleste ha vinto due Coppe America (1991 e 1993), ottenendo grande visibilità in tutto il mondo. Il suo contributo alla squadra nazionale è stato cruciale in numerosi tornei internazionali, tra cui le qualificazioni per il Mondiale e la Coppa del Mondo stessa, dove ha sempre mantenuto una media gol impressionante.
Batistuta è stato un esempio di classe, professionalità e attaccamento alla maglia, un idolo per i tifosi sia in Argentina che in Italia, dove ha lasciato un segno profondo non solo come calciatore, ma anche come uomo. Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Batistuta ha mantenuto un profilo relativamente basso, continuando a essere una figura di riferimento nel mondo del calcio, ma senza mai cercare troppo la ribalta. La sua leggenda, però, resta immutata nel cuore di milioni di appassionati di calcio.