
20 Gennaio 1985 – 40 anni fa l’esordio nella massima serie per Paolo Maldini
Paolo Maldini, uno dei più grandi difensori della storia del calcio, ha scritto una pagina indelebile nella storia dello sport. Il suo esordio in Serie A risale al 20 gennaio 1985, quando, ancora diciassettenne, indossò per la prima volta la maglia del Milan, un club con cui ha costruito una carriera leggendaria. In tutta la sua carriera, durata ben 25 anni, ha collezionato 647 presenze e segnato 29 gol, rimanendo fedele a un unico club, il Milan, in un’epoca in cui il calciomercato sembrava sempre più governato da grandi trasferimenti.
Nel corso degli anni, Maldini ha conquistato praticamente ogni trofeo immaginabile. Con il Milan, ha vinto ben 7 campionati italiani, 5 Coppe dei Campioni (oggi Champions League), 5 Supercoppe Europee, 3 Coppe Intercontinentali e 5 Supercoppe italiane. Una collezione di trofei che ha cementato il suo status di leggenda del club rossonero e di uno dei calciatori più vincenti nella storia del calcio. La sua carriera in Serie A, interamente dedicata al Milan, ha fatto di lui il simbolo di un’era d’oro per il club.
Ma Maldini non è stato solo un pilastro del Milan. Con la nazionale italiana, ha totalizzato 126 presenze, il che lo rende il terzo giocatore di sempre a vestire la maglia azzurra. Sebbene non sia riuscito a vincere un trofeo internazionale con l’Italia, ha sfiorato il titolo in più occasioni: è stato vicecampione del mondo nel 1994, quando l’Italia perse la finale ai rigori contro il Brasile, e vicecampione d’Europa nel 2000, quando gli Azzurri furono battuti dalla Francia in finale. Inoltre, nel 1990, Maldini fu parte della squadra che raggiunse il terzo posto ai Mondiali in casa, una delle migliori prestazioni della nazionale italiana in quel periodo.
La sua carriera è stata segnata da una costanza impressionante, dalla capacità di adattarsi a più ruoli in difesa, sia come terzino sinistro che come centrale, sempre mantenendo una prestazione ad altissimi livelli. Il suo stile di gioco, elegante ma concreto, la leadership in campo e l’intelligenza tattica gli hanno permesso di dominare per decenni a livello nazionale e internazionale. Maldini è stato il capitano indiscusso del Milan per molti anni, un esempio di professionalità, dedizione e lealtà che ha influenzato generazioni di calciatori.
La sua longevità e il suo impegno costante hanno fatto di lui una figura iconica non solo per il Milan ma per tutto il mondo del calcio. Oggi, dopo il suo ritiro nel 2009, Maldini continua a rappresentare una figura di riferimento nel panorama calcistico, sia come dirigente che come simbolo di integrità e passione per il gioco. La sua carriera resterà per sempre nella memoria collettiva, non solo per i trofei vinti, ma anche per l’etica del lavoro e l’incredibile classe con cui ha giocato a calcio.