1 Gennaio 1963 a Massa nasce il due volte Campione del Mondo con il Milan Alberico Evani

1 Gennaio 1963 a Massa nasce il due volte Campione del Mondo con il Milan Alberico Evani

Alberico Evani, nato il 1° gennaio 1963, compie oggi 62 anni e continua a essere ricordato come una delle figure più significative nella storia del Milan. Due volte campione d’Europa e del Mondo con il club rossonero, nel 1989 e nel 1990, Evani ha scritto pagine indelebili del calcio internazionale, guadagnandosi il titolo di campione del Mondo per club nel 1989 e il secondo posto ai Mondiali di USA 1994 con la Nazionale italiana.

Ma un episodio in particolare è destinato a rimanere nell’immaginario collettivo dei tifosi milanisti: il 17 dicembre 1989, al termine di una finale che sembrava destinata a non finire mai, Evani fu il protagonista assoluto della vittoria del Milan nella Coppa Intercontinentale a Tokyo, contro l’Atlético Nacional Medellín. Al minuto 119, quando il match sembrava ormai prolungarsi ai calci di rigore, il centrocampista rossonero si presentò per calciare una punizione da posizione defilata. Il suo tiro sorprese l’estremo difensore dell’Atlético Nacional, René Higuita, noto per la sua eccentrica personalità e la sua grande abilità nelle uscite, ma completamente ingannato dalla traiettoria del pallone. Il gol siglato da Evani sancì la vittoria per 1-0, regalando al Milan il secondo titolo mondiale per club.

Evani, che aveva già messo in mostra il suo valore nel 1989 durante la trionfale cavalcata in Coppa dei Campioni, aggiunse quindi un altro trofeo alla sua bacheca personale, cementando il suo legame con il club e con una generazione che ha segnato il dominio del calcio mondiale rossonero. La sua carriera, segnata dalla classe e dalla discrezione, lo ha visto anche protagonista con la Nazionale italiana, con la quale ha sfiorato il sogno iridato nel 1994, quando l’Italia arrivò in finale ai Mondiali negli Stati Uniti, per poi cedere ai rigori contro il Brasile.

Oggi, ricordiamo Alberico Evani non solo come un grande campione, ma anche come un simbolo della determinazione e della qualità del calcio italiano, un’icona per il Milan e un eroe di Tokyo, capace di lasciare un segno indelebile nella storia del calcio mondiale.

 

 

 

 

 

#FOLLOW US ON INSTAGRAM