Orgoglio e Passione è un blog di Davide Scuderi
Matías Almeyda, nato ad Azul il 21 dicembre 1973, è stato uno dei calciatori più simbolici e completi della sua generazione, capace di imporsi sia a livello nazionale che internazionale. La sua carriera si è sviluppata tra il River Plate, la Lazio e altre esperienze significative, rendendolo un protagonista di assoluto rilievo nel calcio degli anni ’90 e 2000.
Almeyda inizia la sua carriera professionale con il River Plate, il club che lo lancia nel grande calcio e dove raggiungerà alcuni dei suoi traguardi più importanti. Nel 1996, a soli 22 anni, vince la Coppa Libertadores, il torneo più prestigioso del calcio sudamericano, con il River Plate, mettendo in mostra le sue qualità di mediano e di leader in mezzo al campo. La vittoria in Libertadores segna l’apice di una squadra che si era imposta come una delle più forti di quell’epoca, con Almeyda che emerge come uno dei talenti più promettenti del calcio mondiale.
Nel 1997, il suo talento non passa inosservato, e Almeyda compie il grande salto in Europa, approdando alla Lazio, una delle squadre più ambiziose del calcio italiano. Con i biancocelesti, il centrocampista argentino lascia il segno, diventando una figura chiave nel centrocampo. Nel 1999, vince la Coppa delle Coppe, un trofeo prestigioso che consacra il suo ruolo cruciale nella squadra, e nel 2000 conquista il campionato di Serie A, uno dei più importanti trionfi nella storia recente della Lazio. Con la Lazio, Almeyda si aggiudica anche tre Coppe Italia, rafforzando ulteriormente la sua reputazione in Italia.
Tornato al River Plate nel 2003, Almeyda vivrà un’ulteriore fase di successo, contribuendo al club con tre titoli di Campionato Argentino, che sanciscono il suo legame indissolubile con il club che lo aveva visto crescere. Durante questo periodo, la sua leadership e l’esperienza maturata in Europa lo rendono una figura di riferimento per le giovani leve del calcio argentino.
Oltre ai titoli e ai successi, la carriera di Almeyda è contraddistinta da una grande grinta e da una dedizione in campo che lo hanno reso amato dai tifosi di tutte le squadre in cui ha giocato. Il suo spirito combattivo e la sua intelligenza tattica gli hanno permesso di adattarsi a vari ruoli nel centrocampo e di rimanere competitivo anche in età avanzata.
Dopo il ritiro, Almeyda ha intrapreso la carriera da allenatore, continuando a essere un punto di riferimento nel calcio argentino, dove ha guidato diverse squadre con successo, inclusi trionfi significativi con il Banfield. La sua carriera da tecnico è stata una naturale evoluzione di una vita vissuta sempre con grande passione e dedizione al calcio.
Almeyda, un uomo che ha scritto pagine indelebili nella storia del calcio, è un esempio di come il talento possa essere unito alla costante ricerca del miglioramento e della vittoria.