12 Dicembre 1993 – San Paolo Campione del Mondo

12 Dicembre 1993 – San Paolo Campione del Mondo

L’edizione del trofeo – l’ultima a venire disputata a mezzogiorno (ora di Tokyo), quando in Italia erano le 4 del mattino – vide contendersi il titolo i campioni in carica del San Paolo e i vicecampioni d’Europa del Milan: quest’ultima squadra partecipò alla competizione in sostituzione dei detentori della Champions League, i francesi dell’Olympique Marsiglia, i quali vennero esclusi dal torneo in base alle squalifiche derivanti dallo scandalo conosciuto come Affare VA-OM.

L’approdo alla finale degli italiani è condizionato da un equivoco legislativo riguardante la posizione di Savicevic,  che espulso nel match di due anni prima – quando militava nella Stella Rossa  – viene ritenuto non schierabile da Capello  a causa di una errata comunicazione da parte dell’UEFA. Nonostante l’organismo abbia in seguito rettificato la propria posizione, consentendo a Savićević di partecipare alla partita, l’allenatore dei rossoneri sceglie comunque di escluderlo dai convocati per la trasferta in terra giapponese, schierando solamente tre stranieri ed affidando proprio ad uno di questi, l’incontrista Desailly,  il ruolo di regista.

L’atteggiamento inizialmente attendista adottato dal tecnico brasiliano Tele Santana vede prevalere nella parte iniziale dalla partita il Milan, che coglie una traversa dopo pochi minuti con Massaro. Dopo 19 minuti Palhinha  raccoglie un cross di Cafu  e regala il vantaggio all’undici sudamericano, anticipando Alessandro Costacurta.

L’inizio della ripresa vede la società meneghina raggiungere subito il pareggio grazie a Massaro, su assist di Papin. 11 minuti più tardi è Albertini   a farsi anticipare da Cerezo  per il nuovo vantaggio paulista. Al minuto 81 Papin riporta il punteggio sul 2-2 e la gara sembra destinata a protrarsi ai supplementari, anche a causa delle numerose energie profuse dalle due formazioni. Quando mancano solo 3 minuti al termine dei tempi regolamentari però un passaggio filtrante di Cerezo causa una goffa uscita di Rossi, che ribatte la palla sui piedi dell’attaccante Muller,  il quale mette così la firma sul definitivo vantaggio della propria squadra.

 

 

 

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