4 Novembre 1928 nasceva Sandro Ciotti
Nasceva a Roma il 4 novembre del 1928 un icona del giornalismo italiano Sandro Ciotti.. Fu un prolifico narratore, soprattutto di sport ma anche di musica, raccontando al microfono oltre 2400 partite di calcio, 14 Olimpiadi, 15 edizioni del Giro d’Italia, 9 Tour de France, e ben 40 Festival di Sanremo.
La sua fu una delle voci storiche del popolare programma radiofonico Tutto il calcio minuto per minuto, insieme a quella di Enrico Ameri. Uno dei momenti più riconoscibili è rappresentato dal celebre “Scusa Ameri!” che pronunciava quando interrompeva il collega dal campo centrale per fornire aggiornamenti su un risultato o descrivere un’azione cruciale.
La celebre espressione Clamoroso al Cibali!, spesso utilizzata nel contesto calcistico per indicare un risultato inaspettato, gli è stata per anni attribuita ma non ci sono prove che l’abbia effettivamente pronunciata. Anche se la sua origine rimane incerta. Ciotti non ha mai smentito la vicenda.
Alle 16.45 di domenica 12 aprile 1970, comunicò in diretta la storica conquista matematica del primo scudetto del Cagliari.
Il 20 maggio 1973 annunciò, al minuto ’87 di Tutto il calcio minuto per minuto, il gol vincente di Cuccureddu, calciatore della Juventus, che consegnò lo scudetto ai bianconeri dopo un rocambolesco finale. Secondo alcune fonti la trasmissione raggiunse il picco massimo di audience per un episodio, si stimano circa 23 milioni di ascoltatori!
Il 3 settembre 1989 annuncio in diretta la morte di Gaetano Scirea.
Al gol del pareggio di Roberto Baggio contro la Nigeria negli ottavi di finale di USA 94, dopo quasi novanta minuti di assalti alla porta avversaria, esclamò: “Era ora, Santo Dio!”.
Il 12 maggio 1996 concluse la sua ultima radiocronaca, della partita di campionato Cagliari – Parma alla fine della stagione 1995-1996, esprimendo gratitudine ai radioascoltatori con un toccante messaggio speciale:
«Scusa Provenzali.. Soltanto dieci secondi per dire che quella che ho appena tentato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca per la Rai. Un grazie affettuoso a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno.»