2 Agosto 1980 – L’Italia piange un altra strage con vittime innocenti, Bologna come Ustica attende la verità
Bologna 2 agosto 1980 ore 10:25 un attentato di matrice neofascista fa saltare la stazione centrale provocando 85 vittime e 200 feriti. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista, ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi, per cui furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza, la sentenza finale del 1995 condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l’attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell’atto aveva organizzato», mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all’epoca dei fatti e, nel 2020, quella di Gilberto Cavalli.