L’Italia sceglie GIORGIA MELONI

L’Italia sceglie GIORGIA MELONI

E’ il Centrodestra a vincere netto  le elezioni politiche. Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia va come da previsioni e si aggiudica la maggioranza. Crolla la Lega che si attesta sotto il 10%,  superata da Forza Italia. Il M5S diventa il  terzo polo, mentre il Pd sbanda anche se in Sicilia se la cava.  Secondo gli exit poll alle Regionali,  in Sicilia, Renato Schifani del centrodestra si appresta a diventare il presidente prevalendo su Cateno De Luca. Staccati Caterina Chinnici del Pd, Nuccio Di Paola del M5S, Gaetano Armao ed Eliana Esposito. In Sicilia per le Regionali ha votato il 46,84%. La rivelazione delle 23 attesta un dato deludente e la disaffezione al voto. Catania, con il 53% dei votanti, è stata la provincia che ha risposto meglio, seguita da Messina al 50,17% che sono state le due provincie andate al di là della soglia fatidica del 50%. Ragusa si colloca a metà graduatoria con il suo 44,31% ed Enna è il fanalino di coda con il 37%. Nessuno dei 12 comuni iblei supera la soglia del 50% dei votanti, con Chiaramonte che va appena oltre il 49% ed Ispica che segue a ruota con il 48% abbondante. Per quanto riguarda il voto delle Politiche la Sicilia si attesta al 57,80% dei votanti , un 5% in meno rispetto al 2017. In provincia di Ragusa si registra un dato ancora più basso con il 52,70% dei votanti rispetto al 64,72 del 2017. Giarratana fa registrare il migliore risultato con il 62,26%, seguono Chiaramonte (59,65%) e Modica (58,21%). Ragusa si ferma al 54,20%. Vittoria è fanalino di coda con il 47,30%. A Marina di Ragusa si è registrato del caos ai seggi elettorali. Molti elettori non hanno potuto votare perchè si sono ritrovati a sorpresa non più iscritti in quelli che erano stati finora i loro seggi di pertinenza. Nessuno li aveva però avvisati per tempo. La scoperta era avvenuta anche dopo un’ora di fila sotto la pioggia, con il risultato che in molti hanno rinunciato a votare. Per scoprire la loro nuova sezione di riferimento gli elettori si sarebbero dovuti recare alla sede del comune e in molti hanno rinunciato.

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