Ovunque ha giocato, Careca ha segnato caterve di goal. Vicecapocannoniere dei Mondiali ’86, in Italia ha vinto Scudetto e Coppa UEFA col Napoli.

“Antonio era un fenomeno e un amico. Uno dei migliori compagni che io abbia avuto in tutta la mia carriera” – Diego Armando Maradona su Careca

Agile, forte fisicamente e di una classe unica, Antonio Careca è, a ragione, considerato ancora oggi uno dei più forti centravanti che il Brasile abbia mai avuto. Segnava tantissimo e in ogni modo: di destro, il suo piede naturale, ma anche di sinistro. Faceva goal di potenza e di testa, ma anche in acrobazia. Non facendo mai mancare, in ogni caso, il suo contributo in campo al servizio della squadra.

In Brasile ha vinto due campionati Nazionali, uno storico con il Guaraní, il club in cui è cresciuto, e che ha portato dalla Seconda divisione alla Serie A brasiliana, e uno con il San Paolo, la squadra con cui si è consacrato stella di livello internazionale. Trasferitosi al Napoli nel 1987, nel suo primo anno con Maradona e Giordano compone la MA-GI-CA, lo storico e micidiale tridente partenopeo. 

Dal 1988/89 al 1990/91 è il partner offensivo in azzurro di Diego Armando Maradona, assieme al quale forma una coppia-goal micidiale e vince una Coppa UEFA, uno Scudetto e una Supercoppa italiana. Resta all’ombra del Vesuvio fino al 1993, quando ’emigra’ in Giappone al Kashiwa Reysol, restando in forza ai nipponici per 4 anni prima del ritorno in patria con Santos, Campinas e São José. Si ritira all’età di 37 anni a causa di alcuni problemi ai piedi. 

Nella Nazionale brasiliana con 29 reti in 60 partite (media di quasi un goal ogni 2 gare) è ancora oggi nella top 20 dei marcatori all-time, ma il suo rapporto con la maglia verdeoro è bello e tormentato: disputa i Mondiali del 1986 e del 1990, tuttavia perde per un infortunio quelli del 1982 e per decisione personale (dopo aspre critiche) quelli del 1994, mancando l’occasione di laurearsi campione del Mondo.

Lascia un commento