La battaglia a scacchi di Kiev è ritenuta per molti la più grande battaglia di accerchiamento di tutta la storia militare, venne combattuta tra il 25 agosto e il 26 settembre 1941 nel corso delle prime fasi del conflitto tra il Terzo Reich e l’URSS durante la seconda guerra mondiale. Questa battaglia si svolse in un’area di oltre 135.000 km quadrati dalle rive della Desna a quelle del Dnepr, passando per il settore di Kiev  e la parte meridionale delle paludi del Pryp^jat. 

L’esercito tedesco riuscì a completare una gigantesca manovra d’accerchiamento e a chiudere in una enorme sacca la quasi totalità delle truppe sovietiche schierate nel settore meridionale del fronte orientale in difesa dell’Ucraina. La battaglia terminò, dopo scontri aspri e sanguinosi, con la schiacciante vittoria della Wehrmacht che catturò centinaia di migliaia di prigionieri e poté quindi proseguire l’avanzata in direzione di Char’Kov e Rostov sul Don. Tuttavia il grande successo, favorito da gravi errori operativi di Stalin e di alcuni generali sovietici, non si rivelò decisivo come ipotizzato da Hitler  ed al contrario logorò in parte le forze corazzate tedesche, ritardando inoltre l’attacco finale contro Mosca.  

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