Ci ha lasciati in una sera di luglio di 18 anni fa (18 luglio 2003), un delle tante icone del calcio minuto per minuto, nasce a Roma il 4 novembre del 1928, da giovane milita nelle giovanili della Lazio… La sua carriera da commentatore ha numeri da record, fu inviato in 40 edizioni del festival di Sanremo, 14 olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France,condusse otto edizione della Domenica Sportiva….

Una delle prime frasi che lo resero celebre fu il grido « Clamoroso al Cibali!», che gli venne attribuito in occasione della radiocronaca, effettuata insieme al collega Enrico Ameri, della partita Catania – Inter del 1961, con riferimento al vantaggio dei rossazzurri. In realtà, non esistono prove che Ciotti abbia effettivamente proferito tale grido: più recenti ricostruzioni lo attribuiscono ad altri giornalisti, quali Ezio Luzzi o Nuccio Puleo,oppure sostengono che non sia mai stato pronunciato da nessun cronista di Tutto il calcio minuto per minuto. Ciò nonostante, la frase entrò nell’immaginario collettivo del calcio italiano.Foto di gruppo di giornalisti sportivi Rai al  Giro d’Italia 1967. Sandro Ciotti è al centro. Gli altri sono Adone Carapezzi, Enrico Ameri, Nando Martellini, Sergio Zavoli, Adriano De Zan   e il capo spedizione Nino Greco.

Raggiunti i 40 anni di età, la sua voce divenne permanentemente roca: come da lui stesso testimoniato, le sue corde vocali subirono un edema durante le Olimpiadi di Città del Messico del 1968  dopo 14 ore di diretta sotto la pioggia. Questa menomazione, però, invece che danneggiarlo nel suo lavoro, è diventata il suo tratto caratteristico, rendendolo un commentatore molto riconoscibile.

Sempre molto ironico, non mancava mai di inserire anche nelle radiocronache calcistiche qualche arguta o colorita osservazione. Questo suo garbato humour caratterizzava anche i suoi numerosi servizi radiofonici extra calcistici, come quelli che lo vedevano ogni anno attento osservatore del Festival di Sanremo  per il giornale radio RAI, o come la serie di umoristici reportage di costume realizzati in occasione dei Mondiali di calcio del 1974 in Germania Ovest.

Nel  1989, durante la trasmissione La Domenica Sportiva, annuncia la tragica morte di Gaetano Scirea, avvenuta a seguito di un incidente automobilistico in Polonia.

Storica fu pure la sua frase, pronunciata durante la radiocronaca di Italia-Nigeria ai Mondiali di calcio del 1994 negli Stati Uniti,al gol di Roberto Baggio: “Santo Dio, era ora!”, rimarcando la sensazione di sofferenza di tutti gli italiani fino a quel momento, sul fatto che la nazionale italiana non riusciva a segnare il gol del pareggio.

La sua ultima radiocronaca prima di andare in pensione fu per la partita di campionato Cagliari-Parma  nell’ultima giornata della stagione  1995-1996 ringraziando i radioascoltatori con questa frase:

«Soltanto 10 secondi per dire che quella che ho appena tentato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca per la Rai, un grazie affettuoso a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno!»



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