Champions, Inter-Barcellona 1-2: non basta Lukaku, nerazzurri eliminati..

Finisce nel peggiore dei modi per la squadra di Conte, che doveva vincere per andare agli ottavi ma si ritrova retrocessa in Europa League. Il belga pareggia la rete di Perez, poi ci pensa il giovanissimo Ansu Fati a chiudere i giochi nel finale

MILANO – Ancora una volta l’Inter saluta la Champions a San Siro, all’ultima giornata della prima fase, con una partita da vincere che si trasforma in una salita troppo ripida da spianare. Va ancora peggio di dodici mesi fa quando i nerazzurri pareggiarono 1-1 in casa col Psv Eindhoven. Questa volta il Barcellona riesce addirittura a espugnare San Siro. Non basta la mancata convocazione di Messi oltre a quelle di Piqué e Sergi Roberto. E nemmeno la formazione con appena due titolari fissi schierata da Valverde. L’Inter non ne approfitta. Avverte il peso dell’impresa e raramente, nel corso dei 90 minuti, riesce a schiacciare i catalani. Il pareggio di Lukaku a fine primo tempo, dopo il vantaggio di Perez, illude fino al calo nel finale, preludio del gol decisivo del giovanissimo Ansu Fati, che a 17 anni e 40 giorni diventa il più giovane marcatore della stora della Champions. Si qualificano agli ottavi Barcellona e Borussia Dortmund. L’Inter chiude terza nel girone e scivola in Europa League.

L’atmosfera è elettrizzante: sulle tribune 71.818 spettatori per un incasso di quasi 7.9 milioni, record storico per una partita di calcio in Italia. Una cifra che polverizza di quasi 1.4 milioni il primato precedente, stabilito due mesi fa in occasione di Inter-Juventus. Ma l’inizio non è dei migliori per il pubblico nerazzurro. Il Barcellona in versione ampiamente rimaneggiata – dal primo minuto, dei titolari fissi, ci sono solo Lenglet e Griezmann (sembra impossibile, ma c’è una squadra al mondo dove uno come Rakitic non gioca sempre dall’inizio) – narcotizza l’Inter. Dopo un tiro alto di D’Ambrosio e un gol annullato per fuorigioco a Lukaku, sono i catalani a prendere il controllo delle operazioni, guidati dal sorprendente Aleña. Al 23′ i blaugrana gelano San Siro, dove climaticamente il clima non è rigidissimo per essere dicembre inoltrato: Griezmann spedisce il pallone di area, Godin per anticipare Vidal appoggia a Perez che, dimenticato da De Vrij, è libero di spedire alle spalle di Handanovic. Il portiere sloveno era già stato impegnato da Perez pochi minuti prima.

L’Inter sembra stordita. Il Barcellona B gioca leggero libero da pressioni. Il contrario dei nerazzurri che avvertono il peso di un’impresa obbligata. Al 33′ Lenglet grazia Handanovic da pochi passi. Ma il finale di tempo è tutto nerazzurro. Tambureggiante il crescendo che porta al pareggio. Lautaro impegna Neto, D’Ambrosio devia di testa sopra la traversa un cross di Lukaku e pochi secondi prima dell’intervallo il belga pareggia sfruttando un lavoro di sfondamento quasi rugbistico di Lautaro. San Siro si rianima. Sembra il preludio a un secondo tempo trampolino naturale per completare la rimonta. Ma il copione è diverso. Rakitic continua a dipingere calcio. Griezmann, che trotterella per il campo alla ricerca del numero a effetto più che della giocata efficace, chiama ancora alla parata Handanovic, prima di cedere il posto a Suarez. L’Inter inizia a tornare all’assalto quando suona il gong dell’ultima mezzora. Lukaku disarciona Todibo, ma centra in pieno Neto in uscita. L’ex Manchester United fallisce un’altra opportunità pochi minuti dopo. Lo sventolio del guardalinee – supportato dal controllo del Var – cancella per fuorigioco due gol di Lautaro.

Conte prova i cambi per propiziare l’assedio finale inserendo Politano ed Esposito al posto di D’Ambrosio e Borja Valero. Ma a prendersi la serata non è il 17enne nerazzurro, bensì il classe 2002 spedito in campo da Valverde: il baby-fenomeno Ansu Fati, tre mesi più giovane di Esposito, che alla terza presenza segna il suo primo gol in Champions. Delicatissimo il tiro dal limite dell’area che si appoggia nell’angolino basso alla destra di Handanovic. Un gol da futuro campione. San Siro si svuota della sua illusione. Restano solo gli applausi finali del pubblico per la squadra di Conte, capolista in Serie A. Gli ottavi di Champions evaporano già a dicembre come un anno fa. La strasa internazionale ripartirà dall’Europa League. Ma con lo scudetto da contendere alla Juventus è un dettaglio ancora più secondario rispetto alla scorsa stagione.

INTER-BARCELLONA 1-2 (1-1)
INTER (3-5-2)
 Handanovic – Godin, De Vrij, Skiniar – D’Ambrosio (30’ st Politano), Vecino, Brozovic, Borja Valero (32’ st Esposito), Biraghi (24’ st Lazaro) – Lukaku, Lautaro. All. Conte.
BARCELLONA (3-4-1-2) Neto – Todibo, Umtiti, Lenglet – Wague, Rakitic (18’ st De Jong), Vidal, Junior Firpo – Aleña – Griezmann (17’ st Suarez), Pérez (39’ st Ansu Fati). All. Valverde.
Arbitro: Kuipers
Reti: 23’ pt Pérez, 44’ pt Lukaku, 42’ st Ansu Fati
Note: ammonito Junior Firpo, De Vrij, Lenglet, Borja Valero. Spettatori 71.818 per un incasso di 7.889.495 euro.

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