Viola: Castrovilli incanta, stecca solo Lirola. La Juve regge, ma la condizione preoccupa

Il centrocampista della Fiorentina è il migliore in campo, nella Signora in pochi all’altezza della situazione

TOP FIORENTINA Castrovilli
Il ragazzo si farà, anche se ogni tanto esagera negli effetti speciale in scena. Anzi, a dirla tutta, Castrovilli si è “fatto” quasi per intero: un piccolo diamante sgrezzato, enormemente migliorato dai tempi della Cremonese. Ha portato a spasso la mediana bianconera, lenta ma abituata a stare a galla in ogni mareggiata. E lo ha fatto seguendo alla lettera due consegne: pressing costante sul regista juventino, Pjanic prima e Bentancur dopo, e percussioni nella difesa avversaria. Coverciano, qui dietro l’angolo, lo aspetta.

TOP JUVE La tenuta difensiva
Se la Signora deve proprio portare a casa qualcosa di buono da questo pomeriggio di rara bruttezza, allora potrà rassicurarla quel numero tondo nel tabellino: 0 alla voce gol subiti. Consolazione magra, ma la partita si è rivelata scivolosa: la Juve poteva cadere e, invece, è rimasta in piedi. Niente dormite su punizioni laterali come con il Napoli e uno Szczesny, ballerino come piedi, mai costretto davvero al miracolo: 18 conclusioni viola sono tante, ma poche quelle da brividi. Lì dietro Bonucci, concentrato e autorevole fascia al braccio, è stato quindi il migliore: almeno un sorriso per Sarri c’è.

FLOP FIORENTINA Lirola
Pol alla Juve è andato a bottega negli anni migliori: ha visto da vicino Lichtsteiner spingere e poi correre indietro, spingere e poi correre indietro. Adesso che, carico di belle speranze, è finito nella squadra arci-rivale dei bianconeri, ha steccato proprio nella “sua” partita. Più impegnato a difendere che a offendere, ha spinto molto meno del suo collega di fascia: la Viola ha infatti tentato il colpo soprattutto a sinistra, con le percussioni di Dalbert e Ribery. Dal lato delle spagnolo, invece, il gioco è sgorgato assai meno.

FLOP JUVENTUS Condizione fisica
Per la Juve è finita con uno 0-0 da reduci: dopo i crampi che hanno tolto di mezzo anche Danilo (terzo cambio obbligato), ecco Bonucci, il migliore, sulle gambe e provato dalla battaglia sotto al sole. Per non parlare del trio di attacco: irriconoscibile, boccheggiante, a parte qualche sponda del Pipita. A pesare è stata la condizione atletica ancora da trovare,: la lunga sosta per le nazionali ha interrotto la crescita sarrista. Si aggiunge che due titolari, due attorno a cui girano le sorti dei bianconeri, Douglas e Pjanic, hanno subito infortuni muscolari (più lungo lo stop del primo che del secondo). Tradotto: la Juve di Sarri ha più di un problema per la Champions.

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