Spaccio, prostituzione, documenti falsi: sgominata a Torino banda senegalese

I trafficanti erano in grado di soddisfare centinaia di clienti al giorno. Parte del guadagno serviva per pagare le spese legali degli affiliati rinchiusi in carcere

SEQUESTRATI 160 MILA EURO

I Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo hanno incastrato un’organizzazione criminale senegalese di trafficanti di cocaina. Una telecamera nascosta nel televisore dell’appartamento che fungeva da laboratorio per il confezionamento e la vendita della droga ha svelato tutto. Il 5 febbraio scorso, i militari hanno notificato 7 misure di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone, responsabili di detenzione e spaccio di droga. L’indagine aveva già permesso di individuare, nei mesi scorsi, altri 41 affiliati, 18 arresti dei quali arrestati e 23 denunciati, responsabili a vario di detenzione e spaccio di droga, di possesso e fabbricazione di documenti falsi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. L’inchiesta ha consentito di individuare i due fornitori albanesi e scoprire un laboratorio per il confezionamento e la vendita della cocaina gestito dall’organizzazione.

Ognuno degli affiliati aveva un compito specifico: logistica, gestione dei pusher, preparazione delle dosi, consegne a domicilio. I trafficanti erano in grado di soddisfare centinaia di clienti al giorno.La droga era destinata a un appartamento di Via Vigevano 52 a Torino, sede del quartier generale e del laboratorio, dove la droga era stoccata, tagliata, confezionata e distribuita a decine di “operai dello spaccio” per la vendita al dettaglio nei quartieri torinesi. Sono stati individuati i principali fiancheggiatori del gruppo criminale che si occupavano di nascondere il denaro guadagnato con la vendita della droga. Denaro che era reinvestito nel traffico di cocaina e una parte serviva per pagare le spese legali degli affiliati arrestati e detenuti in carcere.

L’attività investigativa ha permesso, inoltre, di sequestrare 160.000 euro in contanti e un numero considerevole di documenti, tra passaporti e altri documenti, apparentemente validi per l’espatrio e intestati a stranieri extracomunitari il cui possesso non era assolutamente giustificabile e di cui dieci, in ogni caso, erano stati contraffatti. Altri, invece, erano intestati a soggetti extracomunitari privi del permesso di soggiorno sul territorio dello Stato Italiano e dediti ad attività di spaccio sotto altro nome. Bilancio dell’intera attività investigativa: 18 arrestati in flagranza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; 7 arresti su ordinanza di custodia personale; 23 denunciati per reati in materia di stupefacenti, possesso di documenti falsi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione; 45 persone segnalate alla Prefettura di Torino; 160mila euro sequestrati.

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