“Distruggerò Rimini”. Tunisino spacciatore inneggia all’Isis dal carcere. Verrà espulso

Rimini, 5 feb – Ha minacciato di distruggere l’intera città di Rimini e per questo verrà espulso. Un tunisino di 32 anni, in carcere nella città romagnola con l’accusa di spaccio di stupefacenti a un minorenne, si trova nell’ex Cie di Torino in attesa che il provvedimento di espulsione venga reso effettivo nella giornata di oggi.

Secondo l’antiterrorismo è un uomo con un grado di pericolosità uno, cioè il più grave. “Il sangue di voi italiani scorrerà come quello che sto buttando fuori io. E vi ucciderò io stesso con i miei amici dell’Isis. Vi farò saltare per aria tutti”. Frasi di questo tenore sono state pronunciate dal pusher tunisino nei confronti degli agenti della penitenziaria del carcere di Rimini, dove il tunisino si trova dallo scorso mese di agosto, quando venne sorpreso a spacciare droga a un ragazzino. Frasi dette e ripetute più volte, dopo che l’uomo ha tentato di ferirsi a braccia e gambe, senza riportare però gravi ferite. L’uomo era sotto costante sorveglianza proprio per la sua radicalizzazione.

Che il tunisino fosse un simpatizzante del sedicente Stato Islamico, del Califfo e dei suoi miliziani era già cosa nota. All’Isis Mohamed Ben Ioussef, questo il nome del nordafricano, inneggiò fin da quando mise piede per la prima volta nel carcere romagnolo. Comportamenti, i suoi, che hanno fatto preoccupare secondini e agenti, che hanno trasmesso tutte le informazioni al Dap, il dipartimento dell’amministrazione dei carceri, da qui al Comitato analisi straordinario antiterrorismo e poi alla Questura di Rimini, alla Digos e all’Ufficio ’Immigrazione.

Come il tunisino, per cui è stata disposta l’espulsione, sono molti i detenuti immigrati che inneggiano all’Isis. Nel solo carcere di Rimini dal 2016 a oggi ci sono state tre segnalazioni. In tutti i casi si è proceduto al rimpatrio degli immigrati.

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