Roma, orrore allo Stadio Flaminio: trovato il cadavere di un uomo…
Riverso in terra, con del sangue che scendeva dalla nuca. Il cadavere di uomo è stato trovato questa mattina all’alba dentro lo stadio Flaminio. Il corpo è stato rinvenuto all’interno di un locale dello stadio che da tempo è occupato da diversi senzatetto e vagabondi. Sul posto, la polizia scientifica e la municipale.
Dai primi rilievi, l’uomo di circa 40 anni, sarebbe un cittadino dello Sri Lanka arrivato nella Capitale da tempo ma sprovvisto di permesso di soggiorno. Ieri sera, secondo le prime testimonianze di altri senzatetto che dormono al Flaminio, Charlie (è questo il nome della vittima) sarebbe stato visto bere in compagnia di altri due uomini fino a tardi.
Lo stadio Flaminio è un impianto sportivo polivalente di Roma.
Ubicato lungo viale Tiziano, strada che corre parallelamente a via Flaminia nel tratto compreso tra viale delle Belle Arti e ponte Milvio, nonostante il nome lo stadio appartiene amministrativamente al quartiere Parioli, alla cui estremità occidentale esso sorge, essendo il citato viale Tiziano adiacente al confine amministrativo con il quartiere Flaminio.
Progettato dall’architetto Antonio Nervi con la collaborazione ingegneristico-strutturale di suo padre Pier Luigi, fu realizzato tra il 1957 e il 1958 e vide la sua inaugurazione il 19 marzo 1959. Costruito sull’area del preesistente stadio Nazionale, demolito nel 1957, lo stadio Flaminio fu destinato a ospitare gli incontri del torneo olimpico di calcio del 1960; secondo stadio per capienza della Capitale, ma il più capiente tra quelli privi di pista d’atletica, già dagli anni settanta fu utilizzato dalla Nazionale di rugby e della Ruby Roma.
Fino al 2011 lo stadio ospitò anche gli incontri interni dell’Atletico Roma, società professionistica che militava in Lega Pro di calcio e, nel passato recente, fu sede per un breve periodo degli incontri della squadra di football americano dei Marines Lazio.
Inizialmente capace di più di 40 000 spettatori, poi ridotti a meno della metà per adeguamento alle norme di sicurezza, poteva a tutto il 2011 ospitarne circa 30 000 grazie a tribune provvisorie in materiale tubolare, installate a cura della Federazione Italiana Rugby per garantire una maggiore affluenza in occasione degli incontri del Sei Nazioni; inutilizzato dal 2011 a favore dello stadio Olimpico per quanto riguarda le gare interne dell’Italia nel Sei Nazioni, dal 26 febbraio 2014 lo stadio è in gestione alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, che si è impegnata a ristrutturare l’impianto a proprie spese dopo che la Federazione Italiana Rugby aveva formalizzato la propria rinuncia a continuare a condurlo (in delega dal CONI che ne aveva la gestione) per via degli eccessivi costi di rinnovamento.
Ad agosto 2017 l’impianto è oggetto di uno studio di ristrutturazione da parte della facoltà di architettura dell’università di Roma “la Sapienza”.
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https://www.youtube.com/watch?v=dpCpgQDgPoU