Lazio, in Coppa Italia sei super: quarta semifinale in 6 anni

Lazio, in Coppa Italia sei super: quarta semifinale in 6 anni

Una volta al penultimo atto, i biancocelesti sono sempre riusciti ad arrivare in finale. Inzaghi dopo aver steso la Fiorentina ha elogiato i suoi: “Vittoria meritata. Il mercato? De Vrij è un campionissimo, Caceres mi piace”

 

L’incantesimo continua. Senad Lulic, l’uomo che segnò al minuto 71 nella finale di Coppa Italia del 2012-13 contro la Roma, è lo stesso che – con il destro piazzato all’angolino contro la Fiorentina – ha portato la Lazio alla sua quarta semifinale di Coppa Italia negli ultimi 6 anni. E, una volta raggiunto il penultimo atto, la Lazio ha raggiunto la finale nelle ultime tre occasioni. A fine gennaio, in semifinale contro Milan o Inter, la squadra di Simone Inzaghi partirà quanto meno alla pari. “Guarderò la partita, è da tempo che non c’è un derby nei quarti di finale di Coppa Italia. Sarà una gara entusiasmante”, ha detto il tecnico biancoceleste dopo aver steso la Fiorentina.

L’ULTIMA VITTORIA — Inzaghi, che continua a fare benissimo, ha elogiato i suoi per la vittoria sui viola. “L’unico rammarico è non aver chiuso il primo tempo con un vantaggio più largo – ha spiegato -. Ma rimane una vittoria meritata, avendo raggiunto la semifinale avremo tanti impegni a fine gennaio, compresa l’Europa League. L’infortunio di Caicedo? Ha un problema alla coscia, vedremo. Mi dispiace molto, è l’unico neo della serata”. E la carta in più, per la seconda parte della stagione, sarà Felipe Anderson, titolare contro la Viola. “Sono molto contento del suo rientro – continua Inzaghi –. Ci aiuterà e crescerà nel corso della stagione. Il mercato? Se ne occupa la società, pensiamo all’ultima dell’anno con l’Inter. De Vrij rinnova? È un campionissimo, spero di allenarlo ancora. Caceres mi piace molto, può darci una mano”.
COPPA FORTUNATA — Che Lotito avesse un legame speciale con la coppa nazionale lo si era capito già nel 2008-09, quando la Lazio vinse in finale contro la Samp di Cassano (che sbagliò uno dei rigori della serie finale) e Pazzini. Negli ultimi anni, però, il feeling tra la Lazio e la coppa che ha vinto già 6 volte nella sua storia è diventato una simbiosi.
MALEDETTA JUVE — Lulic, oltre al gol con la Viola e a quello storico contro la Roma (con il minuto della rete che è scritto su tantissimi muri della Capitale), ne segnò uno nella semifinale del 2015 a Napoli (entrando dalla panchina), ma il sogno biancoceleste finì in finale con la Juve. Già, maledetta Juve. Se i bianconeri e biancocelesti dovessero arrivare in finale quest’anno, si affronterebbero all’ultimo atto della Coppa Italia per la terza volta in 4 anni. L’ha spuntata sempre la Juve: nel 2015 con un epilogo pazzesco, grazie al doppio palo (senza gol) di Djordjevic e alla rete risolutiva di Matri ai supplementari. Lo scorso anno vittoria senza patemi grazie ai gol iniziali di Dani Alves e Bonucci. E se la Lazio si è iscritta al tavolo delle semifinaliste “soltanto” 4 volte negli ultimi 6 anni, è ancora tutto merito della Juve, che la eliminò ai quarti due anni fa (gol del contestato ex Lichtsteiner). Ma, Juve permettendo, questa Lazio fa davvero paura: ha segnato in tutte le partite ufficiali della stagione (tranne che nella prima giornata con la Spal), ha spazzato via tutti nel girone di Europa League e in campionato lotta per la qualificazione in Champions. E occhio alla Lazio Cup. Pardon, alla Coppa Italia.
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