Lopez: “Fazio la tocca di mano, immagini chiare. Chissà come sarebbe andata a parti invertite”..

Partita decisa nel finale. Cragno para un rigore a Perotti. Poche occasioni per i giallorossi contro il bunker sardo. Raggiunti i bianconeri attesi domani a Bologna!!

All’ultimo respiro e forse anche più in là. Perché la rete che permette alla Roma di scacciare l’incubo del terzo pareggio nelle ultime 4 gare (e di recuperare tre punti sull’Inter e uno dalla vetta) arriva al 49′ in pieno recupero. Ma bisogna aspettare almeno altri due minuti per esultare davvero, perché Damato verifica la validità della rete (tocco di petto dell’argentino su respinta di Cragno) alla Var e solo dopo convalida il gol. Per la Roma lo scampato pericolo regala una gioia irrefrenabile, per il Cagliari tanta rabbia a fine partita.
NIENTE DI FATTO — Di Francesco manda in campo per la prima vola insieme dal via Dzeko e Schick, mentre a centrocampo si gioca la carta Nainggolan, nonostante la diffida che mette a rischio il belga per la Juventus in caso di un’eventuale ammonizione. Lopez, invece, lascia fuori Ceppitelli ma per il resto conferma la squadra a cui ha dato fiducia da quando ha preso le redini del Cagliari, riproponendo dal via l’olandese Van der Wiel. I primi venti minuti sono soporiferi, con un predominio territoriale della Roma che però produce solo un paio di discese pericolose di Kolarov e un tiro ribattuto di Florenzi. Dall’altra parte, invece, i sardi la partita se la vogliono giocare e Lopez ordina pressing alto fin da subito, per mettere in difficoltà il palleggio giallorosso già sul nascere. Così la Roma non riesce mai a trovare lo spunto giusto. Ci prova Schick di testa, poi anche Dzeko, ma entrambi i tentativi sono velleitari. Allora l’occasione migliore ce l’ha Nainggolan al 34′, ma il suo destro dal limiti finisce di un soffio fuori. Il belga ci riprova ancora un minuto dopo, ma Cragno è bravo a dir di no (con Schick comunque in fuorigioco, sarebbe stato tutto inutile). Poi niente più, con la Roma a cercare il bandolo della matassa e i il Cagliari a gestire bene spazi e coperture difensive.
AL FOTOFINISH — Al 4′ della ripresa la partita vive un momento di sussulto. Cragno atterra Dzeko in area di rigore su di un’uscita scomposta, Damato ammonisce il bosniaco per simulazione tranne poi tornare sui suoi passi dopo il richiamo della Var. Cartellino cancellato (evidente il labiale dell’arbitro con De Rossi) e calcio di rigore che però Perotti si fa neutralizzare da Cragno, bravissimo a restare fermo fino all’ultimo per non regalare vantaggi all’argentino. Scampato il pericolo Lopez prova a dare maggiore profondità al suo attacco spedendo dentro Farias (per attaccare gli spazi) al posto di uno spento Joao Pedro. La Roma invece, alza ancor di più Kolarov e Florenzi, che vanno a fare di fatto degli attaccanti aggiunti a tutti gli effetti. Al 27′ Lopez perde Barella per un infortunio alla mano destra, contemporaneamente Di Francesco si gioca la carta El Shaarawy, passando ad un 4-2-3-1 che diventa 4-2-4 in fase offensiva, con Schick che si affianca a Dzeko. Al 33′ però l’occasione per passare ce l’ha Farias, che fa tutto bene in area tranne la conclusione (alle stelle). Non succede più nulla fino al 49′ della ripresa, quando Kolarov batte una punizione laterale, Cragno respinge di pugno sul petto di Fazio che poi accompagna la palla in rete. La Roma esulta però due volte. Prima per il gol, poi per la convalida dopo che Damato ha controllato la Var per verificare il tocco di petto (e non di mano) di Fazio. Per i giallorossi è un gol pesantissimo per la corsa al vertice, per il Cagliari la beffa finale.

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