Mondiale per Club, Gremio-Pachuca 1-0: brasiliani in finale, decide Everton…

La squadra di Renato Portaluppi ha bisogno dei supplementari per avere ragione dei messicani!!

 

Missione compiuta come da pronostico per il Gremio, seppur con tanta fatica e dopo un’autentica maratona. All’Hazza Bin Zayed di Al Ain i campioni d’America hanno infatti avuto bisogno dei supplementari per piegare il Pachuca, arresosi solo al 95’ su un guizzo del nuovo entrato Everton. I brasiliani volano così in finale per la terza volta nella storia, dopo il trionfo del 1983 e il ko ai rigori del 1995. Una beffa per il Pachuca, protagonista per un’ora grazie a un brillante Honda e ridotto in 10 nei minuti finali.

STRATEGIE – — I campioni di Libertadores allenati dall’ex romanista Renato Portaluppi hanno dovuto rinunciare al gioiellino Arthur, fermato da una distorsione alla caviglia nella finale di coppa Libertadores (al suo posto il 27enne Michel), ma hanno potuto contare sulla stella 24enne Luan. Davanti il veterano bomber Lucas Barrios, dietro invece la difesa titolare con l’argentino Kanneman e il capitano Geromel davanti a Grohe per il tradizionale 4-2-3-1 . I messicani hanno risposto con un modulo speculare e l’ex milanista Honda in cabina di regia.
HONDA PROTAGONISTA — Il Gremio ha subito provato a dettare tempi con una fitta rette di passaggi, ma il primo sussulto l’ha regalato il Pachuca con Honda, autore all’8’ di un sinistro da 30 metri di poco a lato. In realtà, i messicani hanno preso le misure all’avversario dopo i primi 10’ conquistando il centrocampo grazie a un pressing efficace e per il Gremio è stata dura anche solo avvicinarsi dalle parti di Perez. Comunque poche le occasioni da rete nei primi 45’ segnati dalla supremazia territoriale del Pachuca e da un Honda particolarmente in palla. Il secondo brivido del primo tempo l’ha infatti regalato sempre lui, protagonista di un contropiede al 46’ chiuso in extremis dal recupero di Cortez. Stessa musica dopo il riposo, con il Pachuca pericoloso al 55’ grazie a un sinistro di Guzman respinto in tuffo da Grohe.
LAMPO “TRICOLOR” — I brasiliani si sono svegliati dopo un’ora, approfittando anche della stanchezza di un avversario con una partita in più sul groppone. A suonare la carica per il Gremio è stato l’uomo più atteso, Luan, che al 60’ ha obbligato Perez a una difficile parata con un sventola da fuori area. Poi è stato il turno di Edilson, che ha regalato l’illusione del gol al 75’ con una punizione spentasi sull’esterno della rete. La risposta del Pachuca è arrivata all’80’ con Guzman, vicino a beffare Grohe con un colpo di testa sul secondo palo. L’equilibrio ha tuttavia retto fino al 90’ e si è andati ai supplementari, quando il 21enne Everton (dentro al 72’) ha sfruttato la maggior freschezza estraendo dal cilindro la giocata vincente: palla ricevuta da Cortez sulla rimessa laterale, dribbling su due avversari, finta di corpo in area e destro fulminante sul palo più lontano a battere un non impeccabile Perez. Una mazzata letale per il Pachuca, che senza più benzina in corpo è stato incapace di reagire, per di più penalizzato dalla doppia ammonizione rifilata al 109’ a Guzman per una brutta entrata su Leo Moura. Sul velluto gli ultimi minuti dei brasiliani scanditi dai cori della torcida.

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