Orrore a Trento, dove un padre ha ucciso due suoi figli a martellate prima di togliersi la vita. I due bambini sono stati uccisi in un appartamento a Trento, nel nuovo quartiere delle Albere. Ad ucciderli è stato il padre, Gabriele Sorrentino, che poi si è gettato da una scarpata.

I CASI PRECEDENTI IN ITALIA….

Sorrentino lavorava a Trento come operatore finanziario.La moglie, Sara Failla, è veterinaria. In passato l’uomo era stato carabiniere in servizio a Riva del Garda e, prima del congedo, ha seguito un corso per elicotterista a Bolzano. I due hanno anche una terza figlia, di 13 anni, che al momento della tragedia era in gita scolastica.

Secondo gli investigatori due piccoli potrebbero essere stati uccisi con un corpo contundente, forse un martello.

Il corpo senza vita dell’uomo – rinvenuto dopo aver analizzato i tabulati telefonici – è stato trovato ai piedi di uno strapiombo roccioso a Sardagna, località che domina il capoluogo trentino raggiungibile con una funivia. La sua auto era stata ritrovata in precedenza nel parcheggio dell’hotel Panorama, situato nei pressi della stazione di arrivo della funivia.

Quando i genitori uccidono….

“Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito per l’acquisto della casa”. Lo dice un vicino della casa del dramma di Trento. “Apparentemente – prosegue – se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale”. “Non avrei mai pensato che Gabriele avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano la famiglia del Mulino Bianco, dice il vicino di casa. “Qualche volta ci si incontrava sulla strada e Gabriele sembrava una bellissima persona, una persona che adorava i suoi bambini”.

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