Da una Juventus tornata a fare la voce grossa in campionato, alla lotta retrocessione che non c’è: il il meglio e il peggio dell’ultimo week end di Serie A.
Voto 10…Alla reazione della Juventus tutta rabbia e orgoglio
Massimo dei voti per l’atto di forza della Juventus contro una Lazio ridotta a sparring partner. Alla faccia della squadra in piena involuzione: Allegri ha schierato un 4-2-3-1 iper offensivo tramortendo i biancocelesti con partenza a razzo, per poi amministrare il vantaggio con disarmante naturalezza. I successi consecutivi allo Juventus Stadium salgono a ventisette: la Vecchia Signora non ha alcuna intenzione di abdicare.
Voto 9…Alla tecnica di Insigne e all’exploit del Napoli
Sinistro incrociato a bucare i guantoni del bimbo prodigio Gianluigi Donnarumma, destro da centrocampo dopo dribbling a 360° sull’inerme Pasalic che per poco non si tramuta nel gol dell’anno: in due queste due diapositive è racchiusa la monumentale recita di Lorenzo il Magnifico Insigne a San Siro e di un Napoli capace di superare l’ostico banco di prova rappresentato dal ruspante Milan di Montella. Sono bastati 25 minuti di spettacolo puro per ipotecare un successo dal peso specifico siderale. Il resto è stata capacità di soffrire, più che altro, una dote che ancora non conoscevamo di un Napoli sempre più soprendente.
Voto 8…Alle torri gemelle della Roma Fazio e Dzeko
L’uno conserva e protegge il vantaggio a suon di esaltanti chiusure difensive di samueliana memoria, l’altro autografa il gol-partita con guizzo da attaccante d’area di rigore (rispondendo alle critiche seguite al rigore calciato alle stelle contro l’Udinese). I grandi giganti gentili Federico Fazio ed Edin Dzeko sono i mattatori di una Roma capace di mantenere inalterato il gap dalla Juventus collezionando il terzo successo di misura consecutivo. Spietati.
Voto 7…Alla strana coppia Petagna-Gomez
Andrea Petagna e Alejandro Papu Gomez colpiscono ancora: il primo si è procurato il rigore contro la Sampdoria, il secondo lo ha trasformando regalando tre punti di platino all’Atalanta sesta forza del campionato. Così diversi per caratteristiche fisiche, così complementari: i due compagni di reparto assieme assommano dieci gol e nove assist, componendo la coppia perfetta per la creatura di Gasperini. Creatura che si è permessa il lusso di schierare per la prima volta nei top-5 campionati europei 2 giocatori nati dopo l’1/1/1999 (il centrocampista Filippo Melegoni e il difensore Alessandro Bastoni).
Voto 6…Come le vittorie di fila dell’Inter
Sei come le vittorie consecutive dell’Inter in Serie A, come non accadeva dal novembre 2016. Ma “sei” anche come il numero di maglia di Joao Mario, l’eroe di casa nerazzurra entrato a partita in corso e capace di risolvere il match con perfetta semirovesciata su cross radiocomandato di Candreva. Pare inarrestabile la marcia dell’Inter di Piolo, risalita fino al quinto posto in classifica con tanto di sorpasso nei confronti dei cugini rossoneri.
Voto 5…Alle partenze a rilento (e ai rimpianti) del Milan
Vuincenzo Montella ha assicurato in zona mista che l’approccio dei suoi uomini al match contro il Napoli è stato quello più consono, ma il trend è innegabile: i rossoneri hanno ormai la cronica tendenza a complicarsi la vita nelle fasi iniziali del match. Ciò li costringe ad affannose rimonte che non sempre riescono, specialmente se gli avversari di turno sciorinano il miglior calcio della Serie A. Urgono correttivi efficaci, dilapidare quanto creato dall’abile stratega Montella sin qui sarebbe pernicioso.
Voto 4…Al letargo di Udinese, Chievo, Genoa e Sampdoria
Tutte e quattro sono accumunate da un margine a dir poco rassicurante sulla zona retrocessione, ma i loro ruolini di marcia delle ultime giornate sono inquietanti. Le rappresentanti del nord-est Udinese e Chievo e le due squadre genovesi si sono fermate raccogliendo solo nove punti (!) complessivamente nelle ultime cinque giornate. Il dato è allarmante. Pancia piena? Mancanza di stimoli? Che battano un colpo al più presto.
Voto 3…A un Torino in crisi nera
Una vittoria sola nelle ultime sette giornate di campionato (in mezzo anche l’eliminazione rocambolesca dalla Coppa Italia per mano della bestia nera Milan): che fine ha fatto l’ambizioso Torino di Sinisa Mihajlovic, ex outsider dei piani alti della classifica? La sconfitta in casa del Bologna – ineccepibile 2-0 appannaggio degli uomini di Donadoni grazie alla doppietta dello stoccatore Dzemaili – apre la crisi in casa Torino (a parziale scusante privo quest’oggi dell’uomo franchigia Belotti), scivolati fino al nono posto della classifica.
Voto 2…Alla mira dei rigoristi del Pescara
Piove sul bagnato per il Pescara di Massimo Oddo: la contabilità dei rigori sbagliati dai calciatori abruzzesi resta infatti solo da aggiornare. Dopo i due errori dal dischetto di Ledian Memushaj e quello di Gianluca Caprari, l’ultimo della lista ad aver vacillato dagli undici metri è stato il terzino sinistro Cristiano Biraghi. La maledizione continua…
Voto 1…All’uscita a vuoto di Bizzarri
Il protagonista in negativo di un Pescara che ha collezionato 19 impegni casalinghi senza una vittoria (!) è senza dubbio Albano Bizzarri: dopo essersi opposto in modo approssimativo in occasione del gol-lampo di Matri, l’ex portiere di Lazio e Chievo si è fatto “uccellare” dall’inserimento di Lorenzo Pellegrini su cross morbido di Mazzitelli…Un’uscita ai limiti del tragicomico.
Voto 0…Alla salvezza impossibile delle ultime 3
La forbice tra quart’ultima e terz’ultima della classe si è ulteriormente allargata: ora sono 11 le attaccature che separano l’Empoli da Crotone e Palermo (con il Pescara fanalino di coda a nove punti), ciò significa che per colmare tale gap le ultime tre della classe dovrebbero accumulare un numero maggiore di punti rispetto a quelli raccolti in oltre un girone…Sperando ovviamente in un tracollo di chi le precede in classifica. Mission Impossibile. AAA cercasi riforma dei campionati, la formula a 20 è un obbrobrio.