I giocatori di El Salvador, ultimi nel proprio girone di qualificazione ai Mondiali Russia 2018, hanno ricevuto una telefonata minacciosa che gli intimava di combinare la partita con il Canada, ma coraggiosamente hanno deciso di denunciare alle autorità

Le qualificazioni ai Mondiali Russia 2018 sono appena cominciate in Europa, ma in altre parti del mondo sono già in fase avanzata. Dal Centramerica, però, giunge una brutta storia di corruzione e malaffare che da tempo attanaglia il mondo del pallone da quelle parti. Stavolta, però, la storia riguarda un atto di coraggio, un tentativo di uscire fuori dagli schemi, per provare a regalare un po’ di luce a un paese attraversato continuamente da scandali.

Ieri notte i giocatori di El Salvador, inseriti nel gruppo della Concacaf insieme a Messico, Honduras e Canada, hanno organizzato una conferenza stampa per denunciare una presunta combine. I giocatori hanno registrato una telefonata ricevuta da un uomo che offre del denaro per combinare la partita di qualificazione contro il Canada. La situazione nel girone A delle qualificazioni ai Mondiali è abbastanza ben definita: il Messico è già qualificato con 15 punti, Honduras e Canada si giocano il secondo posto staccati da 3 lunghezze. El Salvador è ultimo, senza speranza di qualificazione.

Secondo i giocatori della Nazionale di El Salvador, la voce registrata sarebbe quella di Ricardo Padilla, noto uomo d’affari salvadoregno che avrebbe addirittura offerto 30 dollari per ogni minuto giocato in caso di vittoria a testa, 20 in caso di pareggio e 15 in caso di sconfitta per 1-0. Ma i ragazzi di El Salvador non si sono piegati alle richieste e, per bocca di Nelson Bonilla, attaccante e uomo simbolo di questa nazionale, hanno fatto sapere: “Vogliamo chiarire che noi siamo contro questa cosa. Vogliamo essere molto trasparenti davanti al nostro pubblico e vogliamo dissociarci da qualsiasi cattiva impressione che questo evento potrà generare.

 

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