Sampdoria

Sampdoria

Fondato nel

1946

Presidente

Massimo Ferrero

Allenatore

Vincenzo Montella

Stadio Luigi Ferraris(36.073 spettatori)

Club History

L’Unione Calcio Sampdoria, meglio nota come Sampdoria o, più semplicemente, Samp, è una società calcistica italiana con sede nella città di Genova.

Creata il 12 agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese (nata nel 1891) e l’Andrea Doria (a sua volta sorta nel 1895), la squadra milita nella Serie A del campionato italiano di calcio,mentre la sede della società è situata nel grattacielo di Corte Lambruschini. Fa inoltre parte dell’Europa Club Association.

Nel corso della sua esistenza, la Sampdoria ha disputato 58 campionati di Serie A e 11 di Serie B, conquistando uno scudetto, 4 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa italiana, oltre a raggiungere una finale dell’allora Coppa dei Campioni. 

Storia

L’Unione Calcio Sampdoria nasce il 12 agosto del 1946, dalla fusione fra le due società genovesi Andrea Doria e Sampierdarenese (precedentemente già unite per un periodo sotto le bandiere della Dominante  e del Liguri). Le due squadre erano già state iscritte in Serie A, quindi i blucerchiati ereditarono la categoria, potendo subito giocare nel massimo campionato italiano. Il primo presidente ufficiale fu Piero Sanguineti, mentre il primo allenatore fu Giuseppe Galluzzi. Il primo campionato disputato dai liguri fu quello del 1946-1947, in cui la Samp si piazzò al decimo posto. Per circa vent’anni i genovesi giocarono costantemente in Serie A, con risultati alterni, di cui il migliore nell’annata 1960-1961, in cui ottenne il quarto posto nel campionato. La Sampdoria si classificò sedicesima nel 1965-1966, retrocedendo in Serie B per la prima volta nella sua storia. Tuttavia, l’anno dopo vinse il campionato cadetto e tornò subito in Serie A.

La prima formazione della neonata squadra blucerchiata nel 1946.

Passeranno altri due decenni prima di vedere il club doriano ottenere un alloro. Nella stagione 1984-1985 vinse la Coppa Italia 1984-1985,  la prima della sua storia, sconfiggendo il Milan in doppia finale (0-1 a Milano con rete di Souness, e 2-1 a Genova con reti di Mancini e Vialli), mentre si piazzò al quarto posto in campionato. Grazie alla conquista della Coppa Italia, i blucerchiati si qualificarono per la prima volta in un torneo europeo, la Coppa delle Coppe; dove dopo aver eliminato i greci del Larissa, i liguri vennero sconfitti dal Benfica  negli ottavi di finale.

Sempre nel 1985-1986 la Sampdoria raggiunse di nuovo la finale della Coppa Italia, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria blucerchiata a Genova per 2-1, e successo giallorosso a Roma per 2-0). Due anni dopo, nella stagione 1987-1988, raggiunse per la terza volta la finale della coppa nazionale,stavolta vincendola, sconfiggendo il Torino (vittoria sampdoriana per 2-0 a Genova  con reti di Brigel  e Vialli, e vittoria granata a Torino per 2-1).

Partecipò così alla prima edizione in assoluto di un nuovo trofeo, la Supercoppa italiana nel 1988 contro il Milan campione d’Italia, con esito negativo; i rossoneri si imposero per 3-1 a San Siro. I blucerchiati, dunque, qualificati per la Coppa delle Coppe  riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea, giocando contro il Barcellona a Berna dove gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di Salinas e di Rekarte. Anche l’anno successivo, riuscì a mantenere la coccarda della coppa nazioanle  sulla sua maglia, sconfiggendo in finale il Napoli di Maradona; all’andata vittoria a Napoli  degli azzurri per 1-0, e a Cremona (stadio “di casa” dove giocò la Samp, poiché il Ferraris di Genova era in ricostruzione per i Mondiali di Italia 90) vittoria per 4-0 dei blucerchiati con reti realizzate da Vialli, Cerezo, Vierchowod  e Mancini. Poté così nuovamente partecipare alla Supercoppa italiana nel 1989, perdendo anche questa a San Siro, stavolta contro l’Inter per 2-0.

 

Paolo Mantovani,  presidente del club dal 1979  al 1993.

L’anno seguente, i doriani si qualificarono ancora in finale nella Coppa delle Coppe, vincendola dopo aver sconfitto i belgi dell’Anderlecht  il 9 maggio 1990 a Goteborg, con il risultato di 2-0, grazie a due reti realizzate da Vialli nei tempi supplementari: la Sampdoria poté così sollevare il suo primo trofeo continentale. Non riuscì poi a vincere la Supercoppa UEFA del 1990, persa contro il Milan (1-1 a Genova, e vittoria rossonera per 2-0 nel ritorno giocato a Bologna, per l’indisponibilità del Meazza di Milano).

La stagione dopo, nel 1990-1991, i blucerchiati vinsero lo scudetto, il primo della loro storia, raggiungendo quota 51 punti con un distacco di +5 sulle due squadre meneghine. Inoltre, raggiunse nuovamente la finale di Coppa Italia, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria giallorossa a Roma per 3-1, e pareggio 1-1 a Genova). Sempre contro i capitolini, comunque, vincerà la Supercoppa italiana poco tempo dopo nel 1991, con il risultato di 1-0 nella finale unica disputata al Ferraris, con rete di Mancini.

Nel 1991-1992 il club ligure arrivò in finale nella Coppa dei Campioni dove, ai supplementari contro il Barcellona, vennero sconfitti per 1-0 da una rete di Koeman su calcio di punizione; in quella serata del 20 maggio del 1992  a Wembley,  si registrò l’esodo di quasi 30.000 sampdoriani.

 

Vujadin Boskov,  allenatore della Samp dal 1986  al 1992.

Il principale autore di questi successi fu il presidente Paolo Mantovani  che, grazie anche all’aiuto del direttore sportivo dell’epoca Paolo Borea, riuscì a creare un mix vincente di campioni, giocatori di esperienza, giovani emergenti e validi comprimari. Su tutti si ricordano Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Toninho Cerezo, Attilio Lombardo, Roberto Mancini, Gianluca Vialli (questi ultimi due soprannominati i gemelli del gol), Moreno Mannini, Marco Lanna, Luca Pellegrini, Fausto Pari, Giovanni Invernizzi ,Srecko Katanec, Giuseppe Dossena e Fausto Salsano. La conduzione tecnica di questa squadra era affidata all’allenatore serbo Vujadin Boskov.

Dopo sei anni, nel 1992-1993, proprio Boškov lasciò la panchina dei blucerchiati, sostituito dall’allenatore svedese Sven-Goran Eriksson,  mentre dopo otto anni con i doriani, anche Vialli si trasferì altrove. Il 14 ottobre 1993,  infine, il presidente Paolo Mantovani scomparve: il ciclo vincente degli “anni d’oro” arrivò al capolinea.

Nella stagione 1993-1994  la Sampdoria (con gli arrivi in squadra di Gullit,Jugovic e Platt) arrivò al terzo posto in campionato, rimanendo per numerose giornate in lotta per il titolo. Il 20 aprile 1994  la Sampdoria vinse la Coppa Italia,  la quarta nella sua storia, battendo l’Ancona (sconfitto con un 6-1 a Marassi, dopo lo 0-0 dell’andata). Giocherà poi la finale di Supercoppa italiana nel 1994  al Meazza, persa ai tiri di rigore con risultato finale di 5-4 in favore del Milan. Con l’annata 1994-1995, arrivarono Zenga, Mihajlovic e ritornò Gullit. Qualificata alla Coppa delle Coppe grazie al trionfo in Coppa Italia, arriverà alla semifinale (dopo aver battuto a Oporto il Porto ai rigori, nei quarti di finale) persa contro l’Arsenal  ancora ai rigori.

Mancina e Vialli, insieme alla Sampdoria dal 1984 al 1992.
La stagione seguente la società acquista i giovani Seedorf e karembeu, dando inoltre fiducia alla promessa Chiesa. Il 1996-1997  vide gli arrivi di Montella e Veron; al termine del campionato i doriani conquistarono il sesto posto in classifica; fu questa l’ultima annata con la maglia blucerchiata di Roberto Mancini.

Sven-Goran Eriksson,  allenatore della Sampdoria dal 1992 al 1997.

Dopo tanti anni di successi e soddisfazioni, la Sampdoria inanellò un lungo periodo di flessione culminato nella stagione 1998-1999, con la squadra che retrocedette in Serie B dopo diciassette anni consecutivi in massima categoria: il 16 maggio 1999 al Dall’Ara contro i felsieni, i blucerchiati furono condannati alla discesa in cadetteria dopo un pareggio per 2-2.

Retrocessa dunque in Serie B, i liguri sfiorarono subito la promozione ottenendo nei campionati 1999-2000 e 2000-2001 due quinti posti, mentre nella stagione 2001-2002, si ritrovò di contro a lottare per la salvezza, riuscendo a evitare la Serie C1.

Nel 2002, la società venne acquistata dall’imprenditore genovese Riccardo Garrone. La Samp, allenata da Novellino, al termine dell’annata 2002-2003 ottenne il ritorno in Serie A. Così nella stagione successiva la squadra genovese si piazzò all’ottavo posto in massima serie, rimanendo per buona parte della stagione in lotta per un posto in Coppa UEFA. Nell’annata 2004-2005  i blucerchiati mancarono la qualificazione in Champions League, arrivando al quinto posto ed entrando così in Coppa UEFA.

l 2007-2008  vide l’arrivo in maglia doriana di Cassano; la Sampdoria raggiunse il sesto posto della classifica ottenendo una nuova qualificazione europea, dove nella stagione 2008-2009  riuscì a superare il girone di Coppa UEFA. Nello stesso anno raggiunse per la settima volta nella sua storia la finale della Coppa Italia persa ai tiri di rigore contro la Lazio dopo l’1-1 dei tempi regolamentari; in campionato non riuscì a mantenersi sui livello recenti e si piazzò al tredicesimo posto; tuttavia nel calciomercato di gennaio, arrivò in squadra Pazzini.

Nel campionato 2009-2010  la squadra ligure, dopo un girone d’andata altalenante, con Luigi Delneri  in panchina diede il via a una serie positiva di risultati nella tornata di ritorno che, anche grazie ai gol della coppia Cassano-Pazzini, si concluse con un quarto posto che valse l’accesso ai preliminari della Champions League; competizione, questa, disputata per l’ultima volta dai blucerchiati nel lontano 1991-1992.

Antonio Cassano, alla Samp dal 2007  al 2011 e di nuovo dal 2015.

Persi i preliminari di Champions League contro i tedeschi del Werder Brema (sconfitta a Brema per 3-1, e inutile vittoria a Genova dei doriani per 3-2) all’inizio della stagione 2010-2011, la Sampdoria uscì anche dall’Europa League. In campionato, dopo un girone di ritorno con pochi punti totalizzati nonché la cessione a gennaio della coppia d’attacco Cassano-Pazzini, i doriani caddero in Serie B con una giornata d’anticipo, dopo otto annate in massima serie.

Al termine della stagione 2011-2012, il tecnico Giuseppe Iachini  riuscì a portare i genovesi al sesto posto del torneo cadetto, l’ultimo disponibile per i play-off promozione: la Samp li vinse, conquistando così la risalita dopo un solo anno di cadetteria. Tornata in Serie A nell’annata 2012-2013, la squadra milita da allora nella massima categoria italiana. Durante la stagione 2012-13 muore il presidente Riccardo Garrone;  al vertice del club gli succede il figlio Edoardo, che rimane in carica fino al termine della stagione 2013-14, allorché la famiglia Garrone lascia la guida della Sampdoria dopo 12 anni di gestione, cedendo la proprietà del club all’imprenditore romano Massimo Ferrero. Sotto la gestione del nuovo presidente e dell’allenatore Sinisa Mihajlovic. la Sampdoria chiude la stagione 2014-15 al settimo posto in classifica, qualificandosi per l’Europa League a seguito della rinuncia del Genoa; nella stagione seguente viene immediatamente eliminata dalla competizione al terzo turno preliminare dai serbi del Vojvodina.

Cronistoria


Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa Mitropa.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa dell’Amicizia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa delle Fiere.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Piano Rappan.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1965-1966 – 16ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1966-1967 – 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.
Terzo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa delle Alpi.
Primo turno di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa delle Alpi.

Primo turno di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa delle Alpi.
Girone eliminatorio di Coppa Anglo-Italiana.
Primo turno di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa Anglo-Italiana.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1976-1977 – 14ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
  • 1981-1982 – 2ª in Serie B. Promossa in Serie A.
Semifinalista di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Coccarda Coppa Italia.svg Vince la Coppa Italia (1º titolo).
Ottavi di finale di Coppa delle Coppe.
Finalista di Coppa Italia.
Perde lo spareggio contro il Milan per l’assegnazione di un posto in Coppa UEFA.
Primo turno di Coppa Italia.
Coccarda Coppa Italia.svg Vince la Coppa Italia (2º titolo).
Coccarda Coppa Italia.svg Vince la Coppa Italia (3º titolo).
Finalista di Supercoppa Italiana.
Finalista di Coppa delle Coppe.
Girone di qualificazione di Coppa Italia.
Coppacoppe.png Vince la Coppa delle Coppe (1º titolo).
Finalista di Supercoppa Italiana.

Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
Finalista di Coppa Italia.
Finalista di Supercoppa UEFA.
Semifinalista di Coppa Italia.
Supercoppaitaliana.png Vince la Supercoppa Italiana (1º titolo).
Finalista di Coppa dei Campioni.
Secondo turno di Coppa Italia.
Coccarda Coppa Italia.svg Vince la Coppa Italia (4º titolo).
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa delle Coppe.
Finalista di Supercoppa Italiana.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa UEFA.
  • 1998-1999 – 16ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Intertoto.
Secondo turno di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 2002-2003 – 2ª in Serie B. Promossa in Serie A.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Girone eliminatorio di Coppa UEFA.
Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Intertoto.
Primo turno di Coppa UEFA.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Finalista di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.

  • 2010-2011 – 18ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Preliminari di Champions League.
Fase a gironi di Europa League.
  • 2011-2012 – 6ª in Serie B. Promossa in Serie A dopo aver vinto i play-off.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Terzo turno preliminare di Europa League.

1

Champion

SCUDETTO

1990-1991

4

Champion

COPPE ITALIA

1984-1985, 1987-1988, 1988-1989, 1993-1994

1

Champion

SUPERCOPPA ITALIANA

1991

1

Champion

COPPA DELLE COPPE

1989-1990