Novara

Novara

Club History

Il Novara Calcio, meglio noto come Novara è una società calcistica italiana con sede nella città di Novara. Milita in Serie C.

Fondata nel 1908, ha disputato per tredici volte il campionato di Serie A, l’ultima nella stagione 2011-2012, conseguendo come miglior risultato finale l’ottavo posto nell’annata 1951-1952. Ha giocato inoltre una finale di Coppa Italia, sconfitta dall’Ambrosiana-Inter nell’edizione 1938-1939. Vanta la 27ª miglior tradizione sportiva in Italia.

Storia

La fondazione e i primi campionati

Il 22 dicembre 1908 otto studenti del Liceo Carlo Alberto, tutti di età compresa tra i 15 e i 16 anni – e fra essi anche Giovanni Canestrini, che sarebbe stato poi giornalista per la Gazzetta dello Sport e l’avvocato Pietro Omodei Zorini – fondano la Football Association Studenti Novara, grazie anche all’appoggio della società sportiva cattolica Voluntas, i cui atleti indossavano una divisa azzurra. Tra il 1909 e il 1911 la F.A.S. selezionò i suoi migliori giocatori assieme a quelli delle altre società che già praticavano lo sport del calcio nella città piemontese (la Ginnastica e Scherma, la Forza e Speranza, la Pro Scalon) per fondare il Foot Ball Club Novara, che diede ottima prova di sé nelle amichevoli. Nel 1912 la FIGC la selezionò per uno speciale concorso volto a inserire forze nuove nel campionato di Prima Categoria, nonostante il club non avesse mai fatto attività ufficiale a livello nazionale. Sconfitta la Vigor, il Novara esordì dunque per la prima nella massima serie il 3 novembre di quell’anno sul campo di via Lombroso. L’avversario era il Torino, e la gara si concluse sul punteggio di 2 reti a 1 per questi ultimi: Mario Meneghetti siglò il primo gol nella storia del Novara. Nel 1920 si fuse con l’Unione Sportiva Novarese, una società nata nel 1917, mantenendo la divisa azzurra e mutando il nome in Foot Ball Association Novara.

Il “quadrilatero” e la Serie B

Fu nel primo dopoguerra che il Novara ottenne i primi risultati favorevoli: nel 1919-20 sfiorò le semifinali interregionali dell’Italia settentrionale, nel 1920-21 si mise in mostra vincendo il suo girone a pari punti con il Torino: le buone prestazioni ottenute in quegli anni e i nei tornei seguenti fruttarono una discreta popolarità alla squadra azzurra, che andò così a formare con altre le altre tre società del Piemonte Orientale in auge in quel periodo – la Pro Vercelli, l’Alessandria e il Casale – il cosiddetto “quadrilatero piemontese”.

Il 23 settembre 1926 il Novara retrocesse in Prima Divisione a causa di una riforma dei campionati: fatale fu la ripetizione, a Torino, di uno spareggio che era già terminato con un nulla di fatto a Casale Monferrato. L’Alessandria vinse 2-1; il Novara tuttavia si riscattò immediatamente ritornando, l’anno successivo, in Divisione Nazionale. Nel 1929 fu ammesso al primo campionato di Serie B (1929-30), dove passò sette stagioni consecutive. Nel 1931 gli fu imposto di italianizzare il nome in Associazione Calcio Novara; nello stesso anno ci fu l’arrivo di Luciano Marmo nel ruolo di direttore tecnico e fu inaugurato il campo di gioco di via Alcarotti, lo stadio “Littorio” (dal 1946 “Comunale”). Il Novara continuò a giocare su questo campo fino al gennaio 1976, quando venne inaugurato il nuovo “Comunale” di viale Kennedy.

Le prime stagioni in Serie A

Al termine del campionato 1935-36, il Novara giunse primo in classifica alla pari con la Lucchese ed entrambe furono ammesse al loro primo campionato di Serie A. La squadra piemontese fece ritorno in B, però, dopo un solo anno e nel campionato 1937-38 fu autrice di una grande rimonta ai danni dell’Alessandria, culminata con la vittoria in casa dei grigi per 1-0 all’ultima giornata e con il vittorioso spareggio-promozione di Torino, vinto per 3-2. Gli azzurri ritornarono nella massima serie dopo appena un anno, rimanendovi fino al 1941, quando un quoziente reti peggiore rispetto a quello della Lazio li condannò alla retrocessione (campionato 1940-41). Nel 1939 il Novara aveva raggiunto la finale della Coppa Italia di quell’anno, alla quale era arrivata dopo aver battuto Pro Vercelli, SIME PopoliModena e Milan: la finale fu persa per 2-1 contro l’Ambrosiana il 18 maggio 1939. Nel 1944 il calcio italiano si fermò a causa della seconda guerra mondiale.

Il dopoguerra, Silvio Piola e la retrocessione in C

Silvio Piola, leggenda del calcio italiano e centravanti novarese per 7 stagioni.

Nel 1947 venne ingaggiato l’attaccante trentaquattrenne Silvio Piola: il suo apporto fu fondamentale per gli azzurri nella vittoria della Serie B 1947-48 e nelle stagioni che la squadra passò in Serie A tra il 1948 e il 1954. Il nome dell’attaccante si legò dunque a quello della squadra azzurra, che a lui dedicò lo stadio nell’anno della sua morte, il 1996. Nel 1951-52 il Novara allenato da Giovanni Varglien arrivò ottavo in massima serie, miglior prestazione di sempre della squadra azzurra; a questa posizione in classifica contribuì fortemente Piola, che all’età di 38 anni segnò 18 gol.

Al termine del campionato 1955-56 il Novara retrocesse in Serie B. Il ritorno tra i cadetti non fu facile per la squadra, che evitò la Serie C nel campionato 1960-61 vincendo a Ferrara lo spareggio retrocessione contro la Triestina. Nella stagione successiva il Novara fu declassato all’ultimo posto per un tentativo d’illecito denunciato da un giocatore della Sambenedettese: in questo modo al termine del campionato 1961-62 il Novara retrocesse per la prima volta in Terza Serie. Ritornata in Serie B nel 1965, la squadra azzurrà crollò di nuovo in C tre anni più tardi, classificandosi penultima in Serie B 1967-1968.

Declino e retrocessioni

Al ritorno tra i cadetti nel 1970, il Novara lanciò due giovani campioni destinati a fare la storia nelle file rispettivamente della Lazio e del TorinoFelice Pulici e Renato Zaccarelli. Il miglior piazzamento si registrò nel 1975-76, quando la squadra ottenne il sesto posto dopo aver lottato a lungo per la promozione in Serie A. Al termine del campionato 1976-77 retrocesse in Serie C e nel 1978 fu ammessa alla prima Serie C1. La squadra in quel periodo fu molto vicina al ritorno nella serie cadetta ma, a causa di una vicenda di illecito denunciata da un giocatore del Lecco, subì una penalizzazione in classifica e la squalifica di un suo giocatore. Retrocesse poi per la prima volta in Serie C2 al termine del campionato 1980-81.

Il Novara del 1971-1972

Il Novara trovò enormi difficoltà in C2 iniziando un calvario che culminò nel 1990 con la retrocessione nel Campionato Interregionale dopo uno spareggio perso contro il Pontedera; la squadra venne però ripescata per il declassamento in Promozione della sua rivale storica, la Pro Vercelli. Seguirono anni di ripresa e diversi campionati di vertice che portarono finalmente alla promozione in Serie C1 ottenuta al termine del campionato 1995-96, ma a causa di dissidi societari interni l’allora presidente Giampiero Armani dovette abbandonare la carica che venne presa prima da Gianfranco Montipò fino al 30 settembre 1996, poi da Carlo Manzetti e nel 1997, dopo solo un anno, la squadra tornò in C2. Seguirono cinque anni tormentati, caratterizzati da continui cambi di gestione, e per tre anni, dal 1999 al 2001, il Novara evitò la retrocessione ai play-out che avrebbe anche determinato il fallimento della società ma al termine del campionato 2002-03 ottenne una quasi insperata promozione in Serie C1 che stabilizzò la situazione societaria.

La rinascita del periodo 2006-2009

La stagione 2006-07 si concluse con la salvezza certa con un turno d’anticipo; nel frattempo avvenne anche il passaggio di proprietà dalla famiglia Resta a quella De Salvo, proprietaria di diversi policlinici nell’Italia settentrionale e desiderosa di sfondare nel mondo del calcio.

Il 29 settembre 2007 nel comune di Granozzo con Monticello, a pochi chilometri dal centro di Novara, fu inaugurato il nuovo centro sportivo della Società: Novarello – Villaggio Azzurro. Nella stagione successiva al Novara arrivarono l’esperto portiere Gianluca Berti dal Cesena, il difensore Matteo Centurioni dal Ravenna e il trequartista Enrico Maria Amore dal Perugia; inoltre nel gennaio 2008 l’allenatore Gian Cesare Discepoli venne esonerato e sostituito da Gianfranco Bellotto, ex allenatore della Salernitana[6]. La stagione si concluse all’ottavo posto in classifica.

La stagione 2008-2009 si aprì con l’arrivo del nuovo allenatore Egidio Notaristefano e con l’acquisto del capocannoniere della Serie C2 Cristian Bertani, del centrocampista Filippo Porcari e del difensore Alessio Tombesi; da registrare però anche la cessione del capitano Sandro Ciuffetelli, sostituito da Matteo Centurioni. Dopo un ottimo girone d’andata ai vertici della classifica, la squadra cominciò un lento declino a partire dal pareggio casalingo per 1-1 con la Cremonese, nella serata che avrebbe dovuto essere la festa per il centenario della società, e che continuò per tutto il girone di ritorno. La stagione si concluse così all’ottavo posto in classifica.

I gaudenziani festeggiano dopo la vittoriosa trasferta in casa della rivale Cremonese, stagione 2009-2010.

Nella stagione 2009-2010 vi furono importanti cambiamenti nell’organigramma societario, con Pasquale Sensibile nuovo direttore sportivo in sostituzione di Sergio Borgo e con Attilio Tesser nuovo tecnico. La squadra vinse il campionato con 67 punti, tornando in Serie B dopo trentatré anni dall’ultima apparizione, e rimase imbattuta in campionato fino alla sconfitta contro il Benevento a quattro giornate dalla fine; in Coppa Italia il cammino fu ancora più sorprendente, in quanto la squadra arrivò a giocare gli ottavi di finale con il Milan (persi per 2 a 1 allo Stadio Meazza davanti a circa 13000 tifosi azzurri) dopo aver eliminato squadre di Serie A come il Siena e il Parma. Nel finale di stagione, il 23 maggio 2010 il Novara conquistò la Supercoppa di Lega di Prima Divisione, battendo il Portogruaro per 5-4 (andata: Portogruaro-Novara 1-3; ritorno: Novara-Portogruaro 2-3) e cogliendo così una sorta di “triplete” (insieme alla vittoria del Campionato di Lega Pro e a quella del Campionato Berretti con la seconda squadra).

Il ritorno in Serie A e l’altalena tra B e C (2010-oggi)

Nella stagione 2010-2011, la prima nella serie cadetta dopo molti anni, il Novara si rivela la sorpresa del campionato, grazie a un gioco spumeggiante in velocità, trainata dall’inedita coppia d’attacco BertaniGonzález e da un Piola sempre stracolmo che portano i Piemontesi a chiudere il girone d’andata in testa da soli a 40 punti. Nel girone di ritorno il Novara vede un brusco calo di risultati, rimanendo comunque aggrappato al treno play-off, che ottiene grazie a un ottimo terzo posto, dovuto a una striscia di vittorie nelle ultime gare del campionato. Nei play-off sfidò la Reggina e dopo un pareggio a reti bianche in Calabria gli azzurri ottennero la finale grazie a un pirotecnico 2-2 interno, propiziato da un gran gol a tempo scaduto di Marco Rigoni. In finale il Novara si trova ad affrontare il Padova, capace di battere il Varese. La gara di andata termina ancora con un pareggio senza reti, mentre al Piola finisce con un secco 2-0 grazie ai gol di González su punizione e del solito Rigoni, capaci di mandare in delirio un’intera provincia. Il Novara tornò in massima serie dopo cinquantacinque anni dall’ultima apparizione.

Marco Rigoni, tra i protagonisti nel biennio 2009-2011 del doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A, quest’ultima nuovamente raggiunta dopo 55 anni.

Nella stagione 2011-2012 il Novara ha registrato la partenza del direttore sportivo Pasquale Sensibile destinato alla Sampdoria e l’arrivo come sostituto di Mauro Pederzoli, ex direttore sportivo del settore giovanile del Milan. Il 20 settembre 2011, nella prima partita in Serie A sul campo di casa, con erba in sintetico, vince per 3-1 contro l’Inter. Il 12 febbraio 2012 ottiene la prima vittoria esterna in campionato sempre contro l’Inter al Meazza vincendo 1-0 con gol di Andrea Caracciolo (vittoria che non avveniva da 51 anni). Questa è anche la prima vittoria sulla panchina dei piemontesi per Emiliano Mondonico, subentrato a Tesser dopo la sconfitta a Palermo 2-0 del 29 gennaio. Il 6 marzo la società solleva dall’incarico il direttore sportivo Mauro Pederzoli, sostituito dal vice Cristiano Giaretta, e l’allenatore Emiliano Mondonico, richiamando in panchina Attilio Tesser. Il 2 maggio 2012, a seguito del pareggio esterno contro la Fiorentina (2-2), il Novara retrocede matematicamente in Serie B. Chiude la stagione il 13 maggio, perdendo 2-1 in trasferta col Milan.

Nella stagione 2012-2013, iniziata con una penalizzazione di 4 punti per il coinvolgimento (responsabilità oggettiva) nello scandalo italiano del calcioscommesse del 2011 la partenza è sofferta (3 sole vittorie dopo 12 incontri), e il 31 ottobre 2012, dopo la sconfitta contro l’Ascoli, Tesser viene esonerato e sostituito da Giacomo Gattuso, da quattro anni alla guida della formazione Primavera e già sulla panchina della prima squadra per brevi periodi nelle stagioni 2004-2005 e 2006-2007. L’esperienza di Gattuso sulla panchina del Novara è tuttavia breve: dopo tre sconfitte consecutive il tecnico viene esonerato e la guida della squadra viene affidata ad Alfredo Aglietti, che riesce con una grande rimonta a centrare il 5º posto in classifica, qualificando gli azzurri per i play-off. L’avventura dei piemontesi finisce in semifinale, dove la squadra di Aglietti viene eliminata dall’Empoli pareggiando 1-1 all’andata al Piola per poi perdere 4-1 in Toscana.

Nella stagione 2013-2014, dopo una serie di cambi sulla panchina, arriva la retrocessione in Lega Pro a seguito del 19º posto e della successiva sconfitta con il Varese maturata ai play-out. Durante l’estate il Novara fa richiesta di essere riammesso alla Serie B a seguito della esclusione del Siena, ma pochi giorni prima dell’inizio dei campionati la sua richiesta viene definitivamente respinta a vantaggio del Vicenza già riammesso in Serie B sia per la stagione 2005-06 che per la stagione 2012-13.

Nella stagione 2014-2015 il Novara parte un po’ a rilento; la squadra, rinnovata per la gran parte e affidata al nuovo tecnico Domenico Toscano, fatica un po’ agli inizi (solo 10 punti nelle prime 8 partite) ma poi inizia una rimonta basata soprattutto sul rendimento interno (alla fine dell’anno saranno 15 vittorie casalinghe su 19 partite) e sulle imprese del trio d’attacco composto dal rigenerato González, dal capitano Felice Evacuo e dal giovane Simone Corazza (42 gol totali in 3) e riesce a conquistare l’immediata risalita fra i cadetti. Nonostante tre punti di penalizzazione, la squadra riesce a svettare anche guadagnando vantaggi negli scontri diretti contro tutte le squadre immediate inseguitrici in classifica (fondamentali i rotondi successi per 4-0 su Pavia e Como e ancor più la vittoria per 2-1 sul campo del Bassano). Proprio il Bassano sarà la rivale più accanita, agganciata alla penultima giornata (vittoria del Novara per 1-0 sull’Arezzo e pareggio del Bassano a Monza). Il 10 maggio, ultima giornata, 2000 tifosi azzurri invadono pacificamente Lumezzane, dove Corazza segnando il gol del decisivo 0-1 regala al Novara l’immediato ritorno nella serie cadetta. Tutti i numeri parlano a favore del Novara: miglior attacco, miglior difesa, maggior numero di partite vinte e, come detto, vantaggi negli scontri diretti con tutte le squadre classificate dalla 2ª alla 6ª posizione. A corollario della promozione, il 24 maggio 2015 la squadra si aggiudica la sua seconda supercoppa di categoria superando, in un triangolare, Salernitana e Teramo. Come nel 2010, anche la formazione Berretti vince lo scudetto.

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti in campionato, la società opta per il cambio di allenatore per la successiva stagione di Serie B. Nel 2015-2016 il Novara si piazza ottavo e raggiunge i play-off, dove elimina il Bari vincendo per 4-3 al San Nicola, ma è eliminato in semifinale.

Nella stagione seguente, con un nuovo cambio in panchina, la squadra ottiene una tranquilla salvezza classificandosi al 9º posto con 56 punti, 4 in meno rispetto all’ultimo posto utile per giocare i play-off.

È invece tribolata l’annata 2017-2018, conclusasi con un’amara retrocessione in Serie C: il Novara, cui basterebbe il pari per accedere ai play-out, perde in casa contro la Virtus Entella all’ultima giornata e saluta la seconda divisione dopo tre anni.

Inseriti nel girone A della Serie C, i piemontesi concludono la stagione regolare al 9º posto in classifica con 50 punti; piazzamento che consente alla squadra di qualificarsi per i play-off accedendo sin dal primo turno preliminare. Dopo aver eliminato il Siena vincendo per 1-0 in trasferta, la squadra viene estromessa dalla corsa alla promozione in Serie B dall’Arezzo dopo aver pareggiato 2-2 in terra toscana, in seguito al peggior piazzamento in classifica.

Cronistoria

Cronistoria del Novara Calcio
  • 1908 – Fondazione del Football Association Studenti Novara.


  • 1920 – Le società di Football Associazione Studenti Novara e Unione Sportiva Novarese si fondono dando vita al Foot-Ball Associazione Novara.[14]
  • 1920-1921 – Campione del Piemonte dopo aver vinto la finale. 3º nel girone semifinale nazionale A della Prima Categoria.
  • 1921-1922 – 2º nel girone A della Prima Divisione C.C.I.
  • 1922-1923 – 5º nel girone C della Prima Divisione.
  • 1923-1924 – 11º nel girone A della Prima Divisione.
  • 1924-1925 – 7º nel girone B della Prima Divisione.
  • 1925-1926 – 9º nel girone A della Prima Divisione. Retrocesso nella nuova Prima Divisione Nord declassata al secondo livello nazionale.
  • 1926-1927 – 1º nel girone A della Prima Divisione Nord. Promosso in Divisione Nazionale. Vince il titolo cadetto.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 1927-1928 – 6º nel girone B della Divisione Nazionale.
  • 1928-1929 – 10º nel girone A della Divisione Nazionale. Retrocesso in Serie B.
  • 1929-1930 – 9º in Serie B.

  • 1930-1931 – 8º in Serie B. Cambia denominazione in Associazione Calcio Novara.
  • 1931-1932 – 14º in Serie B.
  • 1932-1933 – 5º in Serie B.
  • 1933-1934 – 4º nel girone A della Serie B.
  • 1934-1935 – 2º nel girone A della Serie B.
  • 1935-1936 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
  • 1936-1937 – 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
  • 1937-1938 – 1º in Serie B dopo aver vinto lo spareggio. Promosso in Serie A.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Finalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

  • 1940-1941 – 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
  • 1943-1944 – 6º nel girone unico misto del Campionato Alta italia gestito dal Direttorio I Zona (Piemonte).
  • 1944-1945 – 2° nel Torneo Benefico Lombardo.
  • 1945-1946 – 5º nel girone A della Serie B-C Alta Italia.
  • 1946-1947 – 3º nel girone A della Serie B.
  • 1947-1948 – 1º nel girone A della Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1948-1949 – 15º in Serie A.
  • 1949-1950 – 17º in Serie A.

Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

  • 1960-1961 – 17º in Serie B dopo aver vinto lo spareggio.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1961-1962 – 14º in Serie B. Retrocesso in Serie C per illecito sportivo.
Quarti di finale di Coppa Italia.
  • 1962-1963 – 2º nel girone A della Serie C.
  • 1963-1964 – 6º nel girone A della Serie C.
  • 1964-1965 – 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B.
  • 1965-1966 – 10º in Serie B.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1967-1968 – 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1968-1969 – 8º nel girone A della Serie C.
  • 1969-1970 – 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B.

Spareggio di qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1976-1977 – 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1978-1979 – 6º nel girone A della Serie C1.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1979-1980 – 13º nel girone A della Serie C1.
Semifinalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.

  • 1980-1981 – 16º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1981-1982 – 3º nel girone A della Serie C2.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1982-1983 – 4º nel girone B della Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1983-1984 – 5º nel girone B della Serie C2.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1984-1985 – 5º nel girone B della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1985-1986 – 7º nel girone B della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1986-1987 – 3º nel girone A della Serie C2.
 ? di Coppa Italia Serie C.
  • 1987-1988 – 12º nel girone B della Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1988-1989 – 4º nel girone B della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1989-1990 – 16º nel girone A della Serie C2. Retrocesso nel Campionato Interregionale dopo aver perso lo spareggio e successivamente riammesso dopo il fallimento della Pro Vercelli.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.

  • 1990-1991 – 6º nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1991-1992 – 11º nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1992-1993 – 3º nel girone A della Serie C2.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1993-1994 – 5º nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1994-1995 – 3º nel girone A della Serie C2.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 – 1º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1996-1997 – 17º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo aver perso i play-out.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1997-1998 – 11º nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 – 15º nel girone A della Serie C2. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1999-2000 – 17º nel girone A della Serie C2. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

  • 2000-2001 – 16º nel girone A della Serie C2. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2001-2002 – 3º nel girone A della Serie C2.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2002-2003 – 2º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2003-2004 – 12º nel girone A della Serie C1.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2004-2005 – 15º nel girone A della Serie C1.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2005-2006 – 8º nel girone A della Serie C1.
Qualificazione ai sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2006-2007 – 10º nel girone A della Serie C1.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Vince la Supercoppa di Lega di Prima Divisione (1º titolo).

  • 2010-2011 – 3º in Serie BPromosso in Serie A dopo aver vinto i play-off.
Quarto turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 2013-2014 – 19° in Serie BRetrocesso in Lega Pro dopo aver perso i play-out.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Vince la Supercoppa di Lega Pro (2º titolo).
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 2018-2019 – 9º nel girone A della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.

Colori e simboli

Colori

La maglia del Novara è azzurra (spesso con bordini bianchi) e reca sul petto lo stemma di Novara (croce bianca su sfondo rosso), che oggi è riprodotto nel logo. I calzoncini in uso sono neri; più volte in passato sono stati bianchi, e più raramente azzurri. I calzettoni sono neri, mentre in passato sono stati azzurri (spesso con risvolti bianchi). La seconda divisa è tradizionalmente bianca con bordini azzurri. Per la terza maglia, si è ciclicamente ricorso a tinte quali granata, rosso, giallo o nero.

Simboli ufficiali

Stemma

Il logo del Novara Calcio è di forma ovale e riporta su bordo bianco la denominazione sociale con l’anno di fondazione ai due lati. Al centro, su sfondo azzurro, sono riprodotti lo stemma della città di Novara e la Stella d’oro al Merito Sportivo conferita alla società.

Inno

In occasione delle partite casalinghe, allo stadio viene suonato l’inno Va Novara Va!, realizzato dal gruppo novarese The Bristol negli anni 1960[1].

Strutture

Stadio

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Enrico Patti e Stadio Silvio Piola (Novara).

Interno dello stadio Silvio Piola prima dei lavori

Lo stadio del Novara è il Silvio Piola, inaugurato il 18 gennaio 1976 in seguito all’abbandono del precedente Stadio Comunale di via Alcarotti. All’inizio fu chiamato genericamente “Comunale di Viale Kennedy” (dal nome della strada in cui è situato) e poi fu dedicato a Luciano Marmo, ma il 3 ottobre 1997 fu ufficialmente intitolato all’attaccante Silvio Piola, scomparso l’anno precedente.

L’impianto fino al 2010 ha avuto una capacità di 7.500 spettatori.

I lavori di rinnovo e ampliamento del 2010 hanno portato alla sostituzione del terreno di gioco, ormai deteriorato dal clima umido, con uno in erba sintetica (il primo tra i campi di Serie A e B). È stata poi completamente sostituita la copertura della tribuna con una più moderna, sulla quale è prevista l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autosostentamento dell’impianto elettrico. Sono stati inoltre installati una serie di 8 Sky Box oltre a una risistemazione completa dell’area vip-stampa; infine, in regola con le nuove norme di sicurezza, sono stati installati 12 tornelli alle entrate di tutti i settori dello stadio.

Nel giugno 2011, dopo la promozione in Serie A, sono iniziati ulteriori lavori di ampliamento che hanno permesso di raggiungere la capienza di 17.875 spettatori, attraverso l’innalzamento delle due curve.

Centro di allenamento

Novarello è il centro sportivo che fa da campo di allenamento per i giocatori del Novara e da base per la dirigenza e la segreteria. È localizzato nel comune di Granozzo con Monticello, a 12 km circa da Novara.

Il polo è stato realizzato nel 2007 in seguito all’acquisizione della società da parte della famiglia De Salvo ed è stato ricavato ristrutturando un vecchio mulino del XVII secolo nella campagna novarese; da allora è sempre in espansione. A oggi conta 6 campi da calcio a 11 regolamentari e 8 omologati, le abitazioni per i calciatori, 1 palestra da 600 m², 1 area medica e per la riabilitazione, 1 ristorante e alcune aree relax.

Società

Organigramma societario

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Staff dell’area amministrativa
  • Italia Maurizio Rullo – Proprietario
  • Italia Marcello Cianci – Presidente e Amministratore delegato
  • Italia Elisa Rullo – Vicepresidente
  • Italia Roberto Nespoli – Direttore generale
  • Italia Tommaso Leone – Direttore operativo
  • Italia Orlando Urbano – Direttore sportivo
  • Italia Mauro Borghetti – Responsabile settore giovanile
  • Italia Emanuel Lubian – Segretario generale
  • Italia Annalisa Pisani – Coordinatore ufficio amministrativo
  • Italia Giuseppina Tartana – Responsabile comunicazione
  • Italia Carlo Magretti – Responsabile ufficio stampa
  • Italia Matteo Pisoni – Ufficio stampa
  • Italia Paolo Esposito – Responsabile marketing e commerciale
  • Italia Marco Rigoni – Brand manager e area marketing
  • Italia Federica Negri – Responsabile relazioni istituzionali e biglietteria
  • Italia Fabrizio Patrucco – Fotografo
  • Italia Angelo Bertelli – Direttore scientifico settore medico
  • Italia Clemente Ponzetti – Coordinatore sanitario
  • Italia Salvatore Costantino Pietrocola – Responsabile qualità
  • Italia Marco Rosazza Prin – Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)
  • Italia Davide Pane – Delegato sicurezza stadio “Silvio Piola”
  • Italia Massimo Moia – Supporter Liaison Officer

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Cronologia degli sponsor tecnici

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Cronologia degli sponsor ufficiali

Allenatori e presidenti

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Allenatori

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Presidenti
  • 1911-1912 Italia Rinaldo Lampugnani
  • 1912-1919 Italia Guido Beldì
  • 1919-1920 Italia Oreste Raselli
    Italia Saverio Nasalli Rocca
  • 1920-1922 Italia Massimo Hofer
  • 1922-1923 Italia Domenico Delfino
  • 1924-1925 Italia Mario Barozzi
  • 1925-1927 Italia Roberto Forni
  • 1927-1929 Italia Luigi Tornielli
  • 1929-1931 Italia Giuseppe Calori
  • 1931-1933 Italia Corrado Ferretti
  • 1933-1934 Italia Bruno Gagliardi
  • 1934-1936 Italia Corrado Ferretti
  • 1936-1938 Italia Enzo Lambertenghi
  • 1938-1940 Italia Mario Saini
  • 1940-1943 Italia Alvise Peretti
  • 1943 Italia Ernesto Mauri (Commissario Straordinario)
  • 1943-1952 Italia Delfino Francescoli
  • 1952-1953 Italia Celestino Sartorio
  • 1953-1957 Italia Piero Spaini
  • 1957-1970 Italia Francesco Plodari
  • 1970-1984 Italia Santino Tarantola
  • 1984-1986 Italia Franco Nicolazzi
  • 1986-1992 Italia Walter Stipari
  • 1992 Italia Santino Tarantola
  • 1992-1994 Italia Luigi Aschei
  • 1994-1996 Italia Giampiero Armani
  • 1996-1997 Italia Gianfranco Montipò
    Italia Carlo Manzetti
  • 1997-1998 Italia Paolo Baraggioli
  • 1998-1999 Italia Federico Gozio
  • 1999-2001 Italia Claudio Achilli
  • 2001-2003 Italia Stefano Mastagni
  • 2003-2006 Italia Giuseppe Resta
  • 2006-2014 Italia Carlo Accornero
  • 2014-2019 Italia Massimo De Salvo
  • 2019-Italia Marcello Cianci

Calciatori

Contributo alle Nazionali

Qui di seguito è riportata la lista dei calciatori italiani del Novara convocati in nazionale maggiore (anche nota come Nazionale A) per incontri ufficiali dal 1920 a oggi mentre militavano nel club piemontese.

Palmarès

Altri piazzamenti

Finalista: 1938-1939
Secondo posto: 1934-1935 (girone A)1935-1936
Terzo posto: 1946-1947 (girone A)
Secondo posto: 1962-1963 (girone A)
Secondo posto: 2002-2003 (girone A)
Terzo posto: 1981-1982 (girone A)1986-1987 (girone A)1992-1993 (girone A)1994-1995 (girone A)
Finalista: 1946
Semifinalista: 1977-19781979-19802008-2009
Secondo posto: 1944-1945
Girone Nord: 2017-2018

Onorificenze

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Categoria 5 1912-1913 1920-1921 25
Prima Divisione 5 1921-1922 1925-1926
Divisione Nazionale 2 1927-1928 1928-1929
Serie A 13 1936-1937 2011-2012
Prima Divisione 1 1926-1927 36
Serie B-C Alta Italia 1 1945-1946
Serie B 34 1929-1930 2017-2018
Serie C 8 1962-1963 2019-2020 20
Serie C1 9 1978-1979 2007-2008
Lega Pro Prima Divisione 2 2008-2009 2009-2010
Lega Pro 1 2014-2015
Serie C2 21 1981-1982 2002-2003 21

Includendo la stagione in corso, il Novara non ha mai giocato nelle serie dilettantistiche nazionali. Tuttavia subì la sua prima e unica discesa nei dilettanti, punto più basso nella propria storia, al termine della Serie C2 1989-1990, perdendo 3-1 contro il Pontedera in uno spareggio salvezza, dato che entrambe terminarono il campionato cadetto a pari punti. La retrocessione fu poi evitata grazie al ripescaggio, a seguito del fallimento della Pro Vercelli in estate.

Statistiche di squadra

Il Novara è al 33º posto su 63 squadre nella Classifica perpetua della Serie A dal 1929.[30]

Statistiche individuali

Di seguito la lista dei primatisti di presenze e reti in campionato.

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Record di presenze

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Record di reti

Tifoseria

Storia

Il tifo organizzato si trova in Curva Nord e occupa il centro del settore. Da ricordare il primo gruppo nato alla fine degli anni 1960, i Commandos Club, che alla fine degli anni 1970 ha lasciato il posto alle Brigate Biancoazzurre, e la Legione ’83, gruppo ultras novarese nato appunto nel 1983 e che si è sciolto nel 2005.

Nel giugno 2016, mediante un comunicato ufficiale, tutti i gruppi presenti in curva annunciano la creazione di un’unica fazione i cui membri si identificano, in casa e in trasferta, dietro uno striscione riportante la scritta Nuares.

Il Club Fedelissimi Novara Calcio è l’associazione dei tifosi più longeva, essendo nata nel 1964.