Lecco

Lecco

Club History

La Calcio Lecco 1912 s.r.l., nota semplicemente come Lecco, è una società calcistica italiana con sede nella città di Lecco. Nella stagione 2019-2020 milita in Serie C, terza divisione del campionato italiano di calcio.

Fondata nel 1912, ha disputato tre tornei di Serie A (l’ultimo dei quali nella stagione 1966-1967) e undici di Serie B (l’ultimo dei quali nell’annata 1972-1973). Annovera nel suo palmarès la vittoria di una Coppa Italia Semiprofessionisti in campo nazionale, e una Coppa Anglo-Italiana in ambito internazionale.

Storia

Dalla Società Canottieri Lecco all’Associazione Calcio Lecco

La sezione calcistica della città di Lecco nacque ufficialmente il 22 dicembre 1912 grazie all’idea di Vico Signorelli membro del consiglio di amministrazione della Società Canottieri Lecco, costituitasi il 27 settembre 1895 nel Caffè del Teatro Sociale. I colori sociali della squadra sono fin dalla sua fondazione il blu-celeste e la prima sede storica della società era situata in via Francesco Nullo.

Il 13 aprile 1912, i blucelesti disputarono la loro prima partita contro il Milan perdendo 4-1 grazie alle reti avversarie di Saverio e Rigoli, poi, nei primi anni di attività agonistica, il Lecco disputò amichevoli e tornei su scala regionale e locale presso il campo di gioco “Primavera” con Achille Todeschini in panchina ed esordendo poi in un campionato ufficiale organizzato dalla F.I.G.C. nella stagione 1920-1921 partendo dal campionato di Promozione e arrivando fino alle finali-promozione per la Serie A sfiorando l’impresa dopo lo 0-0 contro l’Esperia Como.

Un anno dopo, nel 1922, dopo l’elezione a presidente della società di Eugenio Ceppi, venne inaugurato lo stadio in cui i blu-celesti giocano tuttora le proprie gare interne chiamato Campo sportivo di via Cantarelli, oggi Stadio Rigamonti-Ceppi.

Il 22 luglio 1931, dopo aver formato una commissione provvisoria, la Canottieri decise di abbandonare il settore calcistico a causa degli elevati sforzi economici necessari e, per evitare lo scioglimento della squadra, fu creata l’Associazione Calcio Lecco, con il professor Gennaro Pensa come primo presidente e Mario Ceppi, figlio dell’ex presidente della Canottieri Eugenio Ceppi morto nel 1931, come membro del cda che sarà il protagonista degli anni d’oro del club. La prima sede di questa nuova società fu il salone del Caffè Commercio in Piazza XX Settembre.

Dall’epoca-Ceppi all’arrivo in Serie A

Mario Ceppi, presidentissimo del Lecco a periodi alterni dagli anni 1940 agli anni 1980.

Nel secondo decennio calcistico, il Lecco disputò campionati ad un discreto livello, dapprima restando in corsa per la promozione in Serie B durante la stagione in Prima Divisione 1931-1932 fino all’ultima giornata, fino all’ultimo minuto, poi restando sempre nella nuova Serie C terminando il campionato tra le posizioni alte e medio-basse della classifica.

A livello societario, la situazione fu drammatica risentendo una grande e grave crisi economica che si è risolta nell’estate del 1941 quando il Comitato Provinciale del C.O.N.I. nomina il ragionier Mario Ceppi commissario straordinario, il quale grazie anche agli aiuti politici locali, riuscì nell’impresa di salvare il calcio lecchese appianando gran parte dei debiti. Nel periodo post-bellico, durante la stagione 1945-1946 i blu-celesti parteciparono nella Serie mista B-C Alta Italia concludendo la stagione al secondo posto dietro la Pro Patria e riuscendo a guadagnarsi lo spareggio per accedere alle finali per la promozione in A. Nello spareggio, però, all’Arena di Milano la partita terminò 0-0 e la Federazione successivamente annullò uno degli incontri dei bustocchi ordinando la ripetizione del match che portò il Lecco terzo ad un passo dalla Serie A.

Negli anni successivi, dal 1946 al 1948, il Lecco collezionò due retrocessioni, di cui una causata dal nuovo regolamento federale che fece strapiombare il Lecco nel campionato di Promozione.

Il 3 agosto 1948, per il Lecco iniziò una rivoluzione con la nomina di Mario Ceppi a presidente, il quale portò la squadra ad un periodo di crescita inarrestabile e al salto di qualità verso la massima categoria. Durante la sua permanenza ai vertici blucelesti, il Lecco nel giro di sette anni in cui concluse le stagioni in Serie C a partire dal campionato 1953-1954 sempre nelle posizioni alte della classifica, salvo una breve parentesi in IV Serie, grazie ad Angelo Piccioli in panchina, ex giocatore bluceleste, nella stagione di Serie B 1959-1960, fece conquistare per la prima volta la Serie A alla squadra tra l’entusiasmo dei tifosi e di un’intera città.

L’avventura in Serie A per il Lecco, iniziò il 25 settembre 1960, quando nell’esordio in massima serie, i blucelesti persero in trasferta per 4-0 contro la Fiorentina. La prima vittoria per i blucelesti nel massimo campionato, arrivò il 9 ottobre quando alle pendici del Resegone, il Lecco batté in casa il Padova per 2-1 e dopo una stagione di alti e bassi culminata con gli spareggi-salvezza finali contro Udinese e Bari, i lecchesi si salvarono con le unghie e con i denti grazie alle reti di Arienti.

Nella stagione successiva, in Serie A, nonostante la squadra venne rinforzata con l’acquisto di Bengt Lindskog e di Beniamino Di Giacomo, i blucelesti retrocessero in Serie B al penultimo posto prima con Angelo Piccioli e poi con Camillo Achilli in panchina.

Il portiere bluceleste Giuseppe Meraviglia neutralizza un attacco nerazzurro durante Inter-Lecco (1-1) del 25 febbraio 1967

Dopo quattro campionati cadetti di vertice in Serie B dal campionato 1962-1963 alla stagione 1965-1966) i blucelesti riuscirono a guadagnarsi il loro ultimo campionato di Serie A nella stagione 1966-1967, sempre con alla guida Angelo Piccioli, ma in quest’ultimo anno la squadra soffrì nelle retrovie, con una sorpresa nell’ultima partita, quando la squadra già retrocessa, riuscì a strappare un 1-1 al Milan a San Siro grazie ad una rete di Schiavo.

La Serie C e l’ultima stagione in Serie B

Conclusi i fasti della Serie A, per i blucelesti iniziò un biennio d’inferno in cadetteria, dove il vulcanico presidentissimo Mario Ceppi nel 1967 lasciò la presidenza a Giovanni Mambretti per poi ritornare in sella alla società poco tempo dopo, dove nel primo anno di Serie B, la squadra si salvò agli spareggi, battendo la concorrenza del Messina e del Venezia e poi retrocedendo in Serie C l’anno dopo chiudendo al penultimo posto in classifica con Renato Gei in panchina.

Il primo anno in Serie C, il Lecco sfiorò di poco il ritorno in Serie B, collezionando una serie di otto partite utili consecutive ed arrivando ad un solo punto dalla testa della classifica grazie alle nove reti di Pedroni, poi, nelle due stagioni successive in terza serie, la squadra dapprima terminò il campionato all’ottavo posto e successivamente, nel torneo di Serie C 1971-72, i blucelesti ritrovarono la Serie B dopo tre anni vincendo il girone A.

Il campionato di Serie B 1972-1973 per il Lecco non fu facile ed è stato caratterizzato da cessioni eccellenti quali quella di Chinellato e degli avvicendamenti tecnici che portarono all’esonero di Angelo Longoni e alla chiamata in panchina di Francesco Meregalli che portò la squadra all’ultimo posto in classifica con soli 25 punti.

Da quel momento, in poi, per il calcio lecchese dopo l'”era-Ceppi” iniziò un lento declino che portò la squadra fino alle categorie dilettantistiche.

Dal post-Ceppi agli anni 2000

Il successo dei blucelesti nella Coppa Anglo-Italiana 1977

I sette anni successivi tra Serie C e nuova Serie C1 dal 1974 al 1980 con Carlo Rizza nuovo timoniere della società al posto di Ceppi deceduto il 15 giugno 1983, la squadra navigò in posizioni di media classifica per poi retrocedere in Serie C2 dalla stagione 1979-1980, al termine del terzo campionato consecutivo nella quarta divisione professionistica, i blucelesti affondarono nel Campionato Interregionale maturato dopo un ultimo posto in classifica.

Dopo il cambio di proprietà, e l’arrivo di Alberto Frigerio, per il Lecco iniziò un periodo difficile dovuto alle promesse non mantenute dai vertici di riportare la società in tempi brevi in Serie C2 e delle scelte di mercato sbagliate che portarono i blucelesti a sfiorare più volte il ritorno tra i professionisti.Tra queste clamorosa quella avvenuta nella stagione 1985-86 con l’assunzione a tecnico dello sconosciuto Agostino Alzani, tale da far “scoppiare” la “grana Alzani”: gran parte del popolo bluceleste, tra cui il Lecco Club Mario Ceppi, si disse pronto a disertare totalmente lo stadio se ad allenare il Lecco fosse confermato per l’intera stagione lo stesso, che, dopo una gara di Coppa Italia, venne esonerato già al termine della prima giornata di campionato, nonché sostituito velocemente dal Presidente con Stefano Angeleri.[2]

Le soddisfazioni arrivarono, al termine del Campionato Interregionale 1989-1990, quando dopo sei anni passati tra i dilettanti, i blucelesti dopo un secondo posto finale vennero ripescati in Serie C2 a completamento organici.

Con il ritorno tra i professionisti, Alberto Frigerio lasciò la carica di presidente a Sergio Pagani diventando così vicepresidente, e in quel periodo la squadra dopo modesti risultati nella stagione 1996-1997, con il campione del mondo Massimo Oddo nel team, agguantò la Serie C1 dopo sedici anni di assenza vincendo i play-off al termine di un entusiasmante campionato.

I cinque anni che seguirono nell’ex Serie C, videro il Lecco soffrire ma anche disputare buone stagioni, come quella del 1997-1998, con Adriano Cadregari in panchina, poi, nei tornei seguenti si salvò più volte ai play-out spedendo nell’inferno della C2 squadre del calibro di Padova e Cremonese, che fino a pochi anni prima erano in Serie A.

Al termine del campionato di Serie C1 2001-2002 con Roberto Donadoni in panchina al debutto come allenatore, la società venne radiata dai campionati professionistici a seguito dei debiti accumulati sotto la gestione dell’ex presidente del Torino Cimminelli e del suo successore Belardelli, arrivato al timone della società per soli due mesi, dal giugno al luglio 2002, ripartendo dal campionato di Eccellenza con la denominazione di Associazione Calcio Città di Lecco. Presidente di questo nuovo sodalizio creato nell’estate, era l’ex sindaco di Lecco Lorenzo Bodega che nel giro di un lustro portò i blucelesti ad una veloce risalita fino alla Serie C2 nel 2004-2005, in cui l’allora presidente Gennaro Aprea riacquistò il titolo sportivo della squadra, restituendo alla città i simboli di un amore mai abbandonato.

Nel 2007 il Lecco ritrovò la Serie C1, abbandonata cinque anni prima, superando ai play-off il Pergocrema, poi, nell’annata successiva una stagione disastrosa in Serie C1, caratterizzata da numerose alternanze alla guida tecnica esonerando ben tre allenatori soltanto nella preparazione estiva e terminando il campionato con una nuova retrocessione, dopo la sconfitta nei play-out con la Paganese.

Il 14 agosto 2008, in seguito alla non ammissione della Massese nel campionato di Lega Pro Prima Divisione (ex Serie C1), il Lecco fu ripescato potendo così, anche per il campionato 2008-2009, disputare la terza serie nazionale; a seguito della vittoria contro la Sambenedettese ai play-out. Nell’estate del 2009, poi, il club cambiò nuovamente proprietà, che dai milanesi Gianni Fiori, Paolo Riva e Marco Romano, alla guida della Calcio Lecco dalla stagione 2006-2007, passò a una cordata di imprenditori lecchesi.

Al termine del torneo di Lega Pro Prima Divisione 2009-2010, la squadra concluse il campionato all’ultimo posto, retrocedendo in Lega Pro Seconda Divisione dopo tre anni in terza serie, poi nel campionato 2010-2011 il team con l’obiettivo di raggiungere i play-off, sfumò nell’intento e terminò la stagione al settimo posto, successivamente, nell’annata seguente la squadra retrocesse in Serie D dopo aver perso i play-out contro il Mantova.

La Serie D, i cambi di presidenza, il fallimento e la rifondazione

Al termine del campionato di Lega Pro Seconda Divisione la società venne acquistata dall’imprenditore italo-americano Joseph Cala nel 2012, già ex-presidente della Salernitana per 11 giorni, diventando parte della holding Cala Corporation, società quotata nella borsa statunitense.

La presidenza di Cala durò quarantadue giorni, dopo di che egli lasciò la squadra per impossibilità della gestione della stessa, portando anche alle dimissioni di Paolo Cesana, il quale aveva dichiarato una disorganizzazione che rendeva impossibile lavorare all’interno della società.

La società, successivamente, venne gestita momentaneamente da Mario Micheli come presidente pro tempore e poi dal novembre 2012 il Calcio Lecco passò di proprietà alla società Cento Bluceleste, formata da imprenditori lecchesi, con presidente Antonio Rusconi.

Nel corso della primavera 2014 Stefano Galati diventò presidente del sodalizio e durante l’estate 2014 venne affiancato da Daniele Bizzozero quale socio di maggioranza. Di lì a poco, nel mese di agosto, Galati si dimise e Bizzozero acquisì l’intero pacchetto azionario della società, nominando nuovo presidente l’ex stella nerazzurra Evaristo Beccalossi (che si dimetterà nel 2016 per entrare nei quadri societari del Brera di Milano). Nel campionato di Serie D 2014-2015 la squadra lottò nelle posizioni di vertice, chiudendo infine il proprio girone al secondo posto, alle spalle del Castiglione. Analogo risultato venne ottenuto nella Serie D 2015-2016, ove i blucelesti si piazzarono al secondo posto nel proprio girone dietro al solo Piacenza e accedettero ai play-off, che infine vinsero superando Pontisola e Seregno, acquisendo la prelazione per eventuali ripescaggi in Lega Pro.

Ai buoni risultati sul campo si accompagna tuttavia un crescente dissesto societario: nel corso dell’anno 2016 il patròn Daniele Bizzozero viene per due volte raggiunto da provvedimenti di custodia cautelare per problemi giudiziari non collegati alla squadra. Parallelamente l’amministratore unico Sandro Meregalli, incaricato di intavolare trattative finalizzate alla cessione dei blucelesti a nuovi acquirenti, non raggiunge alcun risultato concreto. La situazione contabile si aggrava sempre più: già a maggio 2016 diversi beni societari (tra cui le panchine dello stadio Rigamonti-Ceppi e l’autobus della prima squadra) erano stati pignorati e messi all’asta nei mesi estivi[10]. Sempre nell’estate 2016 vengono inoltre incontrate notevoli difficoltà nell’effettuare l’iscrizione al campionato 2016-2017: rivelatosi impossibile accedere alla Lega Pro, a luglio il club viene re-iscritto in extremis alla Serie D[11][12].

Il Calcio Lecco 1912 s.p.a. viene infine dichiarato fallito dal tribunale cittadino in data 5 dicembre 2016: le cariche sociali vengono completamente azzerate e il club viene posto in esercizio provvisorio sotto la gerenza del curatore Mario Motta, incaricato di terminare la stagione sportiva e di reggere il club fino all’asta di liquidazione.[13] Il curatore, al fine di sgravare la situazione debitoria sociale (quantificata in un passivo superiore al milione di euro), decide innanzitutto di esonerare l’allenatore Stefano Cuoghi, il cui compenso viene giudicato sproporzionato alle possibilità dell’amministrazione straordinaria: al suo posto viene chiamato l’ex giocatore bluceleste Alberto Bertolini, già ingaggiato dalla precedente gestione per pochi giorni nel mese di ottobre 2016[14]. La rosa, rimasta orfana di vari giocatori svincolatisi a seguito della morosità del club, viene integrata con elementi delle selezioni giovanili[15]. Sempre al fine di reperire fondi necessari al regolare svolgimento delle attività del club, Motta propone a soggetti terzi (privati e aziende) di farsi carico direttamente di pagare l’ingaggio dei giocatori, facendo inoltre appello alle sottoscrizioni da parte dei tifosi[16].

Nonostante le difficoltà di cui sopra, la squadra bluceleste riesce a chiudere la stagione regolare al 16º posto e infine a salvarsi sconfiggendo ai play-out l’Olginatese per 2-3[17].

A campionato concluso, il 29 maggio viene convocata l’asta per l’acquisto dei beni materiali e immateriali (pendenze debitorie incluse) del fallito Calcio Lecco 1912, la quale (a dispetto di alcune manifestazioni d’interesse, poi non correttamente formalizzate) va deserta[18]: d’accordo con il curatore Motta, il tribunale cittadino decreta la convocazione di un secondo incanto per l’8 e il 9 giugno[19].

Proprio all’asta suppletiva del 9 giugno seguente il sodalizio viene aggiudicato all’unico offerente, l’imprenditore brianzolo Paolo Di Nunno, che ne diventa il nuovo proprietario[20]: la newco mantiene la denominazione Calcio Lecco 1912, ma viene costituita in società a responsabilità limitata.

Dopo una prima stagione chiusa al settimo posto nel proprio girone, nell’annata 2018-2019 il Lecco (guidato dal tecnico Marco Gaburro) domina il gruppo A della Serie D, vincendolo con cinque giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato: a fine stagione i blucelesti hanno accumulato 86 punti, con +27 lunghezze sul secondo posto.

La stagione del ritorno in Serie C (dopo sette anni di assenza) si rivela più complicata: la squadra si attesta nella bassa classifica del girone A e ciò costa il posto al tecnico Gaburro (sostituito ad interim dal vice Gianbattista Boffetti e poi da Gaetano D’Agostino), nonché al direttore sportivo Mario Tesini e al team manager Mauro Brambilla. In aggiunta il patròn Paolo Di Nunno, che già da diversi mesi aveva preso a lamentare la scarsa presenza del pubblico alle partite interne, nonché un diffuso clima di ostilità e/o indifferenza nei suoi confronti da parte di tifosi e istituzioni, sul finire di novembre 2019 annuncia le proprie dimissioni dalle cariche sociali[21], garantendo comunque nell’immediatezza la prosecuzione del sostegno al club. A succedergli nel ruolo di presidente è il figlio, Cristian Di Nunno[1].

Cronistoria

Cronistoria del Calcio Lecco 1912
  • 1912 – Viene fondata la sezione calcio della Società Canottieri Lecco.
  • 1919 – Affiliata alla F.I.G.C.
  • 1919-1920 – Non partecipa ai campionati regionali lombardi, disputa solo tornei F.I.G.C.

  • 1920-1921 – 4º nel girone finale della Promozione Lombarda.
  • 1921-1922 – 4º nel girone finale della Promozione Lombarda. Ammesso nella nuova Terza Divisione creata in seguito del Compromesso Colombo.
  • 1922-1923 – 1º nel girone finale della Terza Divisione Lombarda. Vince il titolo regionale, ma perde la sfida incrociata con il Monza, terzultimo classificato della categoria superiore.
  • 1923-1924 – 1º nel girone finale della Terza Divisione Lombarda dopo aver vinto lo spareggio Promosso in Seconda Divisione.
  • 1924-1925 – 7º nel girone B della Seconda Divisione Nord dopo aver vinto gli spareggi.
  • 1925-1926 – 8º nel girone A della Seconda Divisione Nord. Retrocesso nel Direttorio Divisioni Inferiori Nord.
  • 1926-1927 – 2º nel girone B della Seconda Divisione Nord. Ammesso in Prima Divisione Nord nella posizione della Fiorentina.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 1927-1928 – 9º nel girone C della Prima Divisione Nord. Riammesso nella categoria declassata.
  • 1928-1929 – 12º nel girone B della Prima Divisione Nord.
  • 1929-1930 – 3º nel girone B della Prima Divisione Nord.

  • 1930-1931 – 7º nel girone C della Prima Divisione Nord. Cambia denominazione in Associazione Calcio Lecco.
  • 1931-1932 – 3º nel girone C della Prima Divisione dopo aver perso lo spareggio.
  • 1932-1933 – 3º nel girone A della Prima Divisione.
  • 1933-1934 – 5º nel girone B della Prima Divisione.
  • 1934-1935 – 2º nel girone B della Prima Divisione dopo aver perso lo spareggio. Ammesso nella nuova Serie C.
  • 1935-1936 – 7º nel girone B della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1936-1937 – 9º nel girone B della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1937-1938 – 6º nel girone B della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1938-1939 – 11º nel girone B della Serie C.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1939-1940 – 4º nel girone C della Serie C.
Qualificazioni di Coppa Italia.

  • 1940-1941 – 14º nel girone C della Serie C. Retrocesso in Prima Divisione e successivamente riammesso.
Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1941-1942 – 12º nel girone B della Serie C.
  • 1942-1943 – 1º nel girone C della Serie C. Ammesso nel girone finale: arriva 4º nel girone finale B.
  • 1943-1944 – 1º nel girone C del Torneo Misto Serie C-Prima Divisione del Direttorio II Zona Lombardia. Le finali furono sospese per ordine del CONI a fine luglio 1944 ad una giornata dal termine con il Lecco 3º a 2 punti dal Legnano.
  • 1944-1945 – 9º nel Torneo Benefico Lombardo organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia.
  • 1945-1946 – 3º nel girone B della Serie B-C Alta Italia. Ammesso d’ufficio in Serie B.
  • 1946-1947 – 20º nel girone A della Serie B. Retrocesso in Serie C.
  • 1947-1948 – 4º nel girone E della Serie C[22]Retrocesso in Promozione.
  • 1948-1949 – 2º nel girone C della Promozione[22].
  • 1949-1950 – 1º nel girone C della Promozione[22]Promosso in Serie C.

  • 1950-1951 – 5º nel girone A della Serie C.
  • 1951-1952 – 5º nel girone A della Serie C. Retrocesso in IV Serie.
  • 1952-1953 – 1º nel girone B della IV Serie. Ammesso ai gironi finali: arriva 2º nel girone finale Nord. Promosso in Serie C.
  • 1953-1954 – 10º in Serie C.
  • 1954-1955 – 4º in Serie C.
  • 1955-1956 – 5º in Serie C.
  • 1956-1957 – 2º in Serie C. Promosso in Serie B.
  • 1957-1958 – 14º in Serie B.
  • 1958-1959 – 3º in Serie B.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1959-1960 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A.
Primo turno di Coppa Italia.

  • 1960-1961 – 14º in Serie A. Salvo dopo aver vinto gli spareggi.
Secondo turno di Coppa Italia.
Vince la Coppa delle Alpi in rappresentanza dell’Italia.
  • 1961-1962 – 16º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 1965-1966 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A. Cambia denominazione in Associazione Calcio Lecco S.p.a.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1966-1967 – 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
Quarti di finale di Coppa Italia.
  • 1967-1968 – 16º in Serie B dopo aver vinto gli spareggi.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1968-1969 – 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1969-1970 – 2º nel girone A della Serie C.

  • 1970-1971 – 8º nel girone A della Serie C.
  • 1971-1972 – 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B. Cambia denominazione in Lecco Calcio S.p.a.[23][24]
  • 1972-1973 – 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 1973-1974 – 5º nel girone A della Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1974-1975 – 8º nel girone A della Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1975-1976 – 3º nel girone A della Serie C.
Quarti di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1976-1977 – 4º nel girone A della Serie C.
Vince la Coppa Italia Semiprofessionisti (1º titolo).
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1978-1979 – 10º nel girone A della Serie C1.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1979-1980 – 16º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.

  • 1980-1981 – 5º nel girone A della Serie C2. Cambia denominazione in Lecco Calcio S.r.l.
 ? di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1981-1982 – 8º nel girone A della Serie C2.
Qualificazioni ai sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1982-1983 – 17º nel girone B della Serie C2. Retrocesso nel Campionato Interregionale.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1983-1984 – 13º nel girone B del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1984-1985 – 4º nel girone B del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1985-1986 – 9º nel girone B del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1986-1987 – 2º nel girone B del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1987-1988 – 2º nel girone B del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1988-1989 – 4º nel girone C del Campionato Interregionale.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1989-1990 – 2º nel girone B del Campionato Interregionale. Ripescato in Serie C2 a completamento organici.
 ? di Coppa Italia Dilettanti.

  • 1990-1991 – 13º nel girone B della Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1991-1992 – 8º nel girone A della Serie C2.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1992-1993 – 5º nel girone A della Serie C2.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1993-1994 – 10º nel girone A della Serie C2.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1994-1995 – 6º nel girone A della Serie C2.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 – 6º nel girone A della Serie C2.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1996-1997 – 2º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1997-1998 – 7º nel girone A della Serie C1.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 – 17º nel girone A della Serie C1. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1999-2000 – 15º nel girone A della Serie C1. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

  • 2000-2001 – 12º nel girone A della Serie C1.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2001-2002 – 10º nel girone A della Serie C1.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2002 – Al termine del campionato il Lecco Calcio S.r.l. (matricola FIGC 25980) viene escluso per inadempienze finanziarie. Durante l’estate viene fondata l’Associazione Calcio Città di Lecco (matricola 676103), ammessa dalla FIGCnel campionato di Eccellenza.
  • 2002-2003 – 1º nel girone B dell’Eccellenza Lombardia. Promosso in Serie D.
Finalista di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2003-2004 – 9º nel girone B della Serie D.
Secondo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2004-2005 – 2º nel girone B della Serie D. Promosso in Serie C2 dopo aver vinto i play-off.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2005-2006 – 10º nel girone A della Serie C2. Il club cambia denominazione in Associazione Calcio Lecco.
  • 2006-2007 – 2º nel girone A della Serie C2. Promosso in Serie C1 dopo aver vinto i play-off.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2007-2008 – 16º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione dopo aver perso i play-out e successivamente riammesso nella nuova Lega Pro Prima Divisione a completamento organici. Torna ad assumere la denominazione di Calcio Lecco 1912 s.p.a.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2008-2009 – 15º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2009-2010 – 18º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.

  • 2010-2011 – 7º nel girone A della Lega Pro Seconda Divisione.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2011-2012 – 17º nel girone A della Lega Pro Seconda Divisione. Retrocesso in Serie D dopo aver perso i play-out.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2012-2013 – 5º nel girone B della Serie D. Perde la finale dei play-off.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2013-2014 – 9º nel girone B della Serie D.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2014-2015 – 2º nel girone B della Serie D. Perde la finale dei play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2015-2016 – 2º nel girone B della Serie D. Vince i play-off del girone.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2016 – Il 5 dicembre 2016, il Calcio Lecco 1912 s.p.a. viene dichiarato fallito e posto in esercizio provvisorio per completare la stagione.
  • 2016-2017 – 16º nel girone B della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2017 – Nel mese di giugno la società viene acquistata all’asta fallimentare: la newco Calcio Lecco 1912 s.r.l. preserva i diritti sportivi acquisiti.
  • 2017-2018 – 7º nel girone B della Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2018-2019 – 1º nel girone A della Serie D. Promosso in Serie C.
Finale di Poule Scudetto.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.

Colori e simboli

Colori

I colori sociali del Lecco sono il blu e il celeste: l’accostamento cromatico venne inventato nel 1895 all’atto della fondazione della Canottieri Lecco, il cui primo presidente, Antonio Cima, affermò che essi avrebbero evocato al meglio il panorama lacustre di cui si godeva dalla città, fonendo la tinta propria dell’acqua con quella del cielo. Essendo il Lecco nato come sezione calcistica della Canottieri, fu dunque naturale che anch’esso scegliesse le summenzionate tinte per le proprie divise da gioco[25]. A differenza della divisa originaria della società “madre”, che presenta le tinte disposte a fasce orizzontali, il club calcistico ha invece optato per casacche palate.

Simboli ufficiali

Stemma

Inno

L’inno ufficiale della squadra si intitola Forza Lecco ed è cantato da Herman.

Strutture

Stadio

Il Lecco gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Rigamonti-Ceppi, situato in via Don Pozzi, nel rione di Castello, che accoglie anche la sede della società. Al terzo millennio lo stadio, dopo gli adeguamenti alle norme di sicurezza, è capace di 5.000 posti.

Lo stadio, inizialmente denominato Campo sportivo di via Cantarelli al momento della costruzione, risalente al 1922, nel corso degli anni è stato intitolato a Mario Rigamonti e poi anche al “presidentissimo” bluceleste Mario Ceppi, dopo la morte avvenuta negli anni ’80.

Prima della costruzione dello stadio nei primi anni di vita della società era stato allestito un campo da gioco, chiamato Primavera, in via Ponchielli.[26]

Centro di allenamento

La prima squadra si allena allo Stadio Rigamonti-Ceppi dove disputa anche le gare casalinghe.

Società

Organigramma societario

Aggiornato a dicembre 2019

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Staff dell’area amministrativa
  • Italia Paolo Di Nunno – proprietario
  • Italia Cristian Di Nunno – presidente
  • Italia Biagio Di Nunno – vice presidente
  • Italia Angelo Battazza – presidente onorario
  • Italia Angelo Maiolo – direttore generale
  • Italia Francesco Filucchi – direttore tecnico
  • carica vacante – direttore sportivo
  • Italia Nicodemo Cecconi – segretario generale
  • Italia Sonia Accorsi – segretaria
  • Italia Francesco Todeschini – responsabile comunicazione
  • carica vacante– team manager
  • Italia Donato Bonacina – magazziniere
  • Italia Alessandro Bonino – aiuto magazziniere

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Cronologia degli sponsor tecnici
  • fino al 1981 non presente
  • 2007-2009 Hawk
  • 2009-2011 Sportika
  • 2011-2012 La Fabbrica dello Sport
  • 2012- Legea

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Cronologia degli sponsor ufficiali
  • fino al 1980 non presente
  • 2007-2011 Ceramiche Invernizzi
  • 2011-2012 Cantine Pirovano, Altof
  • 2012 – oggi Cantine Pirovano

Allenatori e presidenti

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Allenatori

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Presidenti
  • 1912-1922 …
  • 1922-1931 Italia Eugenio Ceppi
  • 1931-1935 Italia Gennaro Pensa
  • 1935-1938 Italia Costantino Fiocchi
  • 1938-1941 Italia Attilio Bonati
  • 1941-1942 Italia Mario Ceppi (commissario straordinario)
  • 1942-1946 Italia Antonio Locatelli
  • 1946-1948 Italia Piero Piacco
  • 1948-1967 Italia Mario Ceppi
  • 1967-1968 Italia Giovanni Mambretti
  • 1968-1969 Italia Mario Ceppi
  • 1969-1971 Italia Giuseppe Martini
  • 1971-1974 Italia Mario Ceppi
  • 1974-1980 Italia Carlo Rizza
  • 1980-1983 Italia Mario Ceppi
  • 1983-1988 Italia Alberto Frigerio
  • 1988-1992 Italia Sergio Pagani
  • 1992-1993 Italia Lorenzo Cariboni
  • 1993-1994 Italia Sergio Pagani
  • 1994-1999 Italia Costante Grassi
  • 1999-2002 Italia Giovanni Bartoli (amministratore unico)
  • 2002-2003 Italia Lorenzo Bodega
  • 2003-2004 Italia Umberto Sozzi
  • 2004-2006 Italia Gennaro Aprea
  • 2006-2009 Italia Giovanni Fiori
  • 2009-2012 Italia Sergio Invernizzi
  • 2012-2013 Italia Giuseppe Cala
    Italia Mario Micheli (pro tempore)
  • 2013-2014 Italia Antonio Rusconi
  • 2014-2015 Italia Stefano Galati
  • 2015-2016 Italia Evaristo Beccalossi
  • 2016-2017 Italia Mario Motta (curatore fallimentare)
  • 2017-2019 Italia Paolo Di Nunno
  • 2019- Italia Cristian Di Nunno

Calciatori

Palmarès

Competizioni nazionali

1976-1977

Competizioni internazionali

1977

Competizioni interregionali

1971-1972 (girone A)
1949-1950 (girone C)
2018-2019 (girone A)

Competizioni regionali

2002-2003 (girone B)

Competizioni giovanili

1962-1963 (Serie B), 1964-1965 (Serie B)
2005-2006

Altri piazzamenti

Secondo posto: 1959-19601965-1966
Terzo posto: 1945-1946 (girone B)1958-1959
Secondo posto: 1956-19571969-1970 (girone A)
Terzo posto: 1975-1976 (girone A)
Secondo posto: 1996-1997 (girone A)2006-2007 (girone A)
Secondo posto: 2004-2005 (girone B)2014-2015 (girone B)2015-2016 (girone B)
Terzo posto: 1948-1949 (girone C)
Finalista: 2018-2019
Finalista: 2002-2003

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

La seguente tabella prende in considerazione le 86 stagioni sportive disputate nei campionati nazionali a partire dall’esordio avvenuto il 26 ottobre 1924 in Seconda Divisione; la squadra ha inoltre partecipato al torneo di Serie B-C Alta Italia 1945-1946[29] con titolo sportivo di Serie C e a campionati su scala regionale, vale a dire:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 3 1960-1961 1966-1967 3
Seconda Divisione 2 1924-1925 1925-1926 15
Prima Divisione 2 1927-1928 1928-1929
Serie B 11 1946-1947 1972-1973
Seconda Divisione 1 1926-1927 42
Prima Divisione 6 1929-1930 1934-1935
Serie B-C Alta Italia[30] 1 1945-1946
Serie C 24 1935-1936 2019-2020
Serie C1 8 1978-1979 2007-2008
Lega Pro Prima Divisione 2 2008-2009 2009-2010
Promozione 2 1948-1949 1949-1950 22
IV Serie 1 1952-1953
Serie C2 12 1980-1981 2006-2007
Lega Pro Seconda Divisione 2 2010-2011 2011-2012
Serie D 5 2014-2015 2018-2019
Campionato Interregionale 7 1983-1984 1989-1990 11
Serie D 4 2003-2004 2013-2014

Tifoseria

Storia

Sono presenti due gruppi ultras, i Cani Sciolti e il gruppo Brigate, oltre a gruppi minori di neoformazione come Ciapati di Te e Bennet.[senza fonte]

Gemellaggi e rivalità

La tifoseria organizzata lecchese non considera vigente alcun rapporto di gemellaggio; intrattiene bensì rapporti amichevoli e/o rispettosi con i supporter di ArezzoAtalantaCalangianus 1905Monza e Varese. Da notare inoltre come negli anni 2000 i Lost Boys, frangia del tifo della Virtus Bergamo, sostenne il Lecco visto il fallimento della propria beniamina.

Tra le rivalità, particolarmente accesa e longeva è quella contro il Como, contro cui i blucelesti disputano il cosiddetto derby del Lario. Rapporti tesi si registrano inoltre con i gruppi organizzati afferenti a PaganeseNovaraCremoneseVeneziaModenaPro PatriaPergocremaAlessandria e Piacenza.[senza fonte]