Lecce

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Club History

L’Unione Sportiva Lecce, nota semplicemente come Lecce, è una società calcistica italiana con sede nella città di Lecce. Milita in Serie A, la massima serie del campionato italiano.

L’attuale sodalizio, costituito il 16 settembre 1927 dalla fusione tra i club locali della FBC Juventus e del Gladiator, fa risalire la propria origine al 1908, anno di fondazione del primo club cittadino, lo Sporting Club Lecce, attivo fino al 1923.[2] I colori ufficiali del club sono il giallo e il rosso;[2] il suo simbolo è una lupa che si trova sotto il leccio, emblema della città di Lecce. La squadra disputa le proprie gare interne allo Stadio Ettore Giardiniero-Via del mare, che, inaugurato nel 1966 e ammodernato nel 1985, ha una capienza di 40 670 posti, di cui attualmente 31 533 omologati.[3] Dal 2015 la proprietà del club appartiene ad un gruppo di soci guidati da Saverio Sticchi Damiani, attuale presidente.[4]

Seconda società della Puglia per numero di campionati disputati nelle prime due serie professionistiche, conta 16 partecipazioni alla Serie A, categoria nella quale ha esordito nella stagione sportiva 1985-1986, e 27 partecipazioni alla Serie B, categoria in cui ha debuttato nella stagione sportiva 1929-1930. Il miglior piazzamento del Lecce in massima serie è il 9º posto del campionato 1988-1989.[2] La squadra ha vinto una Coppa Ali della Vittoria come prima classificata in Serie B nel 2009-2010 e una Coppa Italia di Serie C nel 1975-1976, mentre in ambito internazionale ha vinto una Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti nel 1976.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell’Unione Sportiva Lecce.

Il Lecce 1929-1930, che disputò la prima stagione in Serie B.

Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce, attivo nell’atletica, nel ciclismo e nel calcio. Il primo presidente del club è, nel corso di quell’anno, Francesco Marangi. Nel 1922 lo Sporting partecipa (nel girone pugliese) al campionato nazionale di Seconda Divisione, in cui si aggiudica la prima promozione nella storia del calcio leccese. Nel 1923 partecipa alla Prima Divisione. Con l’avvento del fascismo, il 16 settembre 1927 nasce l’US Lecce dalla fusione di FBC JuventusSC Lecce e Gladiator. I colori adottati dalla nuova società sono il bianco e il nero, che lasciano spazio al giallo e al rosso nel 1929, quando i giallorossi ottengono la promozione in Serie B per la prima volta nella loro storia. Tra gli anni trenta e gli anni quaranta il club sospende più volte l’attività. Tornato in Serie B nel 1946, dopo tre anni di cadetteria, dal 1949 attraversa una fase di crisi, che ha l’apice nel 1955 con la retrocessione in IV Serie, da cui i giallorossi risaliranno in C nel 1958.

I salentini risalgono in seconda serie al termine dell’annata 1975-1976, quando il Lecce vince campionatoCoppa Italia di Serie C, nella cui finale supera per 1-0 il Monza, e Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti, dopo aver ribaltato con un 4-0 la sconfitta esterna rimediata contro lo Scarborough (1-0 in Inghilterra).[5] In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, tuttora record italiano nelle prime tre categorie del campionato.[6]

Il Lecce del 1975-1976, artefice del treble minore composto dal campionato di Serie C, dalla Coppa Italia Semiprofessionisti e dalla Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti.

Dopo alcune salvezze sofferte in serie cadetta nei primi anni ottanta, nella stagione 1983-1984 la squadra di Jurlano si piazza al quarto posto in un torneo segnato dalla tragica scomparsa in un incidente automobilistico, il 2 dicembre 1983, dei calciatori giallorossi Michele Lorusso e Ciro Pezzella. Lorusso è tuttora il primatista di presenze del Lecce con 418 partite giocate in maglia giallorossa. La stagione 1984-85 è quella della promozione in Serie A con Fascetti: in casa del Monza, il 16 giugno 1985, la partita termina 1-1, risultato che consente al Lecce di approdare per la prima volta in massima serie, vincendo il campionato insieme al Pisa con 50 punti ottenuti in 38 partite. Nel 1985-86 la retrocessione in cadetteria dei giallorossi è immediata, ma alla penultima giornata il Lecce, già retrocesso aritmeticamente, batte clamorosamente la Roma all’Olimpico (prima vittoria salentina in trasferta in Serie A), privandola dello scudetto, che va alla Juventus dopo la vittoria al Via del Mare contro i salentini nel turno successivo.

Tra la metà degli anni ottanta e gli anni duemiladieci il Lecce fa la spola tra Serie B e Serie A, militando in un’occasione (1995-1996) in terza serie. Si segnala la stagione 1988-1989, quando, sotto la guida di Carlo Mazzone, i giallorossi ottengono la prima salvezza in Serie A e uno storico nono posto finale (31 punti). Retrocesso in Serie C1 nel 1995, nel biennio 1995-1997, sotto la guida di Gian Piero Ventura, il Lecce ottiene due promozioni consecutive, passando dalla terza alla massima serie nel giro di due anni, per poi retrocedere nuovamente nel 1998 e ottenere una nuova promozione in A l’anno dopo. Nei primi anni duemila il club salentino continua l’altalena tra A e B: nella stagione 2004-2005, in Serie A, sotto la guida di Zdeněk Zeman, chiude all’11º posto con il secondo miglior attacco del campionato (sempre in quella stagione è il club che, per la prima volta nella storia della Serie A, non retrocede pur avendo la difesa più battuta del campionato).

Nella stagione 2009-2010, per la prima volta nella propria storia, il club salentino vince il campionato di Serie B e alza al cielo la Coppa Ali della Vittoria. Dopo due stagioni in Serie A, al termine dell’annata 2011-2012 il Lecce, retrocesso in Serie B sul campo, viene declassato in Lega Pro Prima Divisione per illecito sportivo; poco dopo la proprietà del club passa, dopo 18 anni, dalla famiglia Semeraro alla famiglia Tesoro, la cui gestione dura tre anni segnati da vani tentativi di promozione in serie cadetta, più volte sfiorata dai giallorossi. Rilevato nel 2015 dalla cordata di imprenditori leccesi guidata dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, il club ritrova la Serie B vincendo il campionato di Serie C nel 2017-2018. Nella stagione successiva, per la seconda volta nella propria storia, il Lecce riesce nel doppio salto dalla Serie C alla Serie A.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell’Unione Sportiva Lecce

  • 1910-1913 – Attività a livello regionale.
  • 1921-1922 – 1º nel girone eliminatorio Puglia del campionato di Seconda Divisione C.C.I. Promosso in Prima Divisione.
  • 1922-1923 – 5º nel girone unico Puglia della Prima DivisioneRetrocesso in Seconda Divisione e successivamente non iscritto.
  • 1923-1927 – La società non partecipa ad alcun campionato e nella città di Leccedisputano i campionati minori cinque società: Lecce F.B.C.JuventusGladiatorAvanguardia Giovanile Fascista e La Veloce.
  • 1927 – Il 16 settembre, viene fondata l’Unione Sportiva Lecce dalla fusione tra Juventus e Gladiator che riparte dal campionato di Seconda Divisione.
  • 1927-1928 – 3º nel girone C della Seconda Divisione Sud.
  • 1928-1929 – 2º nel girone C del Campionato Meridionale. 1º nel girone A delle semifinali. Vince lo spareggio finale. Promosso in Serie B.
  • 1929-1930 – 13º in Serie B.

  • 1930-1931 – 14º in Serie B.
  • 1931-1932 – 17º in Serie BRetrocesso in Serie C e successivamente radiato dai ruoli federali per inadempienze finanziarie.
  • 1932-1934 – La società non partecipa ad alcun campionato e nella città di Leccedisputano i campionati minori due società: U.S. Vittoria e Salento F.C.
  • 1934 – L’Unione Sportiva Pro Lecce si affilia alla F.I.G.C. e s’iscrive al campionato di Terza Divisione.
  • 1934-1935 – Il club vinse la Terza Divisione PugliesePromosso nella Prima Divisione Pugliese, nuovo nome della ex Seconda Divisione.
  • 1935 – L’U.S. Pro Lecce cambia denominazione in Dopolavoro Lecce.[7]
  • 1935-1936 – 4° nella Prima Divisione PuglieseAmmesso in Serie C a completamento organici. Durante la stagione cambia denominazione in Associazione Sportiva Lecce.[8]
  • 1936-1937 – 11º nel girone E della Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1937-1938 – La società partecipa al girone E della Serie C, ma si ritira alla quarta giornata di campionato, venendo poi riammessa a completamento organici.[9]
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1938 – Il sodalizio cambia denominazione in Associazione Calcistica Lecce.
  • 1938-1939 – 3º nel girone H della Serie C. Declassato all’ultimo posto per delibera della Presidenza Federale a causa di irregolarità commesse in diversi trasferimenti di giocatori e inizialmente retrocesso in Prima Divisione, successivamente riammesso in Serie C.
Qualificazioni di Coppa Italia.
  • 1939 – L’A.C. Lecce si fonde con l’A.C. Salento dando vita all’Unione Sportiva Pro Lecce.[10]
  • 1939-1940 – 4º nel girone H della Serie C – Prima fase.
Qualificazioni di Coppa Italia.

  • 1940 – Il club cambia denominazione in Unione Sportiva Lecce.
  • 1940-1941 – 2º nel girone H della Serie C – Prima fase.
Primo turno di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia.


Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Finalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Coccarda Coppa Italia LegaPro.png Vince la Coppa Italia di Serie C (1º titolo).
Vince la Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti (1º titolo).
Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.

Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Anglo-Italiana.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
  • 2007-2008 – 3º in Serie BPromosso in Serie A dopo aver vinto i play-off.
Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.

Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Semifinale di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Terzo posto in Supercoppa di Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia.
Quarto turno di Coppa Italia.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Colori e simboli dell’Unione Sportiva Lecce.
Leccestemma.png Evoluzione storica
Anni Colori Denominazione
1908-1923 600px White star on black and red background.svg Sporting Club Lecce
1927-1928 Nero e Bianco (Strisce).svg Unione Sportiva Lecce
1928-1932 600px bordered Blue HEX-1F2980 striped Red HEX-ED1B23 Yellow HEX-FFF200.svg Unione Sportiva Lecce
1934-1935 Unione Sportiva Pro Lecce
1935-1936 Dopolavoro Lecce
1936-1938 Associazione Sportiva Lecce
1938-1939 Associazione Calcistica Lecce
1939-1940 Unione Sportiva Pro Lecce
dal 1940 Unione Sportiva Lecce

I colori della squadra salentina sono attualmente il giallo e il rosso[11] e sono stati utilizzati per la prima volta nel 1928[12], un anno dopo la nascita dell’Unione Sportiva Lecce, quando i colori sociali erano ancora il bianco e il nero. Per il vecchio Sporting Club Lecce, fondato nel 1908 fino al 1923, i colori erano il rosso e nero con pantaloncini bianchi e calzettoni neri, con una stella bianca cucita sulla parte sinistra della maglia.

Il Lecce del 1973-1974, con una divisa recante insoliti pantaloncini neri e calzettoni rossi.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo del Lecce è la lupa che si trova sotto il leccio, albero tipico della Puglia; questo è anche il simbolo della città.[13]

Gli stemmi che ha utilizzato la società hanno subito trasformazioni nel tempo. Nei primi anni di vita, lo Sporting Club Lecce indossava una maglietta a strisce rosse e nere, con una stella bianca cucita sulla parte sinistra della maglia. Successivamente si adottò un logo con l’aspetto di uno scudetto rosso, con il simbolo della città su sfondo bianco.[14]

Lo storico stemma del Lecce, usato fino al 1981, presenta i colori sociali della società, ben visibili nel logo, che è metà giallo e metà rosso, con al suo interno il simbolo della città e un pallone di calcio.[14]

Il successivo stemma (quello esistente nel periodo 1981-2001) raffigurava la classica lupa, nascosta dietro l’albero, con un pallone da calcio sotto una zampa. Questo logo era racchiuso in un cerchio, dove alla base dell’albero sono raffigurati i colori giallo e rosso.[14]

L’attuale stemma societario è stato adottato per la prima volta nella stagione 2001-02 ed è la versione più moderna tra gli stemmi utilizzati. Ha una forma somigliante a quella di uno scudo, con sfondo blu scuro e bordino in oro, così come le scritte U.S. LECCE 1908 e la lupa, rappresentata nella parte centrale del logo.[14]

Inno[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua storia il Lecce ha avuto diversi inni. In occasione della prima storica promozione in Serie A furono composti tre brani, Lecce grande amore (vinile 33 giri del 1985), Lecce cha cha cha di Chaly Albert e Lecce è il cuore di Sparapano-Gemma, cantata da N. Missoni. Un altro storico inno è Arcu te pratu del cantautore leccese Bruno Petrachi.[15]

Dal 2001 al 2003 fu adottato l’inno Giallurussu dei Sud Sound System, inciso per la prima volta nel novembre del 1999. Il 26 agosto 2014 fu presentato in piazza Sant’Oronzo, a Lecce, un nuovo inno dei Sud Sound System, dal titolo Lu core pe tie scalpita, in uso per una sola stagione.[15]

L’attuale inno ufficiale, riprodotto dai diffusori dello stadio, è quello realizzato da Sergio ‘Gioy’ Rielli, con il titolo Giallorossi per sempre, che è stato l’inno del Lecce dal 2003 al 2012, per poi tornare ufficialmente dalla stagione 2015-2016.[15]

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

La mascotte ufficiale dell’Unione Sportiva Lecce è Wolfy, un lupo in maglia giallorossa ideato da un giovane grafico leccese nel 1999. Il lupo è, infatti, il simbolo storico sia della città salentina sia della squadra e compare sullo stemma societario. La mascotte in peluche è presente a bordo campo nelle partite casalinghe disputate al Via del Mare dal 25 settembre 1999, in occasione del vittorioso match con la Juventus (2-0). Wolfy è stato anche protagonista del Progetto Scuola, una serie di incontri tra calciatori giallorossi e scolaresche salentine.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Panorama dello Stadio Via del mare di Lecce il 22 settembre 1985, giorno dell’esordio casalingo dei salentini in Serie A contro il Torino (0-0).

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Carlo Pranzo e Stadio Ettore Giardiniero-Via del mare.

Il Lecce gioca le partite casalinghe presso lo Stadio Ettore Giardiniero-Via del mare,[1] situato nel capoluogo salentino lungo la via che conduce al mare, la strada statale 543 per San Cataldo. La capienza dello stadio è di 40 670 posti, di cui attualmente 31 559 omologati.[16]

A causa della crescita del fenomeno della violenza negli stadi, negli anni 2000, per motivi di sicurezza, una parte della curva sud è stata chiusa e il numero dei posti omologati è stato ridotto a 36.827.[17] Il 31 gennaio 2013, con la caduta del Lecce in Lega Pro, è stata chiusa la Curva Sud e sono stati ridotti i posti disponibili negli altri settori, per un totale di 14 287 posti omologati. Il 31 ottobre 2016 il numero di posti utilizzabili è stato aumentato a 20.373, con la riapertura della Curva Sud e l’utilizzo di ulteriori sub-settori, precedentemente interdetti al pubblico, della Tribuna Centrale Superiore e Inferiore[18]. Dalla stagione 2019-2020, in seguito al ritorno in Serie A del club e a lavori di adeguamento e restyling della struttura, la capienza dello stadio è stata aumentata a 31 559 spettatori.[19]

Nell’ospitare le partite del Lecce, il Via del mare sostituì lo Stadio Carlo Pranzo, antico impianto intitolato alla memoria di un giovane leccese caduto durante la seconda guerra mondiale. In precedenza l’impianto era intitolato ad Achille Starace, il gerarca fascista che ne aveva voluto la costruzione nel 1924.[20][21]

Il Via del mare fu inaugurato l’11 settembre 1966 con la partita amichevole Lecce-Spartak Mosca.[1] Il 2 ottobre ospitò la prima partita tra squadre italiane (Lecce-Taranto 1-0). Con la prima storica promozione del Lecce in Serie A, nel 1985, venne parzialmente distrutto e ampliato a circa 55 000 posti.[1] La prima gara che si disputò nell’impianto fu Lecce-Torino (0-0) del 22 settembre 1985, valevole per la terza giornata del campionato di Serie A 1985-86.

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

La sede degli allenamenti del Lecce è il Ristoppia Resort di Lequile dal 2019[22], comprendente un’area polifunzionale con campi più piccoli, palestre, un campo in sintetico da calcio a 6 e un altro campo in erba naturale.[22]

Il settore giovanile si allena invece presso il Centro Sportivo Kick Off, situato a Castromediano, alle porte di Lecce. Il Kick Off è un impianto sportivo che ospita tutte l’attività del settore giovanile giallorosso e, all’occorrenza, anche a disposizione della prima squadra. È una struttura all’avanguardia, dotata di un campo da calcio in erba sintetica (con tribunetta), due da calcio a otto e tre da calcio a cinque, oltre a campi da paddle, palestra e pista di atletica.[23]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista amministrativo l’Unione Sportiva Lecce è una società per azioni[24], le cui quote societarie sono divise fra vari soci, riuniti e rappresentati dal presidente Sticchi Damiani.

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è riportato l’organigramma societario del club.[24]

Leccestemma.png

Staff dell’area amministrativa
  • Italia Saverio Sticchi Damiani – Presidente
  • Italia Corrado Liguori – Vicepresidente
  • Italia Alessandro Adamo – Vicepresidente
  • Italia Salvatore De Vitis – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Paolo Del Brocco – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Alessandro Onorato – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Silvia Carofalo – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Dario Carofalo – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Maria Rosaria Olive – Consigliere d’amministrazione
  • Italia Giuseppe Mercadante – Direttore generale
  • Italia Mauro Meluso – Direttore sportivo
  • Italia Claudio Vino – Team manager
  • Italia Gennaro Delvecchio – Responsabile settore giovanile
  • Italia Domenico Zinnari – Responsabile area legale
  • Italia Angelica De Mitri – Responsabile biglietteria
  • Italia Donato Provenzano – Responsabile sicurezza
  • Italia Andrea Ferrante – Addetto stampa
  • Italia Andrea Micati – Responsabile marketing
  • Italia Alessandro Tondi – Amministrazione
  • Italia Giovanni Apollonio – Slo
  • Italia Marco Lezzi – Fotografo ufficiale

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Di seguito l’elenco degli sponsor tecnici e ufficiali del Lecce.

Leccestemma.png

Cronologia degli sponsor tecnici

Leccestemma.png

Cronologia degli sponsor ufficiali

Impegno nel sociale[modifica | modifica wikitesto]

Il Lecce è attivo nel campo sociale e umanitario. In ambito sanitario ha stipulato una partnership con la “Fondazione Sandri” per sensibilizzare alla donazione del sangue e supporta il progetto “IO POSSO”, rivolto a persone affette da SLA e altre disabilità motorie[35][36]. Inoltre viene favorito l’ingresso allo stadio a disabili e disagiati, mettendo a disposizione biglietti gratuiti e ambulanze con assistenza medica, grazie alla collaborazione con l’associazione “Emergenza Salento”.[37]

Il Lecce ha contribuito anche ad iniziative di solidarietà internazionale, collaborando con l’associazione umanitaria internazionale ActionAid, impegnata nella lotta alla fame e alla povertà nel mondo.[35] Nella stagione 2009-2010 i salentini, come sponsor ufficiale dalla 23ª alla 26ª giornata, hanno inserito sulle divise di gioco la dicitura: “HAITI – SMS 48541”, con il numero per gli aiuti dopo il terremoto del 2010.[38][39]

Il club salentino ha collaborato anche all’affermazione della lealtà sportiva e lotta al razzismo, sostenendo l’associazione “Imbriani non mollare”.[35]

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Rizzo, allenatore della Primavera del Lecce dal 2002 al 2006, ha vinto 2 campionati, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa di Lega.

Un giovane Antonio Conte con la maglia del Lecce.

Il settore giovanile del Lecce, il cui responsabile è Gennaro Delvecchio, si compone di nove squadre: PrimaveraBerrettiUnder 17Under 16Under 15Giovanissimi RegionaliGiovanissimi ProvincialiEsordienti e Pulcini.[40]

La Primavera del Lecce nella sua storia è riuscita a vincere ben 6 trofei: 2 Campionati Primavera (nel 2002-2003 in finale contro l’Inter e nel 2003-2004 sempre contro l’Inter), 2 Coppe Italia Primavera (nel 2001-2002 e nel 2004-2005) e 2 Supercoppe Primavera (nel 2004 contro la Juventus e nel 2005 contro la Roma). L’allenatore di quella squadra era Roberto Rizzo, anch’egli nato e cresciuto nel Lecce, alla guida della Primavera del 2002 al 2006 prima di venire promosso in prima squadra.[41]

Tra gli allenatori della Primavera giallorossa, oltre a Rizzo si ricorda Antonio Toma, che alla guida della Berretti vinse nel campionato 2012-2013 ben 15 gare su 15, convincendo il presidente Savino Tesoro a chiamarlo in prima squadra il 21 gennaio 2013.

Nel settore giovanile del Lecce sono cresciuti molti importanti calciatori, che hanno trovato fortuna nella loro carriera, tra i quali si ricordano Franco Causio – campione del mondo nel 1982 -, Sergio BrioAntonio ConteFrancesco MorieroCristian LedesmaMirko VučinićValeri Bojinov e Graziano Pellè. Molti di questi, vengono scoperti da Pantaleo Corvino, direttore sportivo del Lecce dal 1998 al 2005, che si segnala come abile talent scout, portando alla ribalta nazionale e internazionale giovani cresciuti nel vivaio giallorosso.

Tra i leccesi cresciuti nel Lecce, Conte esordì con i giallorossi in Serie A a 16 anni, il 6 aprile 1986, in Lecce-Pisa 1-1 del campionato 1985-1986, Moriero esordì con il Lecce in Serie B a 17 anni, il 15 marzo 1987, in Bari-Lecce 2-0 del campionato di Serie B 1986-1987Andrea Esposito debuttò con i giallorossi a 17 anni, il 25 gennaio 2004, in Lecce-Lazio 0-1 del campionato di Serie A 2003-2004 e fece parte della pluridecorata formazione Primavera allenata da Rizzo, mentre Graziano Pellè militò nelle giovanili del Copertino dal 1995 al 2002,[42] anno in cui si trasferì nella Primavera di Roberto Rizzo, per poi esordire con la prima squadra dei giallorossi l’11 gennaio 2004 in Lecce-Bologna 1-2 del campionato di Serie A 2003-2004.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il Lecce ha trovato spazio in numerosi film e fiction che hanno fatto la storia del cinema e della televisione italiana.[43]

Fra i più importanti, si ricorda il celebre film Al bar dello sport, film cult del 1983, con protagonisti Lino Banfi e Jerry Calà. Nella scena in cui Banfi ascolta alla radiolina i risultati della domenica, tra le varie partite si sente nominare anche un “Lecce-Pescara 2-0”.[43]

Si fa riferimento al Lecce anche in Benvenuti al Nordcommedia del 2012 diretto da Luca Miniero, con Claudio Bisio e Alessandro Siani.[43] In una scena ambientata a casa di Alberto (Claudio Bisio), questi cerca di sentire la partita Milan-Lecce in radio mentre il suo amico napoletano Mattia Volpe (Alessandro Siani) guarda NapoliJuventus sul divano con Chicco, il figlio di Alberto (la partita è del 9 gennaio 2011, vinta per 3-0 dal Napoli con la tripletta di Edinson Cavani): a un certo punto viene fischiato un calcio di rigore per il Lecce ma la trasmissione si interrompe, riprendendo in seguito per annunciare il vantaggio salentino.[43]

In una puntata della popolare serie tv italiana I Cesaroni, Giulio (Claudio Amendola), Ezio (Max Tortora) e Cesare (Antonello Fassari) sono sul divano e si preparano a guardare la loro Roma, che gioca in trasferta a Lecce. La televisione inquadra lo stadio Via del Mare dalla tribuna centrale dandoci così un’ampia visione del campo da gioco.[43]

Anche in Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me, film del 2006 con Diego Abatantuono, si cita il Lecce, quando il camionista juventino detto “Tirzan” si sta recando con l’amico Beniamino al “Via del Mare” per assistere a Lecce-Juventus, ma un incidente ne impedisce l’arrivo allo stadio.[43]

Nel videogioco Captain Tsubasa V: Hasha no shōgō campione, del 1994, il personaggio principale, Oliver Hutton, gioca nel Lecce.

In ambito musicale numerosi sono le canzoni e gli inni dedicati al Lecce.[44]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Allenatori dell’Unione Sportiva Lecce.

Di seguito è riportato l’elenco degli allenatori del Lecce.[45]

Leccestemma.png

Allenatori

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti dell’Unione Sportiva Lecce.

Di seguito è riportato l’elenco dei presidenti del Lecce.[45]

Leccestemma.png

Presidenti
  • 1927-1928 Italia Luigi Lopez y Royo
  • 1928-1929 Italia L. Fanelli
  • 1929-1930 Italia Manfredo Tana
  • 1930-1931 Italia N. Nanucchi
  • 1931-1932 Italia Nino Adilardi
  • 1936-1937 Italia Valdimiro Bolognini
    Italia Michele Carofiglio
  • 1937-1938 Italia Mario Sforza
  • 1938-1939 Italia Giuseppe Giorgino
  • 1939-1942 Italia Paolo Tuzzo
  • 1942-1943 Italia Umberto Giorgino
  • 1945-1946 Italia Vito Gemma
  • 1946-1948 Italia R. Bertelli
  • 1948-1949 Italia V. Battistelli
  • 1949-1950 Italia Vito Gemma
  • 1950-1951 Italia Mario Capozza
  • 1951-1953 Italia M. Chiatante
  • 1953-1956 Italia U. Proto
  • 1956-1957 Italia F. Laudisa
  • 1957-1958 Italia Ennio Bonea
  • 1958-1960 Italia U. De Palma
  • 1960-1961 Italia Gennaro Ventura
  • 1961-1963 Italia L. Esposito
  • 1963-1966 Italia G. Del Piano
  • 1966-1971 Italia Marcello Indraccolo
  • 1971-1975 Italia Luigi Solombrino
  • 1975-1976 Italia Antonio Rollo
  • 1976-1994 Italia Franco Jurlano
  • 1994-1995 Italia Giuseppe Bizzarro
  • 1995-2002 Italia Mario Moroni
  • 2002-2005 Italia Quirico Semeraro
  • 2005-2006 carica vacante
  • 2006-2010 Italia Giovanni Semeraro
  • 2010-2011 Italia Pierandrea Semeraro
  • 2011-2012 Italia Isabella Liguori
  • 2012-2015 Italia Savino Tesoro
  • 2015-2017 Italia Enrico Tundo
  • 2017-presente Italia Saverio Sticchi Damiani

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Arrows-folder-categorize.svg Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell’U.S. Lecce

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

La lista dei capitani del Lecce.

Carmelo Miceli, capitano della prima promozione in A.

Juan Barbas, capitano del Lecce dal 1987 al 1990.

Maglie ritirate[modifica | modifica wikitesto]

  • 12 – Dedicato agli “Ultrà Lecce” della curva nord, attribuendo loro, simbolicamente, il ruolo di 12º uomo in campo.[46]

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

Pedro Pasculli, campione del mondo con l’albiceleste nel 1986.

Pedro Pasculli, durante la sua militanza nel Lecce, si è laureato, a Messico 1986, campione del mondo con la nazionale argentina capitanata da Diego Armando Maradona. Ha realizzato il gol decisivo agli ottavi di finale del mondiale (Argentina-Uruguay 1-0). Con l’Argentina conta 20 presenze e 5 reti e nel 1987 ha disputato la Coppa America.

Campioni del mondo
Campioni europei Under-21

Contributo alle nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale italiana[modifica | modifica wikitesto]

Questa sezione riporta un elenco dei calciatori italiani convocati nella nazionale maggiore e nazionale Under-21 durante la loro militanza nel Lecce.

Il primo calciatore del Lecce a ottenere la convocazione in nazionale maggiore fu Marco Cassetti, che esordì in maglia azzurra nell’amichevole giocata allo Stadio Euganeo di Padova contro l’Islanda il 30 marzo 2005.[47] Lo stesso CT ct azzurro Marcello Lippi convocò il giallorosso Vincenzo Sicignano come terzo portiere nella gara contro la Moldavia, disputata a Lecce il 12 ottobre 2005.[48] Vanta una convocazione in nazionale anche il salentino (e giocatore del Lecce) Andrea Esposito, chiamato da Lippi per la partita amichevole contro l’Irlanda del Nord del 6 giugno 2009, nella quale non fu impiegato.[49]

Per quello che riguarda gli azzurrini, fra i giocatori con più presenze che ha militato nel Lecce c’è Cesare Bovo, che ha fatto parte della nazionale Under-21, di cui è stato anche capitano, vincendo il campionato europeo Under-21 nel 2004, nel quale ha anche segnato il gol del momentaneo 2-0 all’81’, in finale contro la Serbia.

Di seguito sono riportati i nomi dei calciatori che hanno vestito la maglia dela nazionale italiana durante la militanza nel Lecce, con accanto indicati il numero di presenze e reti in nazionale.[50]

Nazionale maggiore

Andrea Bertolacci con la maglia dell’Under-21 azzurra. Ha giocato nel Lecce dal 2010 al 2012.

Nazionale Under-21
Nazionale Under-23
Nazionale militare

Altre nazionali[modifica | modifica wikitesto]

L’elenco che segue indica tutti i giocatori stranieri che contano almeno una presenza nelle proprie rispettive nazionali durante la loro militanza nel Lecce.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2009-10
1975-76

Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]

1945-46 (girone E)1975-76 (girone C)2017-18 (girone C)
1995-96 (girone C)
1928-29 (campionato meridionale)
1921-22 (girone Puglia)

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1976

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Primavera
2002-032003-04
2001-022004-05
20042005
Giovanissimi
1999-2000

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1984-1985 (Promossa in Serie A)1987-1988 (Promossa in Serie A)2018-2019 (Promossa in Serie A)
Terzo posto: 1947-19481992-1993 (Promossa in Serie A)1996-1997 (Promossa in Serie A)1998-1999 (Promossa in Serie A)2002-2003 (Promossa in Serie A)2007-2008 (Promossa in Serie A)
Secondo posto: 1961-62 (girone C)
Terzo posto: 1974-1975 (girone C)
Secondo posto: 2012-2013 (girone A)
Terzo posto: 2013-2014 (girone B)
Secondo posto: 2016-2017 (girone C)
Terzo posto: 2015-2016 (girone C)
Secondo posto: 1973-1974
Semifinale: 2012-2013
Terzo posto: 2018

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria Stella d’oro al merito sportivo
— 1987[87]
Stella d'argento al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria Stella d’argento al merito sportivo
— 1982[88]

La Coppa Ali della Vittoria vinta dal Lecce nel campionato di Serie B 2009-2010

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell’Unione Sportiva Lecce.

Partecipazione ai campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie A 16 1985-1986 2019-2020 16
Serie B 27 1929-1930 2018-2019 27
Seconda Divisione 1 1927-1928 41
Prima Divisione 1 1928-1929
Serie C 33 1936-1937 2017-2018
Serie C1 3 1995-1996 2013-2014
Lega Pro 3 2014-2015 2016-2017
IV Serie 3 1955-1956 1957-1958 3

In 86 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall’esordio nel Direttorio Divisioni Inferiori Sud (C), nel quale militò per 2 stagioni. Il Lecce sospese qualsiasi attività tra il 1932 e il 1936.

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Il Lecce ha disputato ben 86 stagioni sportive (dal 1908 al 1927 la squadra si chiamava Sporting Club Lecce). Le attività sono state sospese tra il 1932 e il 1936 per la guerra.

Nella classifica della tradizione sportiva, che tiene conto di tutte le 65 squadre di calcio che hanno militato almeno una volta nella massima serie nazionale, il Lecce si colloca al 27º posto in Italia con 488 punti, mentre nella classifica perpetua si piazza al 27º posto con 463 punti; in ambo i casi è la quinta società dell’Italia meridionale in ordine di graduatoria.[89]

Il Lecce nella stagione 1985-1986, all’esordio in Serie A.

L’esordio del Lecce in Serie A risale alla stagione 1985-1986, mentre l’esordio in Serie B è avvenuto nella stagione 1929-1930. La squadra ha disputato 16 campionati in massima serie, l’ultimo dei quali nella stagione 2019-2020. Il miglior piazzamento in Serie A è il 9º posto della stagione 1988-1989. Il maggior numero di punti del Lecce in Serie A (44) è invece risalente al campionato 2004-2005. I peggiori piazzamenti in massima serie sono il 18º posto della stagione 1993-1994 (campionato a 18 squadre) e il 20º posto della stagione 2008-2009 (campionato a 20 squadre). Il minor numero di punti ottenuti è 11 (quando la formula dei punti era di due a vittoria e non tre), totalizzati nella stagione 1993-1994.

A livello internazionale il Lecce ha vinto nel 1976 la Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti, superando la squadra inglese dello Scarborough in due gare (sconfitta per 1-0 all’andata in trasferta e vittoria per 4-0 al ritorno in casa). Tale competizione metteva di fronte i vincitori della Coppa Italia Semiprofessionisti (oggi Coppa Italia Serie C) e della Football Conference inglese (oggi National League).

Nella stagione 1994-1995 i giallorossi hanno partecipato alla Coppa Anglo-Italiana, venendo eliminati nella fase a gironi.

Serie A

  • Stagioni disputate: 15
  • Miglior piazzamento: 9º posto (1988-89)

Serie B

  • Campionati vinti: 1
  • Promozioni in Serie A: 9

Serie C / Serie C1 / Lega Pro 1ª Divisione/ Lega Pro / Prima Divisione

  • Campionati vinti: 5
  • Promozioni in Serie B: 5

Coppa Italia

Coppa Anglo-Italiana

  • Miglior piazzamento: Fase a gironi (1994-95)

Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti

  • Miglior piazzamento: Vincitore (1975-1976)

Coppa Italia di Serie C

  • Miglior piazzamento: Vincitore (1975-76)

Coppa Italia Lega Pro

  • Miglior piazzamento: Semifinale (2012-13)

Supercoppa di Serie C

  • Miglior piazzamento: 3º posto (2017-18)

Record di punti

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Il primatista di presenze con la maglia del Lecce è Michele Lorusso, con ben 418 gare disputate in maglia giallorossa. Subito dietro Lorusso figura Guillermo Giacomazzi, con 316 presenze. Seguono Carmelo Miceli con 291, Ruggero Cannito con 249, Giuseppe Materazzi 228, Salvatore Di Somma 222 e Pedro Pablo Pasculli con 214 presenze. L’uruguaiano Giacomazzi è attualmente il giocatore più presente in Serie A con la maglia del Lecce, con 197 gare in massima divisione.[90]

Il miglior cannoniere del Lecce è, invece, Anselmo Bislenghi, autore di 87 gol in 163 presenze (nella stagione 1951-1952 realizzò ben 32 reti in 34 gare, laureandosi capocannoniere della Serie C). Il secondo bomber in classifica è, con 67 gol, Franco Cardinali, che ha formato insieme a Bislenghi la coppia più prolifica nella storia del Lecce. Dietro Cardinali c’è Pietro De Santis con 57 reti. Al quarto posto figura l’uruguaiano Ernesto Chevantón, che ha realizzato con il Lecce 54 gol in 116 presenze (59 reti considerando anche la Coppa Italia). Chevantón è inoltre il miglior marcatore del Lecce in Serie A, primato eguagliato da Mirko Vučinić nel 2005,[91] quando il montenegrino batté il precedente record stabilito da Pedro Pablo Pasculli.[92]

Il portiere Emmerich Tarabocchia detiene attualmente il record italiano di imbattibilità nelle prime tre categorie (1790 minuti), stabilito con il Lecce nel campionato di Serie C 1974-1975[93].

Di seguito sono riportati i record individuali di gol e presenze nei tornei ufficiali giocati dal Lecce.[94]

Leccestemma.png

Record di presenze

Michele Lorusso, il giocatore con il maggior numero di presenze nel Lecce, 418.

Leccestemma.png

Record di reti

Anselmo Bislenghi, con 87 reti è il miglior realizzatore di sempre del Lecce.

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«L’aritmetica dice che sono retrocesso con il Lecce, ma poi c’è un’altra classifica che è quella dei tifosi. E allora a Lecce ho vinto uno scudetto.[95]»
(Serse Cosmi sull’esperienza leccese)

Tifosi della Curva Nord del Via del Mare in Lecce-Lazio 5-3 del 1º maggio 2005.

Il Lecce è molto popolare in tutto il Salento. Sostengono la squadra anche i numerosi emigranti salentini residenti nell’Italia centrale e settentrionale o all’estero.

La sede storica dei sostenitori organizzati del Lecce, gli Ultrà Lecce (gruppo ultras nato nel 1996), è la Curva Nord dello Stadio Via del Mare la parte più calda della tifoseria giallorossa. Un altro gruppo storico è la Gioventù, che ha sede nella Curva Sud.

Indimenticata, dai tifosi giallorossi, fu la trasferta al Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto l’8 luglio 1987 per lo spareggio valevole la promozione in Serie A contro il Cesena, dove ci fu l’esodo di circa 10.000 sostenitori salentini. Lo spareggio premiò i romagnoli, che vinsero l’incontro per 2-1.

Il 18 settembre 2004 l’Unione Sportiva Lecce, nella persone dell’allora presidente Quirico Semeraro, ha dedicato la maglia numero 12 ai supporter salentini. La maglia è stata consegnata ai tifosi da tutta la squadra di quella stagione, capitanata da Cristian Ledesma. I tifosi del Lecce rappresentano simbolicamente il 12º uomo in campo.[96]

In seguito alla retrocessione del club salentino in Serie B del 13 maggio 2012 maturata dopo la sconfitta 1-0 a Verona contro il Chievo, i tifosi del Lecce non smisero di applaudire i giocatori che si trovavano sotto il settore ospiti del Bentegodi, in lacrime al termine della gara. L’episodio fu sottolineato da Dario Massara, telecronista di Sky,[97] ed ebbe risalto sui media nazionali.[98]

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Puglia.

Coreografia della tribuna est del Via del Mare in occasione del derby di Puglia contro il Bari del 6 gennaio 2011.

I tifosi del Lecce sono gemellati da molti anni con i tifosi del Palermo.[99] Spesso in nome di tale vicinanza i tifosi delle due squadre espongono bandiere della compagine amica durante le partite. L’esempio più eclatante del grande gemellaggio tra i leccesi e i palermitani è l’ultima partita del campionato di Serie B 2002-2003, decisiva per la promozione in Serie A. La sfida, che vide i leccesi vittoriosi per 3-0 e promossi in Serie A, avrebbe potuto promuovere in massima serie anche i palermitani in caso di vittoria esterna: malgrado la sconfitta, i tifosi ospiti festeggiarono con i tifosi avversari e il gemellaggio rimase intatto[100]. Negli anni 1980 forte era il gemellaggio con il Taranto, che si ruppe in seguito al gemellaggio dei salentini con i supporter del Verona, finito però dopo breve tempo.[101]

Un’amicizia importante è quella con i tifosi del Genoa.[99] La simpatia reciproca nasce nella stagione 2010-2011 di Serie A, quando i giallorossi ebbero la meglio sull’altra squadra di Genova, la Sampdoria, che retrocesse in cadetteria. Un’altra amicizia è con la Cavese.[99]

La rivalità sportiva più accesa riguarda il Bari, con il quale il Lecce gioca il cosiddetto derby di Puglia.[99] Il primo derby di Puglia fu giocato l’8 dicembre 1929 in Serie B a Lecce, dove la squadra di casa si impose sul Bari per 1-0.[102] Da lì il derby fu giocato per varie volte anche in Serie C e Coppa Italia, ma soprattutto in Serie A. Il primo derby giocato nella massima serie fu giocato il 27 ottobre 1985 a Bari, e fu vinto 2-0 dal Bari.[102] L’ultimo derby si è giocato allo Stadio San Nicola il 15 maggio 2011 e si è concluso con la vittoria dei giallorossi (0-2), che hanno festeggiato la salvezza in Serie A con un turno di anticipo.[103] La partita è stata poi messa sotto inchiesta dalla giustizia sportiva per calcioscommesse[104][105]. Tra le vittorie più importanti che i tifosi giallorossi ricordano nel derby con il Bari figura quella per 4-0 ottenuta al San Nicola il 22 dicembre 2007, nel campionato di Serie B 2007-2008.

Altre rivalità meno sentite sono quelle con Napoli[99]Sampdoria[106]Torino[99]Salernitana[99]Pescara[107]Catania[99]Reggina[99]Cosenza[99] e Casertana[108] (di cui Sampdoria, Salernitana e Reggina sono gemellate con il Bari). Le rivalità regionali invece riguardano il Taranto[99], il Brindisi[99], la Fidelis Andria[109] e il Casarano[99].