Lazio

Lazio

Fondato nel

1900

Presidente

Claudio Lotito

Allenatore

Stefano Pioli

Stadio

Olimpico di Roma (73.000 spettatori)

Club History

La Società Sportiva Lazio SpA, nota anche come SS Lazio o più semplicemente Lazio, è una società polisportiva italiana nota soprattutto per la sua sezione calcistica. Fu fondata a Roma il 9 gennaio 1900 come Società Podistica Lazio da nove atleti romani guidati dal sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli.

Il club ha cominciato a praticare il football sin dal 6 gennaio 1901, si è affiliato alla FIF/FIGC almeno dal 1908, ed ha presumibilmente istituito il proprio settore calcistico nel gennaio del 19010. È una delle tre società di calcio italiane (assieme a Roma e Juventus) ad essere quotata in Borsa come S.p.A.

I tradizionali colori della Lazio sono il bianco e il celeste, scelti all’epoca della fondazione in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi, mentre il simbolo della società è l’Aquila. Lo Stadio Olimpico di Roma, inaugurato nel 1953, è l’impianto dove la squadra disputa le gare casalinghe, così come la Roma, storica rivale dei biancocelesti. Le due formazioni romane si affrontano annualmente nel Derby della Capitale. 

La Lazio gioca nella massima serie  del campionato italiano di calcio, divisione nella quale ha militato per la maggior parte della sua storia, disputando 73 campionati di Serie A a girone unico sugli 84 totali, arrivando anche a giocarsi in quattro occasioni la finalissima nazionale, prima che venisse costituito il torneo a girone unico. I biancocelesti si sono laureati 2 volte campioni d’Italia, vincendo inoltre 6 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane e, in ambito internazionale, hanno conquistato una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa UEFA, oltre ad una Coppa delle Alpi, raggiungendo anche la finale di Coppa UEFA nel 1998. Dopo Milan, Juventus, Inter e Parma, la Lazio è il 5° club italiano (25° in Europa) nella Classifica Generale delle coppe calcistiche UEFA vinte.

Nella classifica mondiale per club dell’International Federation of Football History & Statistics (IFFHS) di tutti i tempi (IFFHS All-Time Club World Ranking), aggiornata al febbraio 2013, la Lazio occupa il 14º posto. Nel mese di aprile del 1998 la Lazio ha terminato in testa alla classifica mondiale di rendimento dei club stilata dall’IFFHS (IFFHS The World’s Club Team for the Month).

L’attività sportiva della Polisportiva S.S. Lazio interessa complessivamente 46 discipline, più di ogni altra polisportiva al mondo.

Storia

Dalle origini al secondo dopoguerra

La Società Podistica Lazio (solo nel 1925  rinominata Società Sportiva Lazio), fu fondata, secondo la tradizione, il 9 gennaio 1900 in Piazza della Libertà, nel quartiere Prati di Roma, da un gruppo di nove ragazzi romani, con a capo il giovane sottoufficiale dei Bersaglieri, oltre che atleta podista, Luigi Bigiarelli. 

La Lazio, che nelle primissime annate calcistiche della sua storia praticò l’attività sportiva solamente a carattere locale, rivelandosi come la più forte squadra di calcio della Capitale, si affiliò alla FIF   almeno dal 1908  (pur costituendo il suo settore calcistico verosimilmente due anni più tardi), partecipò alle prime competizioni federali dal 1910 (anno in cui si svolse la prima edizione laziale della Terza Categoria), e a partire dal 1912 cominciò a disputare la Prima Categoria. Il club romano, il quale visse stagioni importanti nella prima parte degli anni dieci conquistando consecutivamente due Campionati dell’Italia Meridionale, raggiunse la finalissima del torneo nazionale in tre occasioni, senza però mai vincerlo, perdendo prima con la Pro Vercelli nel 1913, poi con il Casale nel 1914, e con il Genoa nel 1923.

Luigi Bigiarelli, principale fondatore della Società Podistica Lazio.
Nel 1927  la Lazio, grazie al decisivo intervento del Generale Giorgio Vaccaro, fu l’unica società capitolina a resistere alla volontà del regime fascista di riunire tutte le squadre di Roma in un unico club, quello che sarebbe poi diventato l’A.S. Roma. I biancocelesti parteciparono al primo campionato di Serie A nel 1929  e guidati da Silvio Piola, storico centrattacco della Nazionale, nonché il più prolifico attaccante italiano di tutti i tempi, raggiunse il secondo posto nella stagione 1936-1937, andando a sfiorare quello che sarebbe stato il suo primo Scudetto, e centrando il proprio miglior piazzamento in campionato antecedente alla Seconda guerra mondiale; sempre nel 1937 la formazione capitolina, trascinata ancora una volta dalle reti di Piola, conquista l’accesso alla finale di Coppa dell’Europa Centrale (successivamente ridenominata Coppa Mitropa) in cui fu sconfitta nel doppio confronto dalla compagine ungherese del Ferencvaros.
Gli anni quaranta rappresentano per i colori biancocelesti un decennio vissuto tra alti e bassi, con stagioni di livello, durante le quali la Lazio si attesta subito dopo le grandi squadre del Nord, ma anche con annate che vedono le Aquile attestarsi a metà classifica, soprattutto nel periodo postumo al secondo conflitto mondiale, quando la squadra rimase orfana del bomber Silvio Piola, trasferitosi tra le file del Grande Torino, dopo aver trascorso nove stagioni in maglia laziale

5 acquisti per la stagione 1934-35:Giacomo Blason, Giuseppe Viani,Silvio Piola, Virgilio Felice Levratto e Attilio Ferraris (detto Ferraris IV)

Dagli anni cinquanta agli anni settanta

Gli anni cinquanta videro la Lazio ottenere risultati altalenanti. Alla fine del decennio arrivò però la vittoria del primo trofeo ufficiale, la Coppa Italia del 1958; nell’occasione, i biancocelesti furono anche la prima squadra italiana a potersi fregiare della coccarda tricolore per il successo nella coppa nazionale. Successivamente, i biancazzurri retrocessero per la prima volta in Serie B nel 1961, ma ritornarono in massima serie due anni dopo.

Dopo alcuni anni con piazzamenti a metà classifica, il club capitolino retrocesse nuovamente nel torneo 1970-1971. Tornata in Serie A la stagione 1972-1973, la Lazio sorprendentemente si dimostrò all’altezza degli altri contendenti al titolo, ovvero Juventus e Milan, e sfiorò la vittoria del Tricolore perdendo all’ultima giornata sul campo del Napoli.

La “spina dorsale” di questa squadra era formata dal difensore, nonché capitano, Pino Wilson, dai centrocampisti Luciano Re Cecconi e Mario Frustalupi, dal bomber Giorgio Chinaglia  e dall’indimenticato tecnico Tommaso Maestrelli. Questa Lazio conquistò l’anno successivo il suo primo titolo in Serie A, nel campionato 1973-1974. 

Subito dopo l’impresa compiuta dalla “banda Maestrelli” con la vittoria dello Scudetto, la Lazio dovette affrontare alcuni avvenimenti che segneranno in maniera profonda le stagioni a venire: le tragiche scomparse di Re Cecconi e Maestrelli e l’improvviso trasferimento di Chinaglia negli Stai Uniti, fecero sì che il valore della compagine romana scendesse precipitosamente di livello. L’unico conforto fu dato dalle reti segnate dall’attaccante Bruno Giordano che, dopo aver raccolto la pesante eredità di Long John Chinaglia, nel 1979 divenne capocannoniere della massima categoria consentendo alla Lazio di ottenere l’ottavo posto finale.

La Lazio con lo Scudetto sul petto.

Dagli anni ottanta agli anni duemila

L’anno dopo, la Lazio fu, per sentenza del Giudice Sportivo, retrocessa nel campionato cadetto a causa di uno scandalo per scommesse illecite, noto come Totonero,  che coinvolse alcuni suoi giocatori, insieme a quelli di altre squadre. La formazione biancoceleste rimase tre stagioni in Serie B, e questo periodo è stato il più buio nella storia del club capitolino. Tornò nella massima categoria nel 1983 e riuscì a rimanerci anche l’anno successivo grazie ad una salvezza raggiunta solamente all’ultima giornata. La tormentata stagione 1984-1985  portò ad una nuova retrocessione dato che la squadra si classificò all’ultimo posto, raccogliendo solamente 15 punti, pur avendo in rosa calciatori del calibro di D’Amico, Giordano, Manfredonia e Michael Laudrup.

Nel 1986, la Lazio fu colpita da una nuova penalizzazione di 9 punti (un colpo veramente duro, in un periodo in cui la vittoria comportava solamente due punti) per uno scandalo sempre su illecite scommesse, noto anche come Totonero-Bis, che coinvolgeva il capitano Claudio Vinazzani. Ci fu in questa annata una dura ed estenuante lotta contro la retrocessione per non sprofondare in C, con la squadra guidata dal tecnico toscano Eugenio Fascetti e trascinata dalle reti di Giuliano Fiorini che la evitò solamente agli spareggi finali contro il Taranto e il Campobasso. Questa fu una vera e propria svolta nella storia della squadra romana, che tornò in Serie A nel 1988 e, sotto un’attenta gestione del patrimonio finanziario da parte del presidente Giammarco Calleri, si consolidò dal punto di vista economico e tecnico e cominciò così a competere per i primissimi posti della classifica.

L’insediamento del finanziere romano Sergio Cragnotti, avvenuto nel 1992, cambiò radicalmente la storia del club laziale grazie ai suoi importanti investimenti che portarono i biancocelesti a primeggiare in Italia e in Europa. Cragnotti batté ripetutamente tutti i record riguardo alle valutazioni del calciomercato, acquistando calciatori del calibro di Juan Sebastian Veron  e Christian Vieri, con i quali superò di molto le cifre degli allora trasferimenti più costosi del mondo, e successivamente del centravanti argentino Hernan Crespo, acquisito quasi al prezzo doppio del centrocampista Verón.

La Lazio si classificò seconda in Serie A nel 1995, terza nel 1996 e quarta nel 1997; si attestò nuovamente al secondo posto ad un solo punto dal Milan all’ultima giornata di campionato nel 1999 – furono poi forti le polemiche per un presunto aggiustamento del torneo a favore del club milanese – per poi finalmente vincere il suo secondo Tricolore nel 2000, anno in cui vinse anche la Coppa Italia, collezionando così (secondo gli standard italiani) un impressionante “Double” con lo svedese Sven-Goran Eriksson (1997-2001) come allenatore. Questi anni videro la squadra capitolina vincere altre due Coppa Italia, nel 1998 e nel 2004, oltre all’ultima Coppa delle Coppe disputata nel 1999, che conferì alla Lazio il primo titolo europeo a livello calcistico. Già nel 1998 la Lazio era arrivata in una finale europea, quella di Coppa UEFA contro l’Inter, ma aveva perso con un netto 3-0. In quell’anno, comunque, i biancocelesti vinsero la loro prima Supercoppa italiana (successo che sotto Cragnotti si sarebbe anche ripetuto nel 2000) e il loro secondo titolo europeo nel 1999, la Supercoppa UEFA contro gli allora Invincibili del Manchester United. Inoltre, nel 1998 divenne il primo club di calcio italiano ad essere quotato in Borsa.

A partire dal 2002, anche a seguito di alcuni problemi finanziari del presidente Cragnotti e della sua società, la Cirio, i risultati della Lazio iniziarono a peggiorare, anche perché il club fu costretto a privarsi delle proprie maggiori stelle, compreso il capitano e simbolo Alessandro Nesta. Nell’estate 2004, dopo una gestione di due anni guidata dal gruppo bancario Capitalia, con alla guida della società il presidente Ugo Longo,  la Lazio si ritrovò sull’orlo della bancarotta, nonostante due aumenti di capitale in gran parte sottoscritti dai tifosi delle Aquile.

Nel luglio 2004 l’imprenditore romano Claudio Lotito acquistò infine il club biancoceleste grazie ad un accordo con i vertici di Capitalia, e lo stesso patron laziale riuscì a salvare la società dal fallimento grazie ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate per la rateizzazione in 23 anni dei debiti accumulati dalla S.S. Lazio col Fisco nel marzo 2005. Dopo un anno di transizione, che vide il ritorno alla Lazio dell’attaccante Paolo Di Canio, una sconfitta nella finale di Supercoppa Italiana contro il Milan, ed una qualificazione in Intertoto, nell’anno successivo le Aquile, sotto la guida tecnica del mister Delio Rossi, arrivarono fino alla qualificazione per la Coppa UEFA 2006-2007, ma a causa dello scandalo di Calciopoli  fu estromessa dalle competizioni europee e penalizzata di 11 punti, ridotti poi a 3, in campionato per la stagione successiva. In quest’ultima, comunque, la Lazio riuscì a piazzarsi terza guadagnando l’accesso alla Champions League dell’annata seguente. 

Alessandro Nesta, capitano biancoceleste negli “anni d’oro”.
Il primo trofeo dell’era Lotito risale al 2009, quando la Lazio vinse la sua quinta Coppa Italia. A fine stagione Rossi fu sostituito dal ravennate Davide Ballardini, che mise in bacheca la terza Supercoppa italiana biancazzurra, battendo nella finale di Pechino i campioni d’Italia in carica dell’Inter.

La Lazio festeggia la quinta Coppa Italia della sua storia.

Gli anni duemiladieci

Il 9 febbraio 2010 Edoadro Reja viene chiamato dal presidente Lotito alla guida della Lazio al posto dell’esonerato Ballardini, con la missione di centrare il prima possibile l’obiettivo salvezza; questo traguardo è stato raggiunto, dopo una lunga rincorsa, alla penultima giornata di campionato. Le due annate successive però sono quelle del riscatto, con la Lazio che ottiene un quinto ed un quarto posto in classifica, mancando per poco la qualificazione ai preliminari di Champions League in entrambi i casi, riuscendo comunque a conquistare l’ingresso in Europa League, rilanciandosi definitivamente in ambito nazionale ed internazionale.

Il 2 giugno 2012, dopo aver interrotto il rapporto con Reja, la società capitolina annuncia come nuovo allenatore il bosniaco naturalizzato svizzero Vladimir Petkovic. Il 26 maggio 2013 la Lazio conquista la sua sesta Coppa Italia battendo, in un derby storico, i rivali cittadini della Roma.

Il 18 agosto 2013 la Lazio perde la sua seconda finale nella storia della Supercoppa italiana, sconfitta per 4-0 dai campioni d’Italia della Juventus. Il 4 gennaio 2014, dopo una serie di risultati poco soddisfacenti e la firma per guidare la Nazionale di calcio della Svizzera, viene esonerato per giusta causa il tecnico Vladimir Petković, insieme al suo staff, venendo sostituito da Edy Reja, che già sedette sulla panchina della Lazio dal 2010 al 2012.

Il 12 giugno 2014 la società biancoceleste ufficializza l’ingaggio del parmense Stefano Pioli come nuovo allenatore della Lazio.

Cronistoria

  • 1900 – 9 gennaio, fondazione della Società Podistica Lazio.

  • 1901 – 6 gennaio, inizio dell’attività calcistica ufficiosa. L’uniforme è una maglia bianca con calzoncini neri.
  • 1902 – Attività a carattere locale.
  • 1903 – Attività a carattere locale.
  • 1903-1904 – Attività a carattere locale.
  • 1904-1905 – Attività a carattere locale.
  • 1905-1906 – Attività a carattere locale.
Vincitrice della Coppa Baccelli (1º titolo).
  • 1906-1907 – Attività a carattere locale.
Vincitrice del Campionato Romano (1º titolo).
Vincitrice del Torneo di Perugia (1º titolo).
  • 1907-1908 – Semifinalista al Torneo Centro-sud-nord.
Vincitrice della Coppa Tosti (1º titolo).
Vincitrice del Campionato Interregionale Centro-sud(1º titolo).
Vincitrice della Coppa Baccelli (2º titolo).
  • 1908-1909 – 4ª al Torneo Centro-sud-nord.
Vincitrice della Coppa Tosti (2º titolo).
Vincitrice della Coppa Baccelli (3º titolo).
Vincitrice del Torneo di Napoli (1º titolo).
Vincitrice della Coppa Baccelli (4º titolo).
2ª al Torneo di Sicilia.
  • 1910 – Gennaio, probabile istituzione della sezione dedicata al football.

Vincitrice della Coppa Italia Sportiva (1º titolo).
Vincitrice della Coppa Gaia Perugini (1º titolo).
Vincitrice della Targa Audace (1º titolo).
Vincitrice della Coppa Branca (1º titolo).
Vincitrice della Coppa di Pasqua (1º titolo).
  • 1914-1915 – Capolista nel Girone Centrale delle semifinali del Campionato del Centro-Sud al momento della sospensione del torneo per lo scoppio della Prima guerra mondiale. Competizione sospesa e non terminata.
  • 1915-1916 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
Vincitrice del Campionato Laziale di Seconda Categoria.
Vincitrice della Coppa di Natale (1º titolo).
  • 1916-1917 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
Vincitrice del Torneo dei Primi Calci (1º titolo).
2ª in Coppa di Natale.
  • 1917-1918 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
  • 1918-1919 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
Vincitrice della Coppa di Pasqua (2º titolo).
Vincitrice del Torneo Canalini (1º titolo).
2ª al Memorial ai Caduti.

3ª nel girone eliminatorio di Coppa CONI.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Finalista di Coppa dell’Europa Centrale.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.

Semifinalista di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
  • 1943-1944 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
Vincitrice del Campionato romano di guerra.
3ª nel Torneo a Quattro.
  • 1944-1945 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche.
2ª nel Campionato romano di guerra.
2ª nel Torneo Interregionale.
3ª nella Coppa Città di Roma.
1º posto nel girone eliminatorio del Campionato Romano; Ritirata per il girone di semifinale.
4ª in Coppa Latina.

4ª in Coppa Mitropa.
Qualificata ai quarti di finale della Coppa Italia 1958.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia.
Contribuisce alla vittoria della Coppa dell’Amicizia con la rappresentativa italiana.

Finalista di Coppa Italia.
Contribuisce alla vittoria della Coppa delle Alpi con la rappresentativa italiana.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
1º turno di Coppa Italia.
1º turno di Coppa Italia.
1º turno di Coppa Italia.
3º turno di Coppa Italia.
3º posto alla Pequeña Copa del Mundo 1966.
2º turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Mitropa.
1º turno, seconda fase di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
4ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Mitropa.
2ª nel girone eliminatorio di Coppa delle Alpi.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Anglo-Italiana.

2ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere.
Coppa delle Alpi.JPG Vincitrice della Coppa delle Alpi (1º titolo).
4ª nel girone semifinale di Coppa Italia.
4ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
6ª nel girone eliminatorio di Coppa Anglo-Italiana.
4ª nel girone semifinale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
4ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Non ammessa alla Coppa dei Campioni.[41]
3ª nel girone semifinale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
2ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
2ª nel quarto girone di Coppa Piano Karl Rappan.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.

Quarti di finale di Coppa Italia.
5ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
3ª nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
2º turno di Coppa Italia.

2º turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
2º turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
Finalista di Coppa UEFA.
  • 1998 – 27 aprile, la Società Sportiva Lazio S.p.A. avvia la quotazione in Borsa.
  • 1998-1999 – 2ª in Serie A.
Coppacoppe.png Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa italiana (1º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
Supercoppaeuropea.png Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo).
Quarti di finale di Champions League.
  • 2000 – 9 gennaio, centenario della fondazione della società polisportiva (Società Podistica Lazio).

Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa italiana (2º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Seconda fase di Champions League.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.
Semifinalista di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa UEFA.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
Prima fase di Champions League.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
2º turno di Coppa UEFA.
Sconfitta in Supercoppa italiana.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Intertoto.
3º turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa italiana (3º titolo).
Quarti di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Europa League.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Europa League.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
Quarti di finale di Europa League.
Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Europa League.
Finalista di Supercoppa italiana.
Finalista di Coppa Italia.
In Coppa Italia.
Play-off di Champions League.
In Europa League.
Finalista di Supercoppa italiana.

2

Champion

SCUDETTI

1973-74, 1999-2000

1

Champion

COPPA DELLE COPPE

1998-1999

1

Champion

SUPERCOPPA EUROPEA

1999

6

Champion

COPPE ITALIA

1958, 1997-98, 1999-2000, 2003-2004, 2008-2009, 2012-2013

3

Champion

SUPERCOPPA ITALIANA

1998, 2000, 2009

1

Champion

COPPA DELLE ALPI

1971