Milan ridimensionato: le colpe di Giampaolo e quelle della società

’allenatore non è riuscito a imporre il suo calcio e un’idea chiara di gioco. Boban e Maldini forse non gli hanno preso i giocatori che avrebbe voluto. Il fondo Elliott ha obiettivi finanziari

Il derby ha reso il Milan più fragile di quanto già non fosse. La differenza di valori con l’Inter è stata notevole, quasi impressionante se si pensa a quel che è stato e ha rappresentato il Milan fino a una decina di anni fa. La parabola di un grande club. Non è la prima volta che succede. Prima dell’avvento di Berlusconi, all’inizio degli Anni Ottanta, la situazione era peggiore. Sono cicli.

L’ALLENATORE

Giampaolo ha le sue responsabilità e non a caso si intensificano le voci su un esonero a stretto giro di posta nel caso in cui la situazione peggiorasse. Il nuovo allenatore non è ancora riuscito a trapiantare a Milanello la sua idea di calcio e procede per aggiustamenti, correzioni e adattamenti. Il suo classico 4-3-1-2 è diventato mutevole: a tratti si sono visti dei 4-3-3, altre volte degli attacchi abbastanza indefinibili per una sorta di 4-3-2-1. Questo indecisionismo di sistema ha creato insicurezze, ci sono giocatori – come Piatek, per esempio – che sembrano spaesati, fuori dal gioco.

LA SOCIETÀ

Giampaolo ha le sue colpe, ma l’impressione è che la società gli abbia acquistato giocatori poco funzionali alle sue idee e che lui preferisca arrangiarsi con quel che già c’era a Milanello. Emblematico il caso del regista: fin qui il nuovo tecnico ha insistito con Biglia e ha concesso poche possibilità a Bennacer. Il Milan ha fatto acquisti da società di medio livello e non da grande club. È stata una scelta imposta dalla proprietà. Elliott è un fondo speculativo , con obiettivi finanziari: rivendere il club per guadagnarci. Il problema è che si diventa grandi con i grandi giocatori e questi ultimi costano molto. Giampaolo è arrivato al Milan in uno dei momenti più delicati della storia rossonera. Con un budget ristretto a disposizione, Boban e Maldini quest’estate hanno fatto un mercato di nicchia: nomi di seconda o terza fila, nella speranza di trovare un futuro campionissimo. Non è neppure chiaro se sull’arrivo di Giampaolo ci sia stata unanimità: Boban ha condiviso e condivide la decisione di Maldini?

Lascia un commento