Finale Europei Under 19, Italia-Portogallo 3-4: super Kean non basta, decide Correia ai supplementari

Iberici in vantaggio con una papera di Plizzari, al 74′ raddoppia Trinçao. Poi il talento della Juventus, partito in panchina, si sveglia. E fa «il Balotelli», ma non è sufficiente

Troppo forte il Portogallo, il sogno degli azzurrini dell’Under 19 si ferma alla finale di Seinäjoki (e alla comunque già ottenuta qualificazione ai Mondiali Under 20). La Giovane Italia viene battuta 2-2 dai lusitani, sorpresa da un gol nel recupero del primo tempo e da Trinçao al 72′, ma senza il suo portiere Plizzari – pure non esente da colpe – avrebbe potuto anche capitolare in modo peggiore e uscire prima dai giochi. Al 75′ Kean scambia con Capone, entrambi erano partiti dalla panchina, e accorcia; poco più di 60″ dopo pareggia dopo un bel lavoro insieme a Zaniolo. Il pareggio vale i supplementari, dove si alternano Jota, Scamacca e una prodezza di Pedro Correia, ultimo entrato, per il definitivo 3-4.

Il c.t. Nicolato parte, come detto, a sorpresa, con Pinamonti al posto di Kean e Melegone al posto di Capone: scelte, forse, legate alla statura. Il Portogallo parte forte e nel giro di un quarto d’ora crea quattro occasioni: il primo spavento, subito, arriva da Jota che dal limite manda di poco a lato, poi un colpo di testa di José Gomes al 4′ impegna Plizzari; all’11 Nunes di testa impegna il portiere e, poco dopo, lo stesso Gomes va alla conclusione di destro dal limite, trovando solo l’esterno della rete dopo la deviazione provvidenziale dell’estremo difensore.

Per vedere gli azzurri avanti occorre arrivare intorno al 20′, quando un tiro-cross di Pinamonti passa poco alto sopra la traversa. È però solo un momento nell’andamento della partita, che vede al 21′ e al 26′ altre tre occasioni per gli iberici: prima Vinagre mette al centro per José Gomes, anticipato da Plizzari, poi il portiere sventa anche una conclusione violentissima di Teixeira Carmo.

Al 29′ va meglio la conclusione di Frattesi, deviata in angolo da Joao Virginia, e al 33′ ci riprova Pinamonti, proprio di testa, mandando alto. Due occasioni che però non fanno smettere di soffrire gli azzurrini. E, nel recupero del primo tempo, il Portogallo passa in vantaggio: Jota controlla bene al limite, calcia di destro violentemente in porta e Plizzari, fin qui impeccabile in tutto il torneo, non trattiene: 1-0.

La svolta prima dell’intervallo costringe Nicolato a correre ai ripari: nella ripresa entra Kean, proprio al posto di Pinamonti. L’Italia alza il ritmo e, dopo 3′, Melegoni sfiora il pareggio dalla distanza. Ma a rimanere sempre in attacco sono i portoghesi, non a caso n. 1 del ranking, e al 57′ Trinçao spreca sottoporta l’occasione del raddoppio. Non la sciupa al 72′ quando di nuovo Jota, incontenibile, chiama di nuovo all’intervento a terra il portiere azzurro e, sulla respinta, l’attaccantino del Braga chiude per il 2-0.

Finita? No, perché in due minuti, al 75′ e al 77′, si sveglia il subentrato Kean e prima su triangolo di Capone (assist di tacco), poi su quello di Zaniolo, firma il pareggio. Due splendide conclusioni di destro che valgono il 2-2 e un’esultanza «alla Balotelli». All’81’ l’Italia recrimina anche per un sospetto rigore, una trattenuta ai danni di Capone in area, ma il direttore di gara sorvola. Si va così ai supplementari e al 99′ l’Italia «rischia» il vantaggio con una conclusione di Frattesi deviata che per poco non beffa Joao Virginia. Al 103′, però, il crollo: una splendida conclusione dal limite Jota, angolatissima, supera Plizzari per il 3-2. Finita? No, perché un colpo di testa di Scamacca firma il 3-3. Il tempo di rifiatare e il Portogallo torna avanti al 109′: Pedro Correia, ultimo entrato, firma il poker, ancora una volta con un controllo e conclusione dal limite dell’area. L’ultima chance, dopo un’azione prepotente di Kean sulla sinistra, è di Frattesi che, però, da fuori area non inquadra il bersaglio. Finisce 3-4, Portogallo campione d’Europa, Italia baby seconda con grande onore.

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