Andrés Escobar Saldarriaga (Medellin, 13 marzo 1967 – Medellin, 2 luglio 1994) è stato un calciatore colombiano, difensore del Nacional di Medellin e della Nazionale colombiana,  assassinato in seguito a un’autorete da lui realizzata contro gli Stati Uniti durante il campionato del mondo 1994.

Carriera

Si formò nella squadra giovanile del Colegio Calazansen e successivamente passò, nel 1989, all’Atletico Nacional il team più blasonato,con cui vinse vari campionati. Con esso riuscì anche a conquistare la convocazione in Nazionale, di cui fu titolare ai Mondiali di Italia 90.

Selezionato anche per il campionato del mondo 1994, realizzò un’autorete contro gli Stati Uniti che permise ai nordamericani di battere i colombiani per 2 a 1, estromettendoli dal prosieguo del campionato.

Morte

Ritenuto in qualche modo “colpevole” dell’eliminazione della sua Nazionale, andò incontro alla morte al ritorno in patria: fu ucciso nel parcheggio del bar Padua di Medellin con alcuni colpi di mitragliatrice da un’ex guardia del corpo, Humberto Muñoz Castro, nella notte del 2 luglio 1994  dopo una lite con i fratelli a capo dei Pepes.

Moventi possibili dell’omicidio, le grandi perdite subite dal giro di scommesse clandestine a causa di quell’autorete; ipotesi indirizzerebbero anche verso il narcotraffico, e l’autorete sarebbe solo un pretesto. Secondo la fidanzata di Escobar, il sicario mentre sparava gridò “Goal” ad alta voce in segno di spregio. Altri testimoni riferirono che l’assassino avesse detto “Grazie per l’autogoal .

Il numero 2, usato in campo da Escobar, fu per qualche tempo ritirato e solo successivamente Ivan Cordoba ha potuto utilizzarlo. L’assassino di Escobar fu inizialmente condannato a 43 anni di carcere. Con la riforma del codice penale del 2001 la pena fu ridotta a 26 anni. Nel 2005, con una sentenza giudicata controversa, fu rimesso in libertà dopo 11 anni di carcere.

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