Oliver Bierhoff (Karlsruhe, 1° maggio 1968) è un ex calciatore e dirigente sportivo tedesco, e  di ruolo attaccante (famoso per i suoi gol segnati di testa).

Ha giocato, tra le altre squadre, nell’Udinese, con cui vinse il titolo di capocannoniere della Serie A, e nel Milan, con cui conquistò uno scudetto. Ha inoltre vestito per sei anni la maglia della Nazionale tedesca, con la quale ha disputato 70 partite segnando 37 gol, vincendo il campionato d’Europa 1996 (con una sua doppietta nella finale) e arrivando secondo ai Mondiali 2002.

Dopo la carriera da giocatore è diventato dirigente della Federcalcio tedesca e capo delegazione della Nazionale tedesca.

Biografia

Si è sposato con klara Szalantzy, precedentemente compagna di Drazen Petrovic. Bierhoff è laureato in economia e attualmente ricopre il ruolo di manager della Nazionale tedesca: tiene i rapporti con gli sponsor e con i club, organizza la logistica e cura la comunicazione.

Carriera

Gli inizi all’Uerdingen

Esordisce a 18 anni nella Bundesliga fra le file del Uerdingen, squadra con la quale disputa i suoi primi due campionati, prima di passare, nel 1988 all’Amburgo. Dopo un campionato, a gennaio 1990 è ceduto al Borussia Mönchengladbach dove gioca per pochi mesi. Dopo la stagione 1989-1990 si accasa in Austria al Salisburgo, segnando 23 gol.

Le esperienze italiane: Inter e Ascoli

Bierhoff in azione all’Ascoli nel 1992, contrastato dallo juventino e connazionale Jurgen Kohler.

Anche gli osservatori italiani fanno caso a lui e a fine stagione si accasa all’Inter che lo gira in prestito all’Ascoli di Costantino Rozzi.

L’esordio in Serie A non è dei migliori: 17 partite con soli 2 gol, uno contro il Foggia e l’altro contro l’Inter. L’Ascoli retrocede in Serie B. In maglia bianconera Bierhoff disputa tre campionati cadetti. Il suo sarà un pronto riscatto, con il titolo di capocannoniere  nel 1992-93 e di vice nel 1993-94. Nulla può invece, alla terza stagione fra i cadetti, per evitare la retrocessione agli ascolani.

Il passaggio all’Udinese

Nel 1995 Bierhoff passa così all’Udinese per 2,5 miliardi di lire e segna 18 gol in campionato. Nel 1996-1997  l’Udinese si piazza al quinto posto, che all’epoca garantiva la partecipazione alla Coppe UEFA. Nel 1997-1998 i friulani ottengono il terzo posto dietro Juventus e Inter,  mentre Bierhoff sarà capocannoniere con 27 gol: era dal 1960-1961 che un giocatore di Serie A non segnava tanto (all’epoca fu Sergio Brighenti). Proprio nel suo periodo ad Udine Bierhoff è convocato per la prima volta nella Nazionale tedesca, con cui esordisce il 21 febbraio 1996 contro il Portogallo. In Nazionale in poco più di due anni mette a segno 20 gol. È anche fra i protagonisti del titolo europeo del 1996: subentrato nella finale contro la Repubblica Ceca, con la sua squadra sotto per 1-0, Bierhoff sigla prima il pareggio e poi il golden goal che vale il trionfo. Partecipa poi con la maglia tedesca anche ai Mondiali 1998 con 5 presenze e 3 gol.

Il passaggio al Milan e l’esperienza al Monaco

Dopo il campionato del mondo passa al Milan nel quale è chiamato a far coppia con George Weah: mette a segno 19 gol in Serie A, 2 dei quali su rigore. Il Milan vince lo scudetto. I due anni successivi rimane al Milan, i suoi gol cominciano a diventare sempre più rari e perde dunque il confronto con Andrij Sevcenko dalla stagione 1999-2000.

Nell’estate 2001 passa al Monaco e con i francesi sfiora la retrocessione. A 34 anni, disputa i Mondiali 2002 con la Germania, segnando un gol nella partita contro l’Arabia Saudita. La Germania è sconfitta in finale dal Brasile: sarà questa, per Bierhoff, l’ultima partita in Nazionale.

Il passaggio al ChievoVerona

Nel 2002 torna in Italia per giocare nelle fila del ChievoVerona: questa è la sua ultima stagione da calciatore. A Verona, con la sua esperienza, si rivela un punto di riferimento per la squadra che finisce il campionato in 7ª posizione, sfiorando la qualificazione alla Coppa UEFA (persa all’ultima giornata). A fine stagione, dopo aver segnato 7 gol in 26 presenze (tra cui una tripletta contro la Juventus), si ritira dal calcio giocato.

Dirigente

Dal 29 luglio 2004 è dirigente della DFB. Il 20 luglio 2010 ha annunciato insieme al ct Joachim Low  il prolungamento del contratto fino al 2012. Il 15 marzo 2011 la DFB ha annunciato che i contratti di Oliver Bierhoff e Joachim Low sono stati estesi per altri due anni fino al 31 luglio 2014. Il 13 marzo 2015 rinnova il contratto come Team Manager della nazionale fino al 2020; curerà inoltre tutte le squadre del settore giovanile e dell’Accademy.

Statistiche

Bierhoff, in totale, ha disputato, in 17 stagioni da professionista, 443 gare di campionato, segnando 185 gol. Ha giocato in 4 nazioni diverse: in Germania, in Austria, in Italia e in Francia  e ha vestito la maglia di 9 società calcistiche. Nei campionati italiani ha messo a segno 148 gol (102 in Serie A e 46 in Serie B) in 320 partite (220 in Serie A e 100 in Serie B) e ha giocato per sei anni nella Nazionale tedesca (70 gare e 37 gol, nono miglior marcatore di sempre nella Nazionale della Germania). È l’unico calciatore straniero ad aver vinto la classifica capicannonieri sia in Serie A che in Serie B.

Palmarès

Club

  • Scudetto.svg Campionato italiano: 1
Milan: 1998-1999

Nazionale

  • UEFA European Cup.svg Campionato d’Europa: 1
1996

Individuale

  • Capocannoniere della serie B: 1
1992-1993 (20 gol)
  • Capocannoniere della Serie A: 1
1997-1998 (27 gol)
  • Calciatore tedesco dell’anno: 1
1998

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